Mario Monti

: November 13, 2011
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Mr. Monti, 68, is as much an outsider to Rome’s political palazzi as he is at home in Milan, where he taught political economy and is president of Bocconi University. He is also at home in Brussels, where he spent more than a decade as a member of the European Commission, first for the internal market and then for competition.
“He was really shaped by the two portfolios he held at the Commission, which are the fundamental pillars of the E.U.,” said Jean Pisani-Ferry, the director of Bruegel, an economics research institute in Brussels. Mr. Monti was Bruegel’s first chairman and is now its honorary president.
Mr. Monti’s tenure as commissioner for competition coincided with an eventful time in European Union antitrust enforcement and control of market concentrations. He also worked with United States authorities to create the International Competition Network.
He blocked the $42 billion merger of General Electric and Honeywell and fined Microsoft $650 million for antitrust violations. He also ordered seven German regional public banks to repay more than 3 billion euro in illegal subsidies they received from their regional governments in the 1990s.
“He was not afraid to take on iconic businesspeople like Jack Welch,” General Electric’s former chief executive, said Nicholas Levy, an antitrust lawyer at Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, who dealt with Mr. Monti on several occasions, and remembered him as “extraordinarily courteous, and a good listener who approached his job with care for the subject matter,” paying attention to details and understanding the facts.
After the General Electric decision, The Economist magazine published an article saying, “Many American businessmen have regarded Mario Monti as the corporate equivalent of Saddam Hussein.”
A series of court rulings overturned three of Mr. Monti’s other merger decisions, but his response, Mr. Levy said, “served as a catalyst for change, and formed the basis of his legacy.” He enlisted the help of economists as well as lawyers to help shape the regulations to guide the competition commission.
Italians can expect Mr. Monti to act in support of market integration, which he believes will make Italy — and the European Union — more resilient to crises. “He holds that the monetary union has to be based on market integration, openly competing within the euro single market,” Mr. Pisani-Ferry said.
They can also expect Mr. Monti to push for the reform-minded agenda demanded by the International Monetary Fund, the European Commission and the European Central Bank to make Italy more competitive, and spur the growth that has eluded it in the past decade. Those reforms would include enforcing — and possibly strengthening — measures passed by the Italian Parliament on Saturday that aim to eliminate some structural obstacles to Italian competitiveness, like cumbersome red tape or its entrenched professional guilds.
Though his last official post in Brussels dates to 2004, he remains linked to the city through various organizations like Bruegel, and the Reflection Group, which was established by the European Council to examine long-term issues facing the European Union.
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http://www.nytimes.com/2011/11/14/w...-leader-faces-uphill-fight.html?_r=1&src=recg
 
11 luglio 2007



Il Tribunale di prima istanza della Corte di giustizia Ue, mercoledì 11 luglio, ha condannato la Commissione Europea a indennizzare Schneider per avere provocato danni al gruppo in seguito al veto sulla fusione con Legrand. La decisione apre la porta a una serie di cause. Schneider ha chiesto 1,66 miliardi ma l'indennizzo sarà soltanto parziale. È la prima volta che a una impresa fermata da Bruxelles in una fusione viene riconosciuto il diritto al risarcimento. Nel 2001 Schneider e Legrand avrebbero voluto fondersi per creare il numero uno mondiale nel settore delle apparecchiature elettriche a bassa tensione.

Tornano pertanto di attualità, a sei anni di distanza, le polemiche sulle decisioni dell'Esecutivo Ue nel campo della concorrenza, che investirono il commissario italiano Mario Monti all'epoca della decisione negativa sulla fusione Schneider-Legrand.


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Mancata fusione Schneider-Legrand: condannata l'antitrust Ue. Annullato anche il veto a De Beers-Alrosa - Il Sole 24 ORE
 
11 luglio 2007
Tornano pertanto di attualità, a sei anni di distanza, le polemiche sulle decisioni dell'Esecutivo Ue nel campo della concorrenza, che investirono il commissario italiano Mario Monti all'epoca della decisione negativa sulla fusione Schneider-Legrand.


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Mancata fusione Schneider-Legrand: condannata l'antitrust Ue. Annullato anche il veto a De Beers-Alrosa - Il Sole 24 ORE

di rado mi autocito ma mi sembra il caso

http://www.investireoggi.it/forum/mario-monti-vt66680-6.html#post2555873
 
He blocked the $42 billion merger of General Electric and Honeywell and fined Microsoft $650 million for antitrust violations. He also ordered seven German regional public banks to repay more than 3 billion euro in illegal subsidies they received from their regional governments in the 1990s.
“He was not afraid to take on iconic businesspeople like Jack Welch,” General Electric’s former chief executive, said Nicholas Levy, an antitrust lawyer at Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, who dealt with Mr. Monti on several occasions, and remembered him as “extraordinarily courteous, and a good listener who approached his job with care for the subject matter,” paying attention to details and understanding the facts.
After the General Electric decision, The Economist magazine published an article saying, “Many American businessmen have regarded Mario Monti as the corporate equivalent of Saddam Hussein.”

11 luglio 2007
Il Tribunale di prima istanza della Corte di giustizia Ue, mercoledì 11 luglio, ha condannato la Commissione Europea a indennizzare Schneider per avere provocato danni al gruppo in seguito al veto sulla fusione con Legrand. La decisione apre la porta a una serie di cause. Schneider ha chiesto 1,66 miliardi ma l'indennizzo sarà soltanto parziale. È la prima volta che a una impresa fermata da Bruxelles in una fusione viene riconosciuto il diritto al risarcimento. Nel 2001 Schneider e Legrand avrebbero voluto fondersi per creare il numero uno mondiale nel settore delle apparecchiature elettriche a bassa tensione.

Tornano pertanto di attualità, a sei anni di distanza, le polemiche sulle decisioni dell'Esecutivo Ue nel campo della concorrenza, che investirono il commissario italiano Mario Monti all'epoca della decisione negativa sulla fusione Schneider-Legrand.


Quindi abbiamo un potenziale Primo Ministro che crede ai Diritti dei consumatori, dei cittadini e dei contribuenti, crede alla Concorrenza e al Mercato al punto di:
- bloccare una fusione da 42 miliardi di dollari tra conglomerate elettriche e non solo
- multare Microsoft per 650 milioni per abuso di posizione dominante
- costringere 7 banche tedesche a restituire allo Stato 3 miliardi di aiuti illegali
- crederci al punto di prendere decisioni che - in primo grado, neh! - sono state giudicate troppo sfavorevoli rispetto agli oligopolisti.


Magari sbaglierò ma, secondo me, nell'ingessatissimo Paese delle mille caste, delle mille baronie, delle Dinastie di imprenditori aiutati dalla politica (con soldi pubblici) quando erano in difficoltà, dei mille privilegi, è la figura più simile possibile a quella del classico Uomo della Provvidenza.

Il problema principale è che caste, baronie e privilegi sono ben rappresentati da coloro che dovranno trasformare in leggi le iniziative montiane ma, poiché un ventennio fa il Parlamento si dimostrò capace di rinunciare all'impunità parlamentare sotto la pressione popolare dell'epoca di Tangentopoli, conservo un po' di fiducia che qualcosa di buono avvenga.
 
Quindi abbiamo un potenziale Primo Ministro che crede ai Diritti dei consumatori, dei cittadini e dei contribuenti, crede alla Concorrenza e al Mercato al punto di:
- bloccare una fusione da 42 miliardi di dollari tra conglomerate elettriche e non solo
- multare Microsoft per 650 milioni per abuso di posizione dominante
- costringere 7 banche tedesche a restituire allo Stato 3 miliardi di aiuti illegali
- crederci al punto di prendere decisioni che - in primo grado, neh! - sono state giudicate troppo sfavorevoli rispetto agli oligopolisti.


Magari sbaglierò ma, secondo me, nell'ingessatissimo Paese delle mille caste, delle mille baronie, delle Dinastie di imprenditori aiutati dalla politica (con soldi pubblici) quando erano in difficoltà, dei mille privilegi, è la figura più simile possibile a quella del classico Uomo della Provvidenza.

Il problema principale è che caste, baronie e privilegi sono ben rappresentati da coloro che dovranno trasformare in leggi le iniziative montiane ma, poiché un ventennio fa il Parlamento si dimostrò capace di rinunciare all'impunità parlamentare sotto la pressione popolare dell'epoca di Tangentopoli, conservo un po' di fiducia che qualcosa di buono avvenga.

sono d'accordo al 100 %, e per me va bene così ....

e in questo modo sarà servito anche chi chiede, eventualmente, DEI NUMERI :rolleyes::rolleyes::rolleyes:

:up::up::up:
 
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=HtMi-mcYyl4]Il Grande Golpe Globale - chi sono Mario Monti e Luca Papademos? - YouTube[/ame]
 

:up::up::up: sì sì sì !!!! questo me gusta di più !!!!

p.s. proprio questa mattina stavo leggendo l'art. di Philippe Ridet (@Le Monde, Francia) pubblicato su Internazionale n°923 dell'11 novembre 2011 a pag. 14 ... così ho anche messo dei numeri che non si sà mai :D:D e, visto che è un articolo, ne copio qui solo un pezzo ... :):)

"S.B. si è sempre vantato di somigliare agli italiani. E gli italiani, ammaliati, hanno voluto credere che in ognuno di loro ci fosse un pò di S.B.. Un'affinità elettiva, una relazione speculare, narcisista e anche un pò masochista. Questo per molto tempo è servito a spiegare il legame, per molti incomprensibile, tra il premier italiano e il suo popolo, che negli ultimi 17 anni (<--- un numero !!!! ndr :) ) lo ha eletto alla guida del paese per ben tre volte (numero :) ) . Gli italiani storcono il naso quando si tratta di pagare le tasse ? B. è indagato per evasione fiscale.Gli italiani amano le belle donne ? B. si circonda di ragazze attraenti e ammiccanti, e mette a segno una conquista dopo l'altra. Gli italiani vanno matti per il calcio ? B. è il proprietario del Milan, che da anni trionfa in Italia e nel mondo. Gli italiani sono un popolo di cantanti e musicisti ? B. ha registrato un disco di canzoni napoletane. In Italia ci sono otto milioni (numero ! :) ) di imprenditori ? B., Cavaliere del Lavoro è l'imprenditore degli imprenditori.
Ma alla fine lo specchio si è rotto .... " (continua :) )

Come dite ? questo giornalista francese ha dei preconcetti nei confronti degli italiani ? quello che dice non è vero ? Mah, sarà, pero pare che il mercato gli abbia creduto (a lui e agli altri milioni di francesi, tedeschi, americani, neozelandesi e malgasci (abitanti del Madagascar , al momento circa 16.473. 477 persone .. tanto per dare dei numeri :) )

Et voilà, adesso vado a lavurà !!!

Buona giornata a tutti !!!!
 

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