Eomund
Forumer attivo
se sopra mi sono espresso male, è colpa mia
secondo me, se esiste un problema, è la produttività
ma attenzione! non è il non-lavoro ... è lo spreco del lavoro
procedure formali, rigide, ingessate
poco utilizzo effettivo dell'informatica , per mancanza delle norme attuative
un esempio?
io uso la PEC da almeno un anno, ma la PA continua a spedirmi le raccomadate cartacee
il motivo? la validità legale della firma del documento
ne posso raccontare a dozzine ... questa sopra è solo l'ultima in ordine di tempo
let aside che la dinamica degli stipendi pubblici nel loro complesso è cresciuta
IMHO per l'incremento ai megasuperdirigenti
Renzi ad esempio si fa vanto che a Firenze il max stipendio è 10 volte lo stipendio base
immagino lo stipendio base sia 1000 euro ?
10.000 euro al mese non è male ... figuriamoci di più
ma
c'è anche la responsabilità degli atti... il proliferare di norme penali, come se la pena servisse ad evitare il reato , ha reso molto ''cauti'' parecchi dirigenti pubblici, quindi lenti
va da sè che quelli più disinvolti , lo sono anche troppo
altri dirigenti sono ingessati, vorrebbero fare e sono bloccati da vincoli e laccioli
altri, per i vincoli che hanno, scelgono di pigliarsela comoda
un vero guazzabuglio, non esiste ministro o premier che da solo può riuscire
insomma, o si rifonda lo stato tutti insieme ( le parti sociali sembra che siano dipsoste ) o si va a fondo
in questo, ben venga un governo bipartisan , che 'annulli' la politica-partitica e dia più spazio alla società
Eh, quanta ragione che hai...
Voglio portarvi un gustoso esempio di un'amministrazione che, almeno in teoria, dovrebbe essere un centro di eccellenza ed invece... Parlo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze - BNCF da qui in avanti -, nella quale ho fatto il servizio civile a cavallo fra il 2002 ed il 2003 (sì, sono stato fra gli ultimi sfigati che ha adempiuto l'obbligo).
Allora, tralasciando pietosamente quello che accade in sede di nuovi arrivi - ma ne potremo parlare se volete - osserviamo come funziona la distribuzione, nella quale ho lavorato nella seconda metà del servizio. Ovviamente può essere che in 8 anni diverse cose siano cambiate.
Nella sala cataloghi - rifatta nel 2000 - c'erano numerose postazioni pc connesse all'opac (il catalogo online bncf) e ad un altro catalogo nazionale, nel caso in cui mancasse qualcosa lì. Il tutto è accessibile anche da casa, mi pare.
Una volta che io inserisco l'ordine sulla maschera, mettendo anche il numero della mia tessera, questo viene lavorato. E qui nascono i dolori.
Il magazzino è organizzato su 5 piani più un seminterrato. Buon senso vorrebbe che l'ordine inserito venga smistato automaticamente ed indirizzato ai vari piani. Solo che non ci sono i soldi per 6 (5, via: il seminterrato veniva lavorato da chi stava a piano terra ed aveva roba richiesta di rado) terminali con stampanti. Quidi gli ordini venivano stampti a piano terra e messi da un tizio che conosceva - in base alla collocazione - i piani di arrivo, in appositi contenitori posti in un piccolo montacarichi.
I piani chiamavano il montacarichi ed andavano a prendere i libri. Le consegne erano previste, mi pare, 2 volte l'ora escluso il terzo ed il quarto piano che erano gestiti da un solo dipendente e quindi consegnavano una volta l'ora.
Quando il dipendente andava a prendere i libri, strappava un terzo del foglio (che aveva i buchetti ) e lo lasciava in sede, poi metteva i restanti 2/3 nel libro e lo poggiava su un tavolo. Il tutto andava, alle scadenze, nel montacarichi di cui sopra e veniva poi messo in distribuzione, ovvero veniva "sparato" e messo su un tavolone enorme a piano terra. La "sparatura" serviva a far sì che la disponibilità apparisse su un monitor fuori dal banco della distribuzione. A quel punto il richiedente presentava la tesserina che veniva sparata a sua volta ed un documento; il nome del libro appariva su un pc e si andava dietro a prenderlo, poi si sparava il foglio nel libro e si selezionava la consegna. Il documento ed il foglio rimanevano alla distribuzione - era lettura, non prestito. Quando il lettore rendeva il libro, gli veniva restituito il documento ed il libro risultava non disponibile per una mezza giornata, causa ricollocazione.
Come si può vedere era tutto fatto "alla buona", con un'informatizzazione minima ed un'inefficienza clamorosa nel processo. Carenza di investimenti, appunto...
Aggiungo in finale un appunto sulla PAC: le amministraizoni più avanzate dal punto di vista informatico, ovvero le agenzie delle entrate, hanno UNA casella di PEC per ogni ufficio. A cui nessuno ha accesso. In ogni ufficio ci possono essere fino a 500 persone a lavorare. Non aggiungo altro.
Ultima modifica di un moderatore: