doncraudio
intellettuale stronzissimo
il mondo non è fatto per i bambini.
ci avrei giurato che ascolti cruciani.kome dire: apparekkia er kulo perkè arriva la ciccia
E' sempre interessante quello che scrivi e come lo scriviio alle elementari e alle medie ho preso tante botte dai miei compagni di classe... perché ero un diverso anagraficamente, avevo due anni meno di loro, ero più piccolo, più debole, completamente indifeso... era molto divertente per loro menarmi, del resto io non mi difendevo, prevedendo saggiamente che sarebbe stato peggio, che ne avrei prese di più... oddio, poi non è che mi torturassero selvaggiamente, solo un po' di botte per umiliarmi, per sentirsi vincenti... però potevo considerarmi una vittima innocente? in effetti la mia presenza in mezzo a loro era piuttosto abusiva, inoltre non ero un tipo simpatico, allegro, socievole, non davo un grande contributo alla qualità della vita del gruppo... in qualche modo intuivano che il mio disprezzo verso di loro così pecoroni, così telespettatori, così carosellofili era assai più forte del loro disprezzo verso di me... insomma il loro menarmi era un modo di stabilire un rapporto (sia pur d'una sessualità primitiva) con me, che essendo più castrato, da ogni rapporto rifuggivo. D'altra parte a quei tempi la castrazione nei bambini era considerata un bene... i veri guai per me cominciarono quando smisi d'essere bambino e, essendo castrato, dovevo nascondere la mia castrazione...
X Claire . Le volgarita' dette forse sono state fatte apposta sapendo che tu hai idee esattamente opposte per vedere la tua reazione.............. .
E' sempre interessante quello che scrivi e come lo scrivi
ma non ho capito se puoi e vuoi spiegare, castrato in che senso?
mi ci sono rivisto un po' sopratutto negli anni delle medie e del primo liceo
ero un po' antipatico e un atteggiamento di superiorità , uno "*******" che non passava i compiti
(ero bravino) al liceo c'era chi mi prometteva botte
e qualcuna l'ho anche presa a quei tempi ci ho sofferto molto
non per le botte ma per la estraneità al gruppo ... poi mi sono ripreso
negli anni dopo
Ora ci rido su' e c redo che un po' fosse anche colpa mia
bè castrato nel senso di stordito, di vergognoso di tutto ciò che riguardasse il corpo, la carne, la pelle, la nudità,,, e di ignorante d'ogni realtà concreta, di complessato per indegnità al benessere... ricordo che da piccolo quando sentivo parlare del fegato, dei reni, della milza mi chiedevo: ma io ce l'avrò quest'affare qui? mi sa di no... perché il mio dovere per me era essere molto intelligente, credevo di essere molto intelligente e per giustizia un handicap fisico interno o invisibile doveva compensare quest'eccesso di intelligenza... considera che abitavo in una casa vecchia d'un paio di secoli, in una viuzza stretta e buia, che non uscivo mai se non per andare a scuola, che mangiavo solo carne, che stavo sempre seduto, che specchiarmi era per me un'esperienza spaventosa... riconoscermi in quello scheletrino sudaticcio...