Maurizio Cattelan

Caro Baleng, riprongo qui la tua chiosa e lo faccio in senso costruttivo. Siamo amici e lo dimostra il fatto che con me hai trasgredito una tua regola sacra "non parlo di artisti inutili" (o qualcosa del genere)

"Come controprova, si noti che tipicamente in discussioni del genere, vedi per esempio forum d'arte (ehm) gli entusiasti, i sostenitori, i grandi esperti non siano in grado di spiccicare due parole due per spiegare le qualità dei loro preferiti (o protetti ...). A quel punto chiedono a te la dimostrazione del contrario, e tu dovresti diventar matto per produrre un testo di alta critica, mentre lui ti sta a guardare con atteggiamento da digestione in corso, e alla fine se produce qualcosa sono solo flatulenze offensive".

Senza alcun testo di alta critica, nel post sopra "genio o cazzaro" ho introdotto un elemento che certamente non è Arte ma è il mondo dell'arte.
Cattelan ha capito prima di tutti dove stava virando e da quasi vent'anni (non sono pochi) sfrutta questo suo vantaggio.

Questo acume, passamelo, è meritevole di stare nei libri d'arte? Non lo so, ma con i dovuti distinguo mi ricorda Andy Wharol.
Fermo restando che menti come la sua mi affascinano.
 
La veemenza con cui ci si scaglia contro Cattelan (e si parla del 99.9% della popolazione in questo verso, non del contrario) credo lo diverta molto, immagino sia la principale ragione per cui ogni tanto fa ancora qualche "opera".
Per inciso non ho ancora deciso se sia un grande artista o un geniale provocatore, in realtà fosse pure un genio del marketing meriterebbe la mia stima, apprezzo tutte le menti brillanti a prescindere dal campo; peraltro negli ultimi 50 anni (quelli in cui l'arte è finita) la difficoltà nella valutazione degli artisti è per me un vero cruccio, mi sento sufficientemente stupido nel capirci poco per nella maggior parte degli artisti, mi piacerebbe avere le vostre certezze @Gino @red :D

Giuro che non capisco proprio come inquieti sta cosa che costa tanto o certa parte della critica lo veneri...cioè se si vende un Rosai a 100k a me non frega una mazza, se ci scrivono 200 libri tanto uguale, se la critica lo adorasse ma meglio per lui...anzi io tifo proprio per il ritorno dell'800, 900, va benissimo tutto quello che non piace a me, la piantassero di comprarmi le opere sotto il naso :depresso:
 
La veemenza con cui ci si scaglia contro Cattelan (e si parla del 99.9% della popolazione in questo verso, non del contrario) credo lo diverta molto, immagino sia la principale ragione per cui ogni tanto fa ancora qualche "opera".
Per inciso non ho ancora deciso se sia un grande artista o un geniale provocatore, in realtà fosse pure un genio del marketing meriterebbe la mia stima, apprezzo tutte le menti brillanti a prescindere dal campo; peraltro negli ultimi 50 anni (quelli in cui l'arte è finita) la difficoltà nella valutazione degli artisti è per me un vero cruccio, mi sento sufficientemente stupido nel capirci poco per nella maggior parte degli artisti, mi piacerebbe avere le vostre certezze @Gino @red :D

Giuro che non capisco proprio come inquieti sta cosa che costa tanto o certa parte della critica lo veneri...cioè se si vende un Rosai a 100k a me non frega una mazza, se ci scrivono 200 libri tanto uguale, se la critica lo adorasse ma meglio per lui...anzi io tifo proprio per il ritorno dell'800, 900, va benissimo tutto quello che non piace a me, la piantassero di comprarmi le opere sotto il naso :depresso:
Però attenzione a non fare un errore di prospettiva. Al momento ho scritto in quasi 3000 post tra qui e il FOL e ho parlato di Cattelan in due o tre post, non di più. Cioè onestamente di lui non me ne importa nulla. Anzi, credo che sia proprio sbagliato parlarne perchè così si fa solo il suo gioco, che è quello di provocare per poi ridacchiare (e arricchirsi) alle spalle dei moralisti. Ma comunque tant'è, se provoca siamo costretti a parlarne.
Comunque, il 99,9% della popolazione (si intende la popolazione che segue queste cose) lo adora come un genio, non il contrario.
 
Mi sa che @baleng che più che Cattelan, ti dà fastidio parte del mondo che rappresenta; purtroppo o per fortuna (io ovviamente non vedo solo il nero ma no problem) è quello intorno a noi, da quando esiste l'arte una delle sue funzioni è incarnarlo..eccoci qui, non dare colpa al povero Maurizio...:D

A me le opportunità mostruose che il mondo di oggi offre piacciono, non ho minimamente il tempo di stare dietro a tutto, ma il bombardamento di informazioni e il poter scegliere in questo mare mi affascina...paradossalmente anche lo scavare in mezzo alla tonnellata di minchiate è divertente, anzi ti costringe a capire ancora di più, selezionare, confrontare, leggere di tutto e capire poco. Stupendo, se solo fosse un processo di apprendimento condiviso magari mi eviterei trogloditi che parlano di macroeconomia/politica estera/calcio/cucina etc.. al bar ma amen, è solo che ora ci si sente più competenti, però le puttanate sono lineari nella storia.
 
A tutti faccio presente che il mio post ultimo della pagina precedente è stato molto ampliato nel mentre voi scrivevate quelli qui sopra. Credo che in esso vi siano molte risposte a quanto si obietta. Magari se potete rileggetelo :d:

Ad esso potrei aggiungere che sì, creare slogan è un lavoro non così semplice, e qualcuno può essere geniale nel farlo. Il problema è che questa genialità non riguarda l'arte, ma la pubblicità, o qualcosa di analogo. Che Cattelan sappia stupire ed incidere sull'attenzione sognante degli spettatori è certo. Solo che questo non credo proprio riguardi l'arte. E' il solito problema della definizione dei campi e quindi dei valori di cui usufruire.
C'è chi ritiene geniali anche Jacovitti, i Rolling Stones, Mary Quant. Dobbiamo proprio mescolare tutto?

PS dice @Cris70

Questo acume, passamelo, è meritevole di stare nei libri d'arte? Non lo so, ma con i dovuti distinguo mi ricorda Andy Wharol.
Fermo restando che menti come la sua mi affascinano.

Come vedi riconosco l'acume ma lo pongo in uno scaffale che non è quello dell'arte. E pure il paragone con Warhol ci sta tutto: Marylin Mao ecc sono icone dell'attualità, su cui Andy lavora con immagini fotografiche, cioè, in pratica, ready-made.
 
Ultima modifica:
Cattelan non è Arte.
E se lui stesso lo stesse dicendo al mondo dell' Arte da anni, ma da dentro e guadagnandosi pure una paccata di soldi e di notorietà?
@baleng tu e lui dite le stesse cose, siete i due lati della stessa medaglia.
 
Vediamo se funziona il copia/incolla
__________
Questa sera guardavo la serie "The Young Pope"
e nei titoli di testa vedo quanto segue

Vedi l'allegato 400349

Ricorda qualcuno e qualcosa?

Certamente si, questo .....

Vedi l'allegato 400354

Bene, valutato che un genio della cinematografia contemporanea,
porge un tributo ad un pari genio, per quanto controverso, ...

... iniziamo a parlarne anche noi
________

Non vedo le immagini :mmmm:
 
A tutti faccio presente che il mio post ultimo della pagina precedente è stato molto ampliato nel mentre voi scrivevate quelli qui sopra. Credo che in esso vi siano molte risposte a quanto si obietta. Magari se potete rileggetelo :d:

Ad esso potrei aggiungere che sì, creare slogan è un lavoro non così semplice, e qualcuno può essere geniale nel farlo. Il problema è che questa genialità non riguarda l'arte, ma la pubblicità, o qualcosa di analogo. Che Cattelan sappia stupire ed incidere sull'attenzione sognante degli spettatori è certo. Solo che questo non credo proprio riguardi l'arte. E' il solito problema della definizione dei campi e quindi dei valori di cui usufruire.
C'è chi ritiene geniali anche Jacovitti, i Rolling Stones, Mary Quant. Dobbiamo proprio mescolare tutto?

PS dice @Cris70



Come vedi riconosco l'acume ma lo pongo in uno scaffale che non è quello dell'arte. E pure il paragone con Warhol ci sta tutto: Marylin Mao ecc sono icone dell'attualità, su cui Andy lavora con immagini fotografiche, cioè, in pratica, ready-made.
Ovvio che nel provocare un minimo di intuito c'è ma anche qui non ingigantirei troppo.
Se domani scendo nudo in piazza Duomo con un cartello che recita "Le mie feci profumano" (performance in pieno stile shit art) e mi metto d'accordo con il mio amico giornalista (ne ho davvero uno) per pubblicare un articolo sulla sua testata finisce che il giorno dopo ottengo un minimo di copertura mediatica. Vengo intervistato (dal mio amico, cioè mi sono messo d'accordo prima) e dico che voglio protestare contro la degenerazione dell'arte contemporanea.
Due o tre cose così e inizio diventare conosciuto. Proseguendo così mi faccio venire in mente qualcosa da produrre, ad esempio accumulazioni delle cose che trovo ai mercatini (spille da balia, accendini degli anni '60...), ci metto una firma e inizio a vendere. E taaaaac ti ho prodotto l'arte concettuale.
 

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