Ciao Frank
Nella pagina precedente ho fatto un riassunto, stringato senza dubbio, ma in sostanza quello che mi aspetto (o meglio auspico per lucrarci sopra) è un ribasso decisamente degno di nota, i tempi di questo ribasso “a venire” potrebbero non essere vicini, ma la pazienza non mi fa difetto.
Fintanto che l’indicatore stocastico nel grafico non sarà in posizione adeguata (come nelle due precedenti, cerchiate), posizioni da cassetto non ne apro, quando e se arriverà lì o nei pressi completerò gli acquisti e per alcuni anni farò solo aggiustamenti.
Scrivo completare perché nella eventuale discesa qualche acquisto già lo si fa per strada spizzicando a piacere, se con contromisure o no dipende solo dal tipo di operatività e dal tipo di azioni che si acquista, ognuno in questo caso deve chiaramente provvedere a se stesso.
Precisazione d’obbligo, già lo sapete tutti ma è bene sottolinearlo, l’indicatore stocastico (in questo caso settato 21-9 /candele mensili, ma uso lo stesso sia sul settimanale che sul giornaliero) non segnala ipervenduto o ipercomprato ma è solo un indicatore di tendenza, e come si vede può restare lassù per molto, molto tempo, anni su anni, come peraltro sta facendo; ma molto tempo non è per sempre, prima o poi vorrà degnarsi di scendere a toccare il bordo inferiore e in quel caso, a seconda del tipo di discesa, si potrà operare a proprio piacere e attitudine (se lenta potrebbe essere sufficiente un calo del 25-30%, se velocissima invece non ci arriverà nemmeno con un calo del 50%).
possibilità di rialzo dei listini sui fondamentali non ne vedo, ma magari ho la vista appannata dal mio proverbiale pessimismo, ad onor del vero non ritenevo possibile un rialzo oltre i 2000 punti, e invece si è sparato ancora 1000 punti, ovvero il 50% in più. Quindi chiedere un parere a me non ha molto senso, a meno di non volermi usare come indicatore contrarian!
Dal 2009 in poi , c’è stato un grande driver che ha guidato i mercati al rialzo, l’immissione di liquidità, questo nonostante aziende buonissime hanno fatto e stiano facendo cose notevoli in fatturato e utili,
ma ogni singolo impulso rialzista, è coinciso con la dichiarazione di immissione liquidità da parte di una delle due grandi banche centrali, mentre cali sensibili, sono coincisi con incertezza e dichiarazioni di stabilizzazione e rientro,
Il crollo indice di dicembre sulla dichiarazione Fed di rientro, e gli ipotizzati aumenti dei tassi (fatti e a venire), con la successiva impennata indice per il cambio totale di rotta sono emblematici in tal senso. Dai massimi di ottobre alla candela di dicembre 2018 ha stampato ben 600 punti down (non so quanti sono per voi, per me una enormità) e poi sul cambio di rotta Fed si è ripreso tutto e di più
La mia sensazione è che le banche centrali si siano infilate in una strada senza uscita, la mia speranza è che non sia così, ma indubbiamente hanno premuto il pedale sulle stampanti, virtuali o fisiche che siano; forse non sanno più come uscirne o vanno avanti costi quello che costi.
Che non lo sanno, non possono o non vogliono, a noi poco cambia la sola cosa che possiamo e dobbiamo fare è ipotizzare scenari e prepararci al meglio delle nostre possibilità cercando di non lasciarci il collo, che in questo caso sarebbe il portafoglio.
Personalmente, a seconda del tipo di discesa, degli scenari e delle ipotesi di azioni governative, presumo che al tocco in basso sarò già investito almeno per il 50-60 % (sul quale mi aspetto di perdere ancora un 15-20%, perdita magari dolorosa ma sopportabile sul lungo periodo), per arrivare al massimo all’80-90% (le percentuali sono solo ipotesi allo stato attuale)
sul breve, vedo possibile un calo del 7-10% entro la fine dell’anno , quindi se siete short state accorti che potrebbero anche fare il botto in su !