mediazione civile, pro e contro

Salve a tutti.
Innanzitutto, credo sia doveroso chiarire di cosa stiamo parlando:
La procedura di Mediazione Civile e Commerciale, è prevista per materie dette obbligatorie,come (diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto aziendale, risarcimento di danni derivanti dall’attività medica, contratti assicurativi bancari e finanziari, diffamazione attraverso mezzo stampa o con altri pubblicitari, nonché condominio e circolazione auto o natanti l’anno a seguire)
oppure può essere volontaria.
- viene condotta da un "Mediatore" incaricato dal proprio Ente di Mediazione, con il dovere di rispettare alcuni validi principi, come la riservatezza e l'indipendenza. Alle parti viene richiesto di rispettare anche altri principi, come la collaborazione e la volontarietà. A tutti è richiesto di rispettare il principio di autodeterminazione.
- và detto che la procedura di Mediazione esiste già in praticamente tutto il MONDO, ma come al solito nel nostro Paese qualcuno oppone resistenza ad un metodo SEMPLICE, RAPIDO, ECONOMICO, FUNZIONALE.
- và detto che le parti in causa stabiliscono l'esito della mediazione accordandosi
- và detto che l'esito, cioè l'accordo preso dalle parti, una volta omologato dal Presidente del Tribunale ha potere esecutivo (significa che senza subire tutto l’iter di una causa, la vostra decisione ha valore come un contratto)
- và detto che la la procedura può durare al massimo 4 mesi (non 7/8 anni come una causa)
- và detto che gli organismi di mediazione s’impegnano a fissare un appuntamento ed a comunicarlo alle parti in 15 giorni (avete mai visto fissare un appuntamento in questi tempi in Tribunale?)
- và detto che non è mai obbligatoria la presenza di un Legale (che sollievo!!!)
Elencatovi molto sinteticamente alcuni punti importanti, vorrei riepilogare cosa sta succedendo nel nostro Paese.
L'Europa, con una tirata d'orecchie, ha contestato all'Italia di non aver ancora regolato il processo di Mediazione Civile e Commerciale.
Sapete bene che, ogni legge prevista in Europea e non rispettata da un paese facente parte della sua organizzazione, da atto a salatissime multe.
E perché ci hanno tirato le orecchie? Perché al di fuori delle nostre frontiere, si conoscono bene le statistiche, che indicano i vantaggi che questa procedura porta al cittadino, è stato quindi motivato un certo riguardo nei nostri confronti, perché non dimenticate che anche noi siamo EUROPEI.
Quindi, per evitare altre multe al nostro Paese, sono stati emessi dei Decreti che regolarizzano la procedura della Mediazione.
Però, letti i decreti, i vari rappresentanti di Fori di Avvocati, si sono immediatamente resi conto che servendo il cittadino di questo mezzo, le loro parcelle avrebbero subito in poco tempo una drastica riduzione. E anche gli Avvocati hanno riguardo dei loro Clienti, quindi, immediatamente si son mossi lamentando che questa procedura è solo una spesa in più che lede i diritti del cittadino.
Allora vogliamo analizzarle queste spese?
Bene, facciamolo con un esempio:
Causa da € 15'000,
- costo della Mediazione, € 40 di apertura pratica, € 360 per parte. Tot. 400€ “per Parte” risolta il 65% delle volte, al max in 4 mesi.
E se la causa trattasse una successione del valore di € 300'000?
- costo della Mediazione, € 40 di apertura pratica, € 2000 per parte. Tot. 2040€ “per Parte” risolta il 65% delle volte, sempre al max in 4 mesi.
Diciamo il 65% perché questa è la media Europea, ma incredibile a dirsi, le Mediazioni volontarie nel Sud del nostro paese, superano il 70% di raggiunto accordo.
Se invece vi riferite al vostro Legale, quanto tempo ci metterà a condurvi una causa, quale percentuale di riuscita vi prospetterà, e sopratutto, quanto vi costerà?
Una causa in media nel nostro paese dura 6, 7, forse 8 anni?
Si però alla fine ho ragione io? Beh normalmente il risultato della Mediazione è 1 vincitore ed 1perdente. Questo perché è il Giudice a decidere. In mediazione invece, si vuole ottenere un risultato che soddisfi entrambe le parti e di fatto, sono solo loro a decidere. E se non riescono a decidere, possono chiedere una proposta al Mediatore che possono o meno accettare.
Ora, visti i tempi e le percentuali di successo, non restano che i costi.
Preferisco che questa risposta ve la diate da soli, non vorrei influenzarvi troppo.
Piuttosto, come son giunte a me, sarebbe bello che anche voi leggeste certe mail di alcuni Presidenti di alcuni Consigli di alcuni Comuni di avvocati che propongono come boicottare questo procedimento, ma in rispetto della Privacy, questo non mi è concesso.
Preferisco piuttosto rendermi utile, rispondendo a chi domandava dove rivolgersi per avviare una procedura di Mediazione.
Un “registro degli orgasmi di mediazione” è pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia, vi basterà quindi cercare su google le parole appena scritte fra le virgolette per trovare il link del Ministero e scegliere in elenco quello più vicino a voi.
Attenzione, alle tariffe, gli Enti privati,possono applicare tariffe diverse da quelli pubblici.
Cordiali saluti.
Giovanni.
Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana, comunicato 26 aprile 2011
L’Organismo Unitario dell’avvocatura, Oua, forte dell’adesione compatta degli ordini e delle associazioni forensi (con l’isolata e marginale posizione di distinguo degli ordini di Roma e Venezia su 165 consigli), ha sottolineato la mancata apertura di un qualunque canale di dialogo da parte del Ministero della Giustizia e ricordato che la risposta alle decise e massicce proteste dell’ avvocatura, nonché alle critiche avanzate da tutti gli operatori della giustizia (avvocati,magistrati, giudici onorari e di pace, funzionari, ecc), passa per l’approvazione urgente dei ddl bipartisan, all’esame del Senato per la modifica della mediaconciliazione presentati da Benedetti Valentini e Della Monica.
Allo stesso tempo, il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla, ha annunciato la proclamazione di un’ulteriore giornata di astensione per il 23 di giugno: «La mediaconciliazione è stata rinviata dal Tar Lazio alla Corte Costituzionale e l’Oua denuncia da mesi i molteplici profili di incostituzionalità. Ma vi è di più, il sistema varato in Italia è in contrasto palese con la normativa europea perchè è costoso per i cittadini, perchè condiziona il successivo giudizio, per i tempi troppo lunghi. In sintesi perchè limita l’accesso alla giustizia per i cittadini.
Quindi la mediaconciliazione “all’italiana”, unico esempio nel mondo, di fatto non rispetta i principi stabiliti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che, come prevede il Trattato di Lisbona, ha piena valenza giuridica nel nostro ordinamento. In questo senso l’Oua ha fatto propria la delibera dell’Ordine degli avvocati di Firenze che invita i giudici, su istanza delle parti, alla disapplicazione dell’obbligatorietà. Non solo, il 23 giugno faremo un’altra giornata di astensione dalle udienze. Gli avvocati rimangono al fianco dei diritti dei cittadini, contro la svendita a interessi privati del diritto alla giustizia. La rottamazione della giustizia civile non ha riscontro in alcun Paese Europeo».
Roma, 26 aprile 2011.
 
Permettetemi di aggiungere solo una cosetta che gli "addetti ai lavori" non sanno.
Il vero business sulla mediazione è stato già fatto da chi ha organizzato i corsi per gli aspiranti mediatori. Costo del corso tra € 900 e 1.400 a persona, 60 ore di lezione per commentare due paginette di una leggina!
L'Italia nella storia era considerata la culla del diritto, ora il diritto è tornato nella culla......a dormire!
 
A mequesta iniziativa sembra molto interessante.

Secondo voi un mediatore quanto può guadagnare?

Sembra che ci sia un numero enorme di cause arretrate e gli enti che devono smaltirle sembrano essere pochi al momento...
 
A mequesta iniziativa sembra molto interessante.

Secondo voi un mediatore quanto può guadagnare?

Sembra che ci sia un numero enorme di cause arretrate e gli enti che devono smaltirle sembrano essere pochi al momento...
al mediatore le briciole, alle società di mediazione la zuppa....:down:
la mediazione obbligatoria si applica ai giudizi instaurati dopo il 21 marzo 2011, l'arretrato resta tale...
ma siete davvero così sicuri che funzioni???? ne parliamo tra un paio di anni...
 
al mediatore le briciole, alle società di mediazione la zuppa....:down:
la mediazione obbligatoria si applica ai giudizi instaurati dopo il 21 marzo 2011, l'arretrato resta tale...
ma siete davvero così sicuri che funzioni???? ne parliamo tra un paio di anni...

Non funziona è stata fatta solo per dare la zuppa come dice Arancia alle società di mediazione appositamente create dai soliti ben noti, tanto è vero che l'obbligo del tentativo d conciliazione in materia di controversie di lavoro, che era gratis e funzionava ottimamente, mi pare che sia stato eliminato. Un bel mistero!
 
Non funziona è stata fatta solo per dare la zuppa come dice Arancia alle società di mediazione appositamente create dai soliti ben noti, tanto è vero che l'obbligo del tentativo d conciliazione in materia di controversie di lavoro, che era gratis e funzionava ottimamente, mi pare che sia stato eliminato. Un bel mistero!


:eek::eek::eek: ma sei sicuro vuoi vedere che è l'ennesima riforma per magiarci su!
 
Ultima modifica:
Un decreto legge sull'emergenza degli arretrati civili (il numero dei giudizi in attesa è arrivato a quota 5,7 milioni) è allo studio del Governo che intende reclutare 600 magistrati in pensione di età inferiore ai 75 anni e ben 10mila avvocati. Contestualmente il Ministero della Giustizia sta anche studiando, in accordo con le rappresentanze dell'avvocatura, alcune misure da inserire nel provvedimento per modificare la normativa sulla mediazione civile, in particolare ridimensionando l'obbligatorietà della conciliazione e inserendo il vincolo dell'assistenza legale.
In particolare, per gli avvocati è previsto:

  • mandato di 5 anni;
  • incompatibilità con l'esercizio della professione forense;
  • compenso di 200 euro a sentenza con un tetto pari a 20mila euro annui.
 
Sono 1.336, su quasi 6mila fra iniziali e sopravvenuti, i procedimenti civili definiti con mediazione in poco più di un mese. Di questi, 304 hanno avuto buon esito, 1.032 non hanno raggiunto l'accordo. Il ministero della Giustizia fornisce i primi dati ufficiali sul flusso della mediazione civile nel periodo che va dal 21 marzo, giorno in cui è diventato obbligatorio esperire il tentativo di conciliazione, al 30 aprile scorso. I numeri, raccolti dalla Direzione generale Statistica ed illustrati dal suo responsabile Fabio Bartolomeo nel corso del convegno Mediazione: fra efficienza e competitività, fotografano la situazione di 170 organismi su 259 e rendono il senso delle potenzialità del nuovo istituto per la risoluzione alternativa delle controversie: la stima nei primi 12 mesi, infatti, effettuata tenendo conto dei flussi storici per materia, dell'andamento stagionale degli stessi nei diversi mesi dell'anno e dell'effetto innovativo della nuova normativa, prevede un numero complessivo di 280mila procedimenti di mediazione civile e commerciale.
(Fonte: www.giustizia.it)
 

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