mostromarino
Guest
sintesi della situazione "garanzia governativa" alle emissioni bancarie
da una discussione recente su altro forum
..........................
si partiva da questo articolo del 24ore
La «garanzia» sui bond ancora non c'è
di Vitaliano D'Angerio
commenti - |
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18 OTTOBRE 2008
Dal Governo, dal consulente, dall'amico esperto di economia. Il risparmiatore italiano, in giorni di ottovolante finanziario, è in cerca di rassicurazioni. Che stanno arrivando. La rete di protezione per banche e correntisti è stata
lanciata con due recenti decreti (8 e 13 ottobre). In questo e in altri articoli di «Plus24» si fa una radiografia, in base allo stato dell'arte legislativo, delle garanzie concesse agli strumenti di investimento più «usati» dagli italiani: bond, pronti contro termine, polizze, fondi, mutui.
Bond, i più amati dagli italiani
È aumentata di sei volte, dal 1995 al 2007, la quota di bond bancari detenuta dalle famiglie italiane: nella relazione annuale di Bankitalia si rileva che soltanto l'anno scorso il flusso netto di questo tipo di obbligazioni è stato pari a 25,1 miliardi, portando lo stock di fine anno a quota 355 miliardi. Assieme ai conti di deposito, i bond bancari sono stati gli strumenti finanziari che nel 2007 hanno
registrato un incremento. C'è il sospetto, dunque, di un forte interesse da parte degli istituti italiani a collocare tali prodotti che talvolta hanno rendimenti inferiori ai titoli di Stato. E le garanzie statali previste dai decreti salva-banche potrebbero dargli ulteriore appeal.
Garanzia sì, garanzia no
Allora è arrivato il momento di fare chiarezza sulle garanzie di Stato alle obbligazioni bancarie. Soprattutto sui bond in fase di collocamento tra i risparmiatori. La domanda è: sono garantiti o no? «Chi acquista obbligazioni bancarie attualmente in fase di collocamento, oggi deve sapere che ad esse la garanzia dello Stato non si applica – afferma Silvio Riolo, partner dello studio legale Clifford Chance e responsabile del dipartimento di Debt capital market in Italia. Infatti il decreto legge del 13 ottobre prevede, per il rilascio della garanzia dello Stato, alcuni passaggi tecnici che non sono ancora stati completati. Siamo in attesa dell'emanazione di un decreto del ministero dell'Economia che stabilisca criteri, condizioni e modalità di rilascio di tali garanzie». Che non sono automatiche: dev'essere la banca a richiedere le garanzie per il bond. «In più aggiunge Riolo su tale richiesta specifica Banca d'Italia dovrà valutare l'adeguatezza della patrimonializzazione della banca richiedente e la sua capacità di fare fronte alle obbligazioni assunte». Fino alla tarda serata di giovedì 16 ottobre, i decreti attuativi non erano stati emanati dal ministero dell'Economia. Secondo indiscrezioni, l'ufficio legislativo del dicastero retto da Giulio Tremonti dovrebbe diffondere tali provvedimenti la prossima settimana.
Documenti e domande
In attesa dei criteri di applicazione delle garanzie, c'è però da chiarire un punto chiave. Quando e se un bond bancario garantito verrà collocato, la garanzia dovrà essere scritta sul documento allegato (financial terms). Non solo. A quanto si sa le Authority (Consob e Bankitalia) e l'Abi, l'associazione di categoria delle banche, stanno discutendo sulla necessità o meno di un nuovo prospetto informativo per tali bond. Quindi occorre farsi mostrare nel documento dove è indicata la garanzia.
C'è poi il nodo costi: gli istituti che chiederanno una garanzia dovranno pagare una commissione sulla base dei prezzi di mercato. Commissione che il «piano Brown» per le banche inglesi indica nella media del Cds (le garanzie pagate sul mercato per il rischio di fallimento, ndr) degli ultimi cinque anni, maggiorati di 50 punti base. «Chi pagherà tali costi? si chiede Roberto Culicchi, partner dello studio legale Lovells Immagino che a questo punto ci potrebbe esser un impatto sui rendimenti dei bond». Conseguenza? Allo sportello «bisognerà chiedere il tasso di rendimento annuo netto del titolo e confrontarlo – spiega Ida Pagnottella, consulente finanziario indipendente di Cfi Advisors con il rendimento netto di un BTp di pari scadenza. Se il rendimento è uguale, meglio il titolo di Stato». E aggiunge: «È necessario chiedere pure se il bond bancario è
uotato su un mercato regolamentato. In questo modo, l'investitore in futuro potrà venderlo al miglior acquirente». In caso contrario meglio fare qualche domanda in più.
[email protected]
........................................................................................................
MEISROME scriveva:
facciamo chiarezza
punto 1-
è stato convertito dal Senato il 3.12.2008 il DL 9-10-09, n. 155/2008 (cd. “Salva Banche”)
che prevede:
Il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato, fino al 31 dicembre 2009, a sottoscrivere o garantire aumenti di capitale deliberati da banche italiane che presentano una situazione di inadeguatezza patrimoniale accertata dalla Banca d'Italia.
Non è l'unica misura prevista dal Decreto Legge 9 ottobre 2008, n. 155 (convertito in Legge 4 dicembre 2008, n. 190) , infatti:
Art. 1-bis
1. Il Ministero dell'economia e delle finanze, fino al 31 dicembre 2009, e' autorizzato a concedere la garanzia dello Stato, a condizioni di mercato, sulle passivita' delle banche italiane, con scadenza fino a cinque anni e di emissione successiva alla data del 13 ottobre 2008.
Inoltre, "ad integrazione ed in aggiunta agli interventi dei sistemi di garanzia dei depositanti istituiti e riconosciuti ai sensi dell'articolo 96 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato a rilasciare la garanzia statale a favore dei depositanti delle banche italiane per un periodo di 36 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto".
il tutto cosi finanziato
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, sono individuate per ciascuna operazione di cui al presente articolo le risorsenecessarie per finanziare le operazioni stesse. Le predette risorse, da iscrivere in apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, sono individuate in relazione a ciascuna operazione mediante:
a) riduzione lineare delle dotazioni finanziarie, a legislazione vigente, delle missioni di spesa di ciascun Ministero, con esclusione delle dotazioni di spesa di ciascuna missione connesse a stipendi, assegni, pensioni e altre spese fisse; alle spese per interessi; alle poste correttive e compensative delle entrate, comprese le regolazioni contabili con le regioni; ai trasferimenti a favore degli enti territoriali aventi natura obbligatoria; del fondo ordinario delle università; delle risorse destinate alla ricerca; delle risorse destinate al finanziamento del 5 per mille delle imposte sui redditi delle persone fisiche; nonchè quelle dipendenti da parametri stabiliti dalla legge o derivanti da accordi internazionali;
b) riduzione di singole autorizzazioni legislative di spesa;
c) utilizzo mediante versamento in entrata di disponibilità esistenti sulle contabilità speciali nonchè sui conti di tesoreria intestati ad amministrazioni pubbliche ed enti pubblici nazionali conesclusione di quelli intestati alle Amministrazioni territoriali con corrispondente riduzione delle relative autorizzazioni di spesa e contestuale riassegnazione al predetto capitolo;
d) emissione di titoli del debito pubblico.
punto 2
-DECRETO-LEGGE 13 ottobre 2008, n. 157 - Ulteriori misure urgenti per garantire la stabilita' del sistema creditizio. Gazzetta ufficiale 13.10.2008
Il secondo decreto con le misure per la stabilità delle banche è stato abrogato.
..................................................................................
Citazione:
Originalmente inviato da greatgatsby
sarà un bizantinismo,ma la frase:
1. Il Ministero dell'economia e delle finanze, fino al 31 dicembre 2009,
e' autorizzato
a concedere la garanzia dello Stato, a condizioni di mercato, sulle passivita' delle banche italiane, con scadenza fino a cinque anni e di emissione successiva alla data del 13 ottobre 2008.
QUELL` "E`AUTORIZZATO"
non vuol dire:
LO STATO GARANTISCE.........sino a prova contraria
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------MEISROME replicava
da legale spero di chiarirti
Il nostro sistema giuridico amministrativo- pubblico è fondato sulla c.d. autorizzazione di spesa: per disporre alcunchè dev'esservi presente nell'ordinamento la norma che lo consenta ai fini contabili; ergo, cio' che è autorizzabile, è icto oculi possibile nonche' doveroso a livello di impegno di governo! Assumere un provvedimento è quindi possibile solo previa l'autorizzazione contenuta nell'ordinamento, con l'equazione " se c'è possibilità contabile, si garantisce"
Ultima modifica di meisrome : 24-12-08 alle ore 15:24.
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omissis
GREATGATSBY:
francamente l`ho letto 10 volte
non voglio confondere gli inesperti,ma dire semplicemente:
. la garanzia scritta che il governo copre le suddette obbligazioni emesse dal .... per 5 anni
non c`è,ad oggi
chiarisco:
io ho bot e ci credo..sto solo chiarendo
.................
è come se una banca A chiedesse ad azienda B una fide nell`interesse della controllata C
il cda di B si riunisce...delibera che l`a.d.,SE E QUANDO LO RITERRA` ha facoltà di sottoscrivere detta fide
ma sinchè non è sottoscritta,la banca.....non è garantita
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da una discussione recente su altro forum
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si partiva da questo articolo del 24ore
La «garanzia» sui bond ancora non c'è
di Vitaliano D'Angerio
18 OTTOBRE 2008
Dal Governo, dal consulente, dall'amico esperto di economia. Il risparmiatore italiano, in giorni di ottovolante finanziario, è in cerca di rassicurazioni. Che stanno arrivando. La rete di protezione per banche e correntisti è stata
lanciata con due recenti decreti (8 e 13 ottobre). In questo e in altri articoli di «Plus24» si fa una radiografia, in base allo stato dell'arte legislativo, delle garanzie concesse agli strumenti di investimento più «usati» dagli italiani: bond, pronti contro termine, polizze, fondi, mutui.
Bond, i più amati dagli italiani
È aumentata di sei volte, dal 1995 al 2007, la quota di bond bancari detenuta dalle famiglie italiane: nella relazione annuale di Bankitalia si rileva che soltanto l'anno scorso il flusso netto di questo tipo di obbligazioni è stato pari a 25,1 miliardi, portando lo stock di fine anno a quota 355 miliardi. Assieme ai conti di deposito, i bond bancari sono stati gli strumenti finanziari che nel 2007 hanno
registrato un incremento. C'è il sospetto, dunque, di un forte interesse da parte degli istituti italiani a collocare tali prodotti che talvolta hanno rendimenti inferiori ai titoli di Stato. E le garanzie statali previste dai decreti salva-banche potrebbero dargli ulteriore appeal.
Garanzia sì, garanzia no
Allora è arrivato il momento di fare chiarezza sulle garanzie di Stato alle obbligazioni bancarie. Soprattutto sui bond in fase di collocamento tra i risparmiatori. La domanda è: sono garantiti o no? «Chi acquista obbligazioni bancarie attualmente in fase di collocamento, oggi deve sapere che ad esse la garanzia dello Stato non si applica – afferma Silvio Riolo, partner dello studio legale Clifford Chance e responsabile del dipartimento di Debt capital market in Italia. Infatti il decreto legge del 13 ottobre prevede, per il rilascio della garanzia dello Stato, alcuni passaggi tecnici che non sono ancora stati completati. Siamo in attesa dell'emanazione di un decreto del ministero dell'Economia che stabilisca criteri, condizioni e modalità di rilascio di tali garanzie». Che non sono automatiche: dev'essere la banca a richiedere le garanzie per il bond. «In più aggiunge Riolo su tale richiesta specifica Banca d'Italia dovrà valutare l'adeguatezza della patrimonializzazione della banca richiedente e la sua capacità di fare fronte alle obbligazioni assunte». Fino alla tarda serata di giovedì 16 ottobre, i decreti attuativi non erano stati emanati dal ministero dell'Economia. Secondo indiscrezioni, l'ufficio legislativo del dicastero retto da Giulio Tremonti dovrebbe diffondere tali provvedimenti la prossima settimana.
Documenti e domande
In attesa dei criteri di applicazione delle garanzie, c'è però da chiarire un punto chiave. Quando e se un bond bancario garantito verrà collocato, la garanzia dovrà essere scritta sul documento allegato (financial terms). Non solo. A quanto si sa le Authority (Consob e Bankitalia) e l'Abi, l'associazione di categoria delle banche, stanno discutendo sulla necessità o meno di un nuovo prospetto informativo per tali bond. Quindi occorre farsi mostrare nel documento dove è indicata la garanzia.
C'è poi il nodo costi: gli istituti che chiederanno una garanzia dovranno pagare una commissione sulla base dei prezzi di mercato. Commissione che il «piano Brown» per le banche inglesi indica nella media del Cds (le garanzie pagate sul mercato per il rischio di fallimento, ndr) degli ultimi cinque anni, maggiorati di 50 punti base. «Chi pagherà tali costi? si chiede Roberto Culicchi, partner dello studio legale Lovells Immagino che a questo punto ci potrebbe esser un impatto sui rendimenti dei bond». Conseguenza? Allo sportello «bisognerà chiedere il tasso di rendimento annuo netto del titolo e confrontarlo – spiega Ida Pagnottella, consulente finanziario indipendente di Cfi Advisors con il rendimento netto di un BTp di pari scadenza. Se il rendimento è uguale, meglio il titolo di Stato». E aggiunge: «È necessario chiedere pure se il bond bancario è
uotato su un mercato regolamentato. In questo modo, l'investitore in futuro potrà venderlo al miglior acquirente». In caso contrario meglio fare qualche domanda in più.
[email protected]
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MEISROME scriveva:
facciamo chiarezza
punto 1-
è stato convertito dal Senato il 3.12.2008 il DL 9-10-09, n. 155/2008 (cd. “Salva Banche”)
che prevede:
Il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato, fino al 31 dicembre 2009, a sottoscrivere o garantire aumenti di capitale deliberati da banche italiane che presentano una situazione di inadeguatezza patrimoniale accertata dalla Banca d'Italia.
Non è l'unica misura prevista dal Decreto Legge 9 ottobre 2008, n. 155 (convertito in Legge 4 dicembre 2008, n. 190) , infatti:
Art. 1-bis
1. Il Ministero dell'economia e delle finanze, fino al 31 dicembre 2009, e' autorizzato a concedere la garanzia dello Stato, a condizioni di mercato, sulle passivita' delle banche italiane, con scadenza fino a cinque anni e di emissione successiva alla data del 13 ottobre 2008.
Inoltre, "ad integrazione ed in aggiunta agli interventi dei sistemi di garanzia dei depositanti istituiti e riconosciuti ai sensi dell'articolo 96 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato a rilasciare la garanzia statale a favore dei depositanti delle banche italiane per un periodo di 36 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto".
il tutto cosi finanziato
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, sono individuate per ciascuna operazione di cui al presente articolo le risorsenecessarie per finanziare le operazioni stesse. Le predette risorse, da iscrivere in apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, sono individuate in relazione a ciascuna operazione mediante:
a) riduzione lineare delle dotazioni finanziarie, a legislazione vigente, delle missioni di spesa di ciascun Ministero, con esclusione delle dotazioni di spesa di ciascuna missione connesse a stipendi, assegni, pensioni e altre spese fisse; alle spese per interessi; alle poste correttive e compensative delle entrate, comprese le regolazioni contabili con le regioni; ai trasferimenti a favore degli enti territoriali aventi natura obbligatoria; del fondo ordinario delle università; delle risorse destinate alla ricerca; delle risorse destinate al finanziamento del 5 per mille delle imposte sui redditi delle persone fisiche; nonchè quelle dipendenti da parametri stabiliti dalla legge o derivanti da accordi internazionali;
b) riduzione di singole autorizzazioni legislative di spesa;
c) utilizzo mediante versamento in entrata di disponibilità esistenti sulle contabilità speciali nonchè sui conti di tesoreria intestati ad amministrazioni pubbliche ed enti pubblici nazionali conesclusione di quelli intestati alle Amministrazioni territoriali con corrispondente riduzione delle relative autorizzazioni di spesa e contestuale riassegnazione al predetto capitolo;
d) emissione di titoli del debito pubblico.
punto 2
-DECRETO-LEGGE 13 ottobre 2008, n. 157 - Ulteriori misure urgenti per garantire la stabilita' del sistema creditizio. Gazzetta ufficiale 13.10.2008
Il secondo decreto con le misure per la stabilità delle banche è stato abrogato.
..................................................................................
Citazione:
Originalmente inviato da greatgatsby
sarà un bizantinismo,ma la frase:
1. Il Ministero dell'economia e delle finanze, fino al 31 dicembre 2009,
e' autorizzato
a concedere la garanzia dello Stato, a condizioni di mercato, sulle passivita' delle banche italiane, con scadenza fino a cinque anni e di emissione successiva alla data del 13 ottobre 2008.
QUELL` "E`AUTORIZZATO"
non vuol dire:
LO STATO GARANTISCE.........sino a prova contraria
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da legale spero di chiarirti
Il nostro sistema giuridico amministrativo- pubblico è fondato sulla c.d. autorizzazione di spesa: per disporre alcunchè dev'esservi presente nell'ordinamento la norma che lo consenta ai fini contabili; ergo, cio' che è autorizzabile, è icto oculi possibile nonche' doveroso a livello di impegno di governo! Assumere un provvedimento è quindi possibile solo previa l'autorizzazione contenuta nell'ordinamento, con l'equazione " se c'è possibilità contabile, si garantisce"
Ultima modifica di meisrome : 24-12-08 alle ore 15:24.
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omissis
GREATGATSBY:
francamente l`ho letto 10 volte
non voglio confondere gli inesperti,ma dire semplicemente:
. la garanzia scritta che il governo copre le suddette obbligazioni emesse dal .... per 5 anni
non c`è,ad oggi
chiarisco:
io ho bot e ci credo..sto solo chiarendo
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è come se una banca A chiedesse ad azienda B una fide nell`interesse della controllata C
il cda di B si riunisce...delibera che l`a.d.,SE E QUANDO LO RITERRA` ha facoltà di sottoscrivere detta fide
ma sinchè non è sottoscritta,la banca.....non è garantita
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