Val
Torniamo alla LIRA
Un anno fa di questi tempi, quando la scuola era iniziata con solo metà delle assunzioni previste dalla riforma
e con una girandola di sostituzioni che a novembre avrebbe poi mandato in tilt gli istituti, Stefania Giannini aveva rinviato tutto al 2016:
“Questo è un anno di transizione, il primo passo di una riforma ambiziosa. Dal prossimo avremo l’assetto definitivo, con tutti gli insegnanti che servono al loro posto”,
le sue parole al Corriere della Sera. Le cose non sono andate proprio così: quel piano straordinario non è ancora finito.
Le assunzioni sì (87mila alla fine, circa 20mila in meno del previsto), ma quest’estate è entrata in scena la “mobilità straordinaria”,
che ha coinvolto complessivamente oltre 200mila insegnanti e rivoltato gli organici di mezza Italia.
Uno dei tanti effetti collaterali della faticosa approvazione della riforma in Parlamento.
“Speriamo non arrivino altre sorprese”, sussurrano da Viale Trastevere, visto che sui trasferimenti già si parla di ulteriori interventi.
e con una girandola di sostituzioni che a novembre avrebbe poi mandato in tilt gli istituti, Stefania Giannini aveva rinviato tutto al 2016:
“Questo è un anno di transizione, il primo passo di una riforma ambiziosa. Dal prossimo avremo l’assetto definitivo, con tutti gli insegnanti che servono al loro posto”,
le sue parole al Corriere della Sera. Le cose non sono andate proprio così: quel piano straordinario non è ancora finito.
Le assunzioni sì (87mila alla fine, circa 20mila in meno del previsto), ma quest’estate è entrata in scena la “mobilità straordinaria”,
che ha coinvolto complessivamente oltre 200mila insegnanti e rivoltato gli organici di mezza Italia.
Uno dei tanti effetti collaterali della faticosa approvazione della riforma in Parlamento.
“Speriamo non arrivino altre sorprese”, sussurrano da Viale Trastevere, visto che sui trasferimenti già si parla di ulteriori interventi.