Mi è appena venuto in mente un ricordo d'infanzia

ci avrei scommesso che la cosa gli era piaciuta. :)
È stato l'uomo che ho amato più in vita mia.
Poi è morto in un modo così doloroso che la sofferenza mi stava annientando. E tre settimane dopo è emersa una sua seconda vita profondamente oscura e dolorosamente deludente. E ha sommato sofferenza a sofferenza.
Sono passati 16 anni. Ancora non riesco a raccontarla.
Prima che potessi "salvare" alcuni ricordi, e ricostruire una infanzia che mi è sembrata una gigantesca bugia, ci sono voluti anni. Tanti.

Mi han tenuta a galla miei figli che erano piccolissimi e avevano bisogno di me.
 
Mi scappa un'intervista...

Quando Occhetto ha pianto, il giorno che ha fondato la Quercia e dismesso il PCI come l'hai preso? Eri grandicella. In sostanza in tutti questi anni non ci hai mai raccontato come hai vissuto il crollo del comunismo, o meglio il crollo di consensi del comunismo.
Che poi mi interessa più come lo hai vissuto che il fatto.
Come è stato vedere che sempre meno gente approvava le idee in cui credevi? A 18 Anni? Hai cominciato a pensare che la gente non capiva o ti sono venuti dei dubbi sugli ideali, sui fondamenti?
 
È stato l'uomo che ho amato più in vita mia.
Poi è morto in un modo così doloroso che la sofferenza mi stava annientando. E tre settimane dopo è emersa una sua seconda vita profondamente oscura e dolorosamente deludente. E ha sommato sofferenza a sofferenza.
Sono passati 16 anni. Ancora non riesco a raccontarla.
Prima che potessi "salvare" alcuni ricordi, e ricostruire una infanzia che mi è sembrata una gigantesca bugia, ci sono voluti anni. Tanti.

Mi han tenuta a galla miei figli che erano piccolissimi e avevano bisogno di me.

Mia mamma non c'è più. Mio papà dice che non ho motivo di dubitare che quando mi diceva ti voglio bene lo diceva di cuore.
Ti giro quindi lo stesso messaggio
 
Mi scappa un'intervista...

Quando Occhetto ha pianto, il giorno che ha fondato la Quercia e dismesso il PCI come l'hai preso? Eri grandicella. In sostanza in tutti questi anni non ci hai mai raccontato come hai vissuto il crollo del comunismo, o meglio il crollo di consensi del comunismo.
Che poi mi interessa più come lo hai vissuto che il fatto.
Come è stato vedere che sempre meno gente approvava le idee in cui credevi? A 18 Anni? Hai cominciato a pensare che la gente non capiva o ti sono venuti dei dubbi sugli ideali, sui fondamenti?
È stato un momento difficile, così come quando il PSI è scomparso.
Non avevo più riferimenti ed avevo un'età in cui non cercavo più puntigli in famiglia.
Ho riletto tutte le mie "bibbie" ideologiche e ho preso distanza dalla politica del momento e dai partiti.
Ho approfondito i primi interessi verso la politica e la storia delle donne e letto i mostri sacri del femminismo europeo.
 
È stato l'uomo che ho amato più in vita mia.
Poi è morto in un modo così doloroso che la sofferenza mi stava annientando. E tre settimane dopo è emersa una sua seconda vita profondamente oscura e dolorosamente deludente. E ha sommato sofferenza a sofferenza.
Sono passati 16 anni. Ancora non riesco a raccontarla.
Prima che potessi "salvare" alcuni ricordi, e ricostruire una infanzia che mi è sembrata una gigantesca bugia, ci sono voluti anni. Tanti.

Mi han tenuta a galla miei figli che erano piccolissimi e avevano bisogno di me.
Hai scoperto che era fascio? :d:
Non odiarmi, è solo una battutataccia. ;)
 
È stato un momento difficile, così come quando il PSI è scomparso.
Non avevo più riferimenti ed avevo un'età in cui non cercavo più puntigli in famiglia.
Ho riletto tutte le mie "bibbie" ideologiche e ho preso distanza dalla politica del momento e dai partiti.
Ho approfondito i primi interessi verso la politica e la storia delle donne e letto i mostri sacri del femminismo europeo.

In effetti la scomparsa del socialismo ha lasciato un vuoto maggiore, direi anche inspiegabile. E' stato in quel periodo secondo me che si è venuto a creare una confusione ideologica (non solo a sinistra) laddove non ci dovrebbe essere. Come dover stare attenti se a uno si da del liberale o del liberista. Vabbè troppo complesso.

Interessante invece l'aggettivo europeo, perchè il femminismo d'oltreoceano era diverso. Interessante ma un po' pesante.

Se rinasco giuro che studio tutto il '900.
 
La mia nonna paterna, da me mai veramente amata, nacque nel 1912 e nel 1924 perse la mamma.
Dopo di lei, un numero di fratellini e sorelline che non le permisero di fare altro che non la "mamma"

Le sorelle di mia nonna erano quasi tutte delle vecchie bigotte come lei, suore laiche, fasciste per nascita e abitudine, tranne due.

Una era la piccola e ribelle (pro)zia Zeffira che si tagliava le trecce, l'altra la formidabile (pro)zia Corinna.

Alla me bambina la zia Corinna faceva molta paura, ma ne ero anche irresistibilmente attratta.
La zia faceva il pendolino. Quando arrivava a trovare sua sorella ed io ero costretta a scendere dalla nonna a salutare, temevo e speravo sempre contemporaneamente che lo avesse con sé e che decidesse di usarlo.
Ogni volta accadeva e così leggeva le malattie e gli amori nelle mani, nelle carte e nel corpo, semplicemente osservando le oscillazioni che il pendolino d'argento faceva o non faceva.

Una volta, la zia venne scortata in caserma da due Carabinieri.

Un uomo era scomparso, gettandosi nel Mella e non riuscivano a trovarne il corpo.
La zia fece il pendolino, in Caserma, lungo tutto il corso del fiume, su una carta idrografica aperta sul tavolo del Maresciallo.

Ad un certo punto il pendolino prese a roteare furiosamente. E i Carabinieri trovarono il corpo proprio in quel punto.
Questo almeno è quello che si raccontava.
A mia nonna, religiosa in modo acritico, tutte queste cose puzzavano di cose demoniache ed era vietatissimo chiedere a lei se fosse vero che la zia Corinna avesse aiutato i Carabinieri. Ma lei, la zia, lo raccontava sempre con aria seria.

Ma un altro dettaglio della zia Corinna era che la si sentiva prima ancora di vederla.
Aveva la convinzione che l'aglio fosse un rimedio universale per qualunque cosa e curava qualunque disturbo, schiacciando spicchi di aglio e spalmandoseli addosso, coprendosi poi di fasce per tenere l'aglio in sede.

Nei miei incubi, la zia indovinava la mia morte, facendo il pendolino vestita come una mummia puzzolente di aglio e credo che la mia avversione verso l'aglio derivi dalla paura tremenda che mi faceva la zia, col suo aglio e il suo pendolino.

Quando morì al suo funerale c'era mezza Brescia.
 

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