Il Presidente dell’ABI Patuelli, aprendo i lavori, ha ammonito sui rischi per il nostro paese, nel caso in cui decidesse di affievolire la sua partecipazione all’Unione Europea.
“Potrebbe finire nei gorghi di un nazionalismo mediterraneo molto simile a quelli sudamericani” ed ha citato esplicitamente l’Argentina, con tassi di interesse al 40% e quelli al 19% dell’Italia degli anni ’80.
Ha poi rincarato la dose anche il Governatore Bankitalia Visco, affermando che “in Italia le riforme hanno perso slancio per i timori sui costi, spesso immediati, e i dubbi sui benefici, che maturano gradualmente e con tempi relativamente lunghi.
In queste condizioni, davanti a una nuova crisi saremmo oggi molto più vulnerabili di quanto lo eravamo dieci anni fa”. Un brivido deve essere corso nelle schiene delle centinaia di banchieri presenti, al ricordo della devastazione degli ultimi dieci anni. Infine persino il ministro dell’Economia Tria, che dimostra sempre più realismo ed indipendenza dai padroni del governo, ha profuso la sua dose di cautela, ricordando il rischio di una revisione al ribasso delle stime di crescita, già non eccelse, per il nostro paese.
io penso che l'italia non puo' permettersi dei personaggi cosi'...chiedere le immediate dimissioni
In America questi due oggi sarebbero disoccupati