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Forumer storico
Argentina o "cigno nero", come andremo a fondo? Scegliete tranquilli, ora si va in vacanza (a debito) - Rischio Calcolato
il presidente Patuelli, colto da attacco di millenarismo stile Savonarola, metteva in guardia da una deriva sudamericana per il nostro Paese, in caso un eccesso di sovranismo prendesse il sopravvento sul solco europeista nel quale dovremmo camminare. Di più, al netto del nostro debito, lo scenario evocato è proprio quello argentino, in un periodo in cui Buenos Aires si è appena suicidata, legandosi mani e piedi a vita all’FMI con un prestito-record da 50 miliardi di dollari. Ma non basta, perché dalla stessa sede, il governatore di Bankitalia, Visco, metteva in guardia: siamo più fragili di 10 anni fa, in caso di crisi finanziaria.
Fino a non più tardi di tre mesi fa eravamo nel pieno di una ripresa globale sincronizzata sostenuta e sostenibile e ora siamo con le pezze al culo, tanto che 48 ore fa Mario Draghi in persona ha detto chiaro e tondo che serve subito un paracadute per il sistema bancario dell’eurozona. E ora Patuelli, gran visir delle banche italiane, evoca addirittura l’Argentina, se per caso abbandonassimo la strada verso Bruxelles. Lorsignori devono forse dirci qualcosa e stanno facendo il giro largo? E la stampa, non ha nullla da chiedere al riguardo? Ad esempio, cosa cazzo sia successo da febbario ad oggi per farci passare dall’isola felice di Fantasilandia targata Gentiloni alle soglie del default?
il presidente Patuelli, colto da attacco di millenarismo stile Savonarola, metteva in guardia da una deriva sudamericana per il nostro Paese, in caso un eccesso di sovranismo prendesse il sopravvento sul solco europeista nel quale dovremmo camminare. Di più, al netto del nostro debito, lo scenario evocato è proprio quello argentino, in un periodo in cui Buenos Aires si è appena suicidata, legandosi mani e piedi a vita all’FMI con un prestito-record da 50 miliardi di dollari. Ma non basta, perché dalla stessa sede, il governatore di Bankitalia, Visco, metteva in guardia: siamo più fragili di 10 anni fa, in caso di crisi finanziaria.
Fino a non più tardi di tre mesi fa eravamo nel pieno di una ripresa globale sincronizzata sostenuta e sostenibile e ora siamo con le pezze al culo, tanto che 48 ore fa Mario Draghi in persona ha detto chiaro e tondo che serve subito un paracadute per il sistema bancario dell’eurozona. E ora Patuelli, gran visir delle banche italiane, evoca addirittura l’Argentina, se per caso abbandonassimo la strada verso Bruxelles. Lorsignori devono forse dirci qualcosa e stanno facendo il giro largo? E la stampa, non ha nullla da chiedere al riguardo? Ad esempio, cosa cazzo sia successo da febbario ad oggi per farci passare dall’isola felice di Fantasilandia targata Gentiloni alle soglie del default?