Molecular Medicine (MLM) Molmed (2 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Arcibald

Avatar di Jacopo Robusti
Buongiorno, MolMed non viene citata direttamente ma la descritta strategia del "gene suicida" è nel "protocollo" del CD44v6 appena presentato dal Prof. Ciceri a Parigi, basta leggere i messaggi precedenti.
Anche il riferimento al Prof. Locatelli e all' Ospedale Pediatrico del Bambin Gesù ci ricorda che fanno parte del consorzio di centri dove si svolgeranno gli studi del "nostro" CAR-T.

EURE-CART Project . CAR-T cell, cancer gene therapy

La via italiana alla terapia anticancro. Il governo appoggia i brevetti low cost

La via italiana alla terapia anticancro. Il governo appoggia i brevetti low cost
Car-T è una nuova cura antitumorale ma costa fino ad 1 milione di dollari. La ministra Grillo: «La produrremo nei nostri ospedali abbattendone i costi»

Le Car-T, la nuova terapia capace di sconfiggere tumori fino ad oggi incurabili, potranno essere prodotte dai laboratori super-tech dei nostri ospedali più all’avanguardia. Una soluzione che consentirà di ridurre gli altissimi costi delle infusioni, aggirando l’ostacolo dei brevetti e dei prezzi fino a un milione di dollari, imposti dall’industria che li detiene. Una mossa che faciliterebbe l’accesso dei pazienti alle nuove cure, ma che rischia di spiazzare big-pharma e in particolare le due industrie, Novartis e Gelead, che quel metodo di cura hanno per prime scoperto.

La sfida è di rendere fruibili ai pazienti le innovazioni come le Car-T», afferma il Ministro della salute Giulia Grillo. Che subito dopo a La Stampa scopre le sue carte: «In questo modo potremmo produrle nelle self factory dei nostri ospedali, abbattendone i costi e facilitandone l’accesso ai pazienti». E per la presidenza del Css è in pole position il professor Franco Locatelli, che le Car-T ha già iniziato a crearle nel laboratorio ultra tecnologico dell’ospedale romano Bambin Gesù di Roma, dove con le rivoluzionarie cellule reingegnerizzate degli stessi pazienti sono stati curati con successo 21 bambini affetti da leucemie prima incurabili.


In Usa, dove le Car-T sono già in commercio, il loro prezzo va dai 350 mila al milione di dollari. Costi insostenibili per i nostri ospedali. Alcuni dei quali, i più attrezzati, hanno così cominciato a fabbricarle in casa in barba ai brevetti. E in finanziaria ci sono 5 milioni per le self factory degli ospedali. Perchè le super-cellule anti-cancro non sono un farmaco che si prende dallo scaffale.

Il procedimento infatti è questo: prima si prelevano i globuli bianchi dal singolo paziente, linfociti T compresi, che poi negli impianti di produzione vengono modificati affinchè riconoscano e attacchino le cellule tumorali. Quindi le cellule vengono somministrate al paziente. Detta così sembra semplice ma non lo è, perché il processo di produzione necessita di laboratori con tecnologie molto avanzate. Per non parlare dei possibili e gravi effetti tossici della terapia, che richiedono un attento monitoraggio dei pazienti.

E proprio per ovviare a questi rischi le Car-T prodotte da Locatelli al Bambin Gesù hanno modificato lo schema originale, inserendo una specie di «gene suicida» attivabile in caso di eventi avversi. A riprova che nella nostra sanità le eccellenze non mancano. Come quelle delle 18 officine autorizzate dall’Agenzia del farmaco (Aifa) a produrre terapie avanzate, che potrebbero ricomprendere anche le Car-T. Un numero destinato a crescere perché altri ospedali, come il Gemelli e l’Ifo di Roma, si stanno attrezzando. Il Direttore generale dell’Aifa, Luca Li Bassi, ha le idee chiare. «Le Car-T sono assimilabili a un procedimento più che a un farmaco, perché si tratta di una procedura che usa cellule autologhe del paziente, poi modificate tramite vettore virale e quindi re-infuse”. “Anche se -aggiunge- è necessario che le procedure vengano controllate dalle autorità regolatorie per garantire ai pazienti la massima sicurezza. Ed Aifa ha già iniziato questo percorso certificando diverse officine per la terapia genica cellulare».

Una mossa che, come sottolinea lo stesso Li Bassi, consentirà di contenere i costi, ma anche di superare il collo di bottiglia della produzione, che oggi non va oltre i 500 trattamenti nel mondo. Pochi per terapie che, come spiega il Professor Locatelli «hanno dimostrato rilevante efficacia clinica nelle leucemie linfoblastiche acute e nei linfomi non-Hodgkin a grandi cellule B. Mentre sono in corso studi nella cura del mieloma multiplo e nelle neoplasie solide, come il neuroblastoma, il tumore extracranico più frequente dell’età pediatrica».

Intanto i primi risultati sono incoraggianti. I pazienti trattati in via sperimentale in Italia sono già una trentina. Con remissione della malattia nel 50% dei casi. E la strada per accedere alle nuove terapie salva-vita è pronta ad essere allargata.




 
Ultima modifica:

Arcibald

Avatar di Jacopo Robusti
Buonasera, per chi interessato/a:

https://www.molmed.com/sites/defaul...e_nostro_impegno_per_sconfiggerle_con_ric.pdf

Malattie rare, Palmisano (Ad Molmed): «Non sono nemico invincibile. Nostro impegno per sconfiggerle con ricerca su terapie avanzate»

OMCEO, ENTI E TERRITORI 28 febbraio 2019
Malattie rare, Palmisano (Ad Molmed): «Non sono nemico invincibile. Nostro impegno per sconfiggerle con ricerca su terapie avanzate»
In occasione della Giornata Mondiale sulle Malattie Rare, che si celebra oggi, Riccardo Palmisano – Amministratore Delegato di MolMed, società di biotecnologie mediche focalizzate su ricerca, sviluppo e produzione di terapie geniche e cellulari, – sottolinea i passi avanti compiuti dalla ricerca sulle terapie avanzate per la cura di queste patologie: «Ogni giorno, nei laboratori […]
di Giovanni Cedrone

In occasione della Giornata Mondiale sulle Malattie Rare, che si celebra oggi, Riccardo Palmisano – Amministratore Delegato di MolMed, società di biotecnologie mediche focalizzate su ricerca, sviluppo e produzione di terapie geniche e cellulari, – sottolinea i passi avanti compiuti dalla ricerca sulle terapie avanzate per la cura di queste patologie: «Ogni giorno, nei laboratori MolMed i nostri scienziati si impegnano per sviluppare terapie geniche e cellulari sicure ed efficaci anche contro le malattie rare. Se, da un lato, la nostra ricerca e parte del nostro lavoro di sviluppo/produzione sono focalizzati su indicazioni oncologiche, dall’altro contribuiamo a sviluppare e produrre nuove terapie per la cura di malattie rare per le quali prima non c’erano speranze: possiamo citare lo Strimvelis, la terapia genica sviluppata in Italia dall’Istituto Tiget Telethon, che viene prodotta nei laboratori di MolMed per Orchard, società inglese che ne ha preso i diritti commerciali. Strimvelis permette oggi di offrire un’aspettativa di vita normale ai cosiddetti “bambini bolla” affetti da una gravissima immunodeficienza di origine genetica. Celebriamo oggi questa giornata, incoraggiati dai traguardi raggiunti e, allo stesso tempo, consapevoli delle sfide che ci attendono. Nella convinzione che le terapie avanzate siano un’arma affilata per vincere questa battaglia che coinvolge tanti pazienti rari e le loro famiglie».
 

cloca

voglia di pedalare
Riccardo Palmisano, CEO di MolMed, ha aggiunto: "L'estensione della collaborazione tra MolMed e Genenta Science conferma ancora una volta l’eccellenza del biotech Cell&Gene italiano e rafforza ulteriormente uno dei due pilastri del business di MolMed, quello dello sviluppo e produzione GMP per terze parti, che conferma la sua crescita a due cifre
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto