Obbligazioni societarie Monitor bond case automobilistiche e accessorio auto

OT:Sai Mark..:D:D...sembrerebbe quasi che gli "amaracani" ultimamente nn è che ti stiano particolarmente a quore...Davvero nn sò da dove mi viene questa potente intuizione..:D:up:
Del resto povere bestie: hanno solo mandato a pallino un pianeta x unbel po'.. e che diamine .. e che sarà mai???:eek: E poi scusa: una crisi epocale di tanto in tanto mica si nega a nessuno...no?!?

Mah sai Lorenzo, a me gli ammericcani stanno simpatici in ultima analisi, pur essendo finanziariamente un po' gaglioffi ... :D immagina se avesse vinto il nazismo e ci fossimo trovati con il mondo governato dai tedeschi :eek: :lol: o il comunismo e ci fossimo trovati con il mondo governato dai russi :lol: :eek:

Insomma, può sempre andare peggio ... :cool: anche se forse un'azienda automobilistica meno "inguaiata" di Chrysler con cui maritarsi si poteva trovare ... il mercato americano è anche molto competitivo, e se le cosa vanno male, non è che puoi chiedere ad Obama se vara contributi per la rottamazione... ;)
 
Accidenti! Mi par di capire che l'Italia non ci guadagnerebbe, anzi stavolta credo ci faremo moooooolto male!!!! In poche parole........:sorpresa:
 
Dal SOLE24H:

pur reputando Marchionne un ottimo manager infilarsi nel caos ammmmericano nun me convince penniente

Le trattative per un'alleanza Fiat-Chrysler, anticipate lunedì dalla stampa e confermate martedì in tarda mattinata dalle società, sono ora ufficiali. Il Lingotto e Cerberus Capital management (azionista di maggioranza della casa automobilistica americana) hanno ufficilizzato la firma di un accordo preliminare non vincolante per stabilire un'alleanza strategica globale». L'accordo, che dovrebbe essere formalizzato ufficialmente entro la fine di aprile, dovrebbe vedere l'ingresso della casa torinese con una partecipazione azionaria nell'azienda americana, inizialmente pari al 35%. Ma il Lingotto potrebbe salire ulteriormente, ha detto il vice presidente John Elkann. L'alleanza non prevede investimenti cash in Chrysler da parte di Fiat e nemmeno un impegno a sostenere finanziariamente l'azienda Usa in futuro.

La finalizzazione dell'alleanza, spiega Fiat, è soggetta a due diligence e approvazione da parte delle autorità regolamentari, tra cui il Dipartimento del Tesoro americano. In base all'intesa raggiunta, Fiat contribuirà all'alleanza con attività strategiche, tra le quali: condivisione di prodotti e piattaforme, inclusi quelli destinati ai veicoli dei segmenti city e compatti, per ampliare l'attuale gamma dei prodotti di Chrysler; condivisione di tecnologie, comprese quelle relative a motori ecologici ed a basso consumo; accesso a nuovi mercati, compresa la distribuzione di veicoli Chrysler in paesi al di fuori del Nord America.

«L'iniziativa rappresenta una pietra miliare nello scenario in rapido cambiamento del settore automotive e conferma l'impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler nel continuare a giocare un ruolo significativo nel processo globale» ha detto il numero uno di Fiat, Sergio Marchionne.
«È una combinazione ideale in quanto crea il potenziale per un nuovo e forte concorrente a livello globale, dando a Chrysler numerosi benefici strategici, tra cui l'accesso a prodotti che completano il nostro attuale portafoglio prodotti; una rete di distribuzione al di fuori del Nord America e risparmi sui costi nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione, acquisto, vendita e marketing» ha sua volta commentato Bob Nardelli, presidente e amministratore delegato della Chrysler LLC, all'intesa raggiunta col Lingotto.

Il titolo Fiat, che nella scorsa seduta ha perso terreno in Borsa (-4,88% a 4,48 euro, ieri), è stato sospeso in Borsa per rientrare alle 13,30 segnando un guadagno iniziale del 3,5%, poi progressivamente aumentato.
 
Indirettamente ne beneficerà Fiat ( dei fondi Gov )
Marchionne non è un pivello, e le aziende con la bombola ad ossigeno ha saputo rianimarle, abbiamo comunque a che fare con un manager non comune, personalmente gli do credito ( anche se la Fiat prob. un aumento di capitale lo dovrà affrontare, ma questo si intravvedeva anche prima )


MILANO (MF-DJ)-"Per Chrysler i vantaggi saranno enormi".
Lo ha affermato Andrea Badolati, a.d. di Chrysler Italia ai microfoni di Class Cnbc, televisione del gruppo Class E. che insieme a Dow Jones & Co. controlla quest'agenzia,
in merito all'accordo siglato con Fiat aggiungendo che l'intesa siglata con il Lingotto "ci consentira' DI ACCEDERE A 3 miliardi di dollari
DI ULTERIORI finanziamenti" negli Stati Uniti,
che si andranno ad aggiungere ai 4 mld usd che l'azienda ha gia' ricevuto. Glm
 
Mah sai Lorenzo, a me gli ammericcani stanno simpatici in ultima analisi, pur essendo finanziariamente un po' gaglioffi ... :D immagina se avesse vinto il nazismo e ci fossimo trovati con il mondo governato dai tedeschi :eek: :lol: o il comunismo e ci fossimo trovati con il mondo governato dai russi :lol: :eek:

Insomma, può sempre andare peggio ... :cool: anche se forse un'azienda automobilistica meno "inguaiata" di Chrysler con cui maritarsi si poteva trovare ... il mercato americano è anche molto competitivo, e se le cosa vanno male, non è che puoi chiedere ad Obama se vara contributi per la rottamazione... ;)
Guarda Mark: la mia era un' amara ironia sullo spirito puritano anglosassone prendendo lo spunto da Tue recenti e meno, posizioni.

Tornando al nocciolo della questione credo se a prima vista sembra un buon accordo, andando un po' in là ha + l' aria di un accordo fra disperati..
Per prima cosa, secondo me si sottovaluta la UAW perchè il mercato al di fuori del Nordamerica per la Chrysler (citato dal Sole) è una pia illusione: se non riescono a vendere gli aspirabenza negli Usa, credono di venderli -travestiti- nel resto del pianeta?? Quindi se Chrysler a parte il know how nlla riconversione industriale nn ha molto altro da guadagnare la UAW che fà (quando gli daranno la polpettina avvelenata: meno posti di lavoro addio a benefit etc.etc.?)?? ed Obama, il quale ha detto che gli sta a cuore main street? Probabilmente invece Fiat potrebbe avere da guadagnare qualcosa .. nell' immediato: i pianali i motori le parti "sensibili" potrebbero averli bisogno subito...con una ripresa veloce della produzione e senza tanti intoppi burocratici per le certificazioni (annoso problema di Fiat negli Usa..) ma tutto questo ha senso se e solo se poi sbocca in un' acquisto di tutto il pacco anche se, credo, che di un "pacco" si tratti..IMHO chiaramente...
 
Guarda Mark: la mia era un' amara ironia sullo spirito puritano anglosassone prendendo lo spunto da Tue recenti e meno, posizioni.

Tornando al nocciolo della questione credo se a prima vista sembra un buon accordo, andando un po' in là ha + l' aria di un accordo fra disperati..
Per prima cosa, secondo me si sottovaluta la UAW perchè il mercato al di fuori del Nordamerica per la Chrysler (citato dal Sole) è una pia illusione: se non riescono a vendere gli aspirabenza negli Usa, credono di venderli -travestiti- nel resto del pianeta?? Quindi se Chrysler a parte il know how nlla riconversione industriale nn ha molto altro da guadagnare la UAW che fà (quando gli daranno la polpettina avvelenata: meno posti di lavoro addio a benefit etc.etc.?)?? ed Obama, il quale ha detto che gli sta a cuore main street? Probabilmente invece Fiat potrebbe avere da guadagnare qualcosa .. nell' immediato: i pianali i motori le parti "sensibili" potrebbero averli bisogno subito...con una ripresa veloce della produzione e senza tanti intoppi burocratici per le certificazioni (annoso problema di Fiat negli Usa..) ma tutto questo ha senso se e solo se poi sbocca in un' acquisto di tutto il pacco anche se, credo, che di un "pacco" si tratti..IMHO chiaramente...

Non so se seguisti a suo tempo la vicenda del "merger amongst equals" all'epoca in cui Daimler (Allora Daimler-Benz) comprò la Chrysler, dando vita ad una delle maggiori dissipazioni di denaro che si ricordi nella storia delle mergers & acquisitions fallite... ;)
 
Non so se seguisti a suo tempo la vicenda del "merger amongst equals" all'epoca in cui Daimler (Allora Daimler-Benz) comprò la Chrysler, dando vita ad una delle maggiori dissipazioni di denaro che si ricordi nella storia delle mergers & acquisitions fallite... ;)

No.nn l' ho seguita. Perlomeno nn come Voi :D:D.
Ma a ben leggere cio' che ho scritto, dico solo che forse c'è un vantaggio al momento .. forse. Poi tra UAW, il "pacco" debiti etc. davvero nn so' come potrebbe finire...
La verità è che l' industria dell' auto così come la conosciamo è morta.
Potrebbe essere di nuovo un cavallo da traino se e solo se (tra 5/10 anni) passano ad altre tecnologie...
Ma in questo caso bisogna tenere conto della ricadute: fisco ad esempio..
Poi secondo me: il denaro nn si dissipa..si trasferisce ...come dicono a Napoli.. capisci'ammè (o qualcosa del genere..):)
 
:help: Arriva una prima stima del malessere:car:
da una fonte significativa :

20.01.09 16:22 - Peugeot: Ceo,sovrapproduzione in Europa di 4-5 mln veicoli
PARIGI (MF-DJ)--Peugeot-Citroen ha fatto sapere che la sovrapproduzione in Europa e' di circa 4-5 milioni di veicoli.

E' quanto ha dichiarato il chairman della casa automobilistica francese, Christian Streiff,
che ha aggiunto che il gruppo
ha bisogno di 6 miliardi di dollari di finanziamenti
al momento.
 
16:08:25 FIAT: ANALISTI, ACCORDO CONCILIA ESIGENZE DI BREVE E MEDIO TERMINE

(ASCA)- Roma, 20 gen - L'accordo non vincolante siglato tra Fiat e Chrysler concilia le esigenze di breve e medio termine dei due contraenti. E' questa l'opinione prevalente raccolta dall'Asca tra alcuni analisti del settore auto. Per Chrysler, l'ingresso di Fiat con il 35% del capitale, compreso il supporto tecnologico e produttivo, rappresenta un credibile ''passepartout'' per accedere agli aiuti governativi al polo automobilstico di Detroit. ''L'ingresso di Fiat nel capitale di Chrysler ha un impatto positivo di breve termine sul gruppo Usa. Infatti, la presenza di un partner industriale rende piu' digeribile per il Congresso Usa lo stanziamento di fondi a favore dell'auto, finora molto contestati proprio per mancanza di partnership e piani strategici industriali'', osserva un analista di una primaria sim italiana. L'accordo cade proprio nel giorno dell'insediamento del nuovo presidente Usa, Barack Obama. E, da questo punto di vista, il neo presidente non poteva sperare di meglio dopo aver ribadito, piu' volte, la sua intenzione di salvare l'auto Made in Usa. E' persino arrivato un socio privato industriale. L'accordo concilia anche le esigenze di medio termine di Fiat interessata ad aumentare le dimensioni di scala nonche' ad entrare sul mercato Usa. E si tratta di un ticket senza pagamento di royalties per il Lingotto, ben piu' oneroso sarebbe stato un accordo con Bmw. Per gli analisti di Goldman Sachs, i primi effetti materiali dell'accordo si dovrebbero vedere tra il 2010 e il 2011, in particolare per l'Alfa Romeo. Mentre per la piccola 500, molti esperti ritengono che possa ripetere i successi a stelle e strisce di prodotti ''cult', quali Maggiolino e Mini. L'approccio di Torino e' stato improntato anche alla prudenza, l'acquisizione del 35% di Chrysler evita il consolidamento. Sulla nuova configurazione dell'azionariato di Chrysler, gli analisti vedono una uscita definitiva di Daimler (20% di Chrysler). A quel punto, Fiat al 35% e il fondo di private equity Cerberus al 65%. Ma potrebbe non essere finita. Bisognera' vedere se i fondi che arriveranno dal Tesoro Usa determineranno l'acquisizione, seppur temporanea, di quote nel capitale di Chrysler da parte del Tesoro. In queso caso si avrebbe una diluizione, anch'essa temporanea, dei due soci privati di Chrsyler. In Borsa il titolo Fiat segna un rialzo dell'1,79%, in una giornata dominata dalle zampate dell'Orso
 
Un altro articolo da wsj..

Non aggiunge niente di nuovo anzi .. per certi versi rimarca lo stupore di chi, avendo visto Fiat liberarsi e portare a casa soldni dall' accordo con GM, d'improvviso si rimette nel pasticcio Usa..

MILAN (Dow Jones)--Italian auto maker Fiat SpA's (F.MI) risky bet on entering the U.S. auto market by taking a stake in Chrysler LLC - which is teetering on the brink of bankruptcy - just might pay off in current business conditions, analysts said.
Fiat announced Tuesday it is take a 35% stake in Chrysler, contributing strategic assets but no cash. It also won't commit to funding Chrysler in the future, the two companies said Tuesday.
The Italian car maker is betting that it can succeed in cracking the U.S. market where Daimler AG (DAI) and Volkswagen AG (VLKAY) have struggled, and by selling a product lineup that is arguably even less suited to the tastes of the gas guzzler-loving American buying public.
"The driver of the deal is to shift Chrysler's production to lower-emissions vehicles in a bid to qualify for aid from the United States government," said UniCredit analyst Gabriele Parini, who has a "hold" rating on the stock.
That's a big "if." The U.S. auto market is in the dumps.
Chrysler has already received $4 billion in emergency loans from Washington. President-elect Barack Obama, who is being sworn in later Tuesday, is expected to make future aid contingent on a shift by Detroit to vehicles that are more environmentally friendly.
Chrysler Chief Executive Robert Nardelli said last week that the company needs $3 billion more in federal loans.
Fiat can help Chrysler at least start to diversify its product line from trucks and vans to the zippy little fuel-efficient models that Fiat specializes in.
Certainly, without knowing how much Fiat will pay for a stake in Chrysler, it's difficult to talk about whether the deal makes any sense.
"If Fiat gets something for nothing, then there is obviously a great upside," said Jens Schattner, an analyst at Oppenheim Research who has a "reduce" rating on the stock.
"There is no guarantee that Chrysler will survive. In which case it would have been a waste of money and a waste of time."
Cerberus Capital Management LP, Chrysler's owner, is certain to want to monetize the 35% stake Fiat is receiving.
But Fiat Chief Executive Marchionne is a tough negotiator. He pried Fiat loose from its partnership with General Motors (GM) back in 2005, extracting a EUR1.55 billion payment that stunned many observers at the time.
He is likely to drive a hard bargain with Cerberus, which may see Fiat and its small-car technology as the best chance it has in winning the U.S. government over to its cause.
 

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