lorenzo63
Age quod Agis
L’industria chimica ha anticipato la ripresa
L’indice azionario dell’industria chimica europea gode di buona salute considerando il
trend ascendente che lo ha caratterizzato negli ultimi tre mesi e dopo la lunghissima fase
di congestione della prima parte dell’anno compresa tra i livelli 480 e 570. Nelle ultime
settimane il rally sembra essersi preso una pausa di riflessione in prossimità delmassimo
realizzato a quota 650, che si è dimostrato una resistenza difficile da superare al primo
tentativo. La forza di questo mercato non è in discussione anche se la prosecuzione del
trend rialzista dovrebbe passare attraverso un fisiologico ritracciamento delle quotazioni.
Per il futuro, infatti, è ipotizzabile uno scenario che smorzi gli attuali entusiasmi e
riporti i prezzi in prossimità dell’area 615-620, cui potrebbe seguire una fase di accumulazione
che sia da preludio a un nuovo rally capace di rompere anche l’attuale resistenza a
650. Oltre questo livello l’operatività long dovrebbe avere maggiori probabilità di successo,
fissando un target oltre la soglia di 700. Al contrario, la violazione di quota 615 potrebbe
riportare le quotazioni vicino al livello 575, ma è solo l’eventuale rottura ribassista di
quest’ultimo supporto che annullerebbe ogni velleità rialzista, ponendosi come obiettivo
il raggiungimento del target nell’area 520-525. Pur mantenendosi la di sopra della linea
dello zero, anche l’indicatore Macd comincia amostrare i primi segni di debolezza, essendosi
già realizzata un’inversione di tendenza tramite l’incrocio con il proprio signal.
L’indice azionario dell’industria chimica europea gode di buona salute considerando il
trend ascendente che lo ha caratterizzato negli ultimi tre mesi e dopo la lunghissima fase
di congestione della prima parte dell’anno compresa tra i livelli 480 e 570. Nelle ultime
settimane il rally sembra essersi preso una pausa di riflessione in prossimità delmassimo
realizzato a quota 650, che si è dimostrato una resistenza difficile da superare al primo
tentativo. La forza di questo mercato non è in discussione anche se la prosecuzione del
trend rialzista dovrebbe passare attraverso un fisiologico ritracciamento delle quotazioni.
Per il futuro, infatti, è ipotizzabile uno scenario che smorzi gli attuali entusiasmi e
riporti i prezzi in prossimità dell’area 615-620, cui potrebbe seguire una fase di accumulazione
che sia da preludio a un nuovo rally capace di rompere anche l’attuale resistenza a
650. Oltre questo livello l’operatività long dovrebbe avere maggiori probabilità di successo,
fissando un target oltre la soglia di 700. Al contrario, la violazione di quota 615 potrebbe
riportare le quotazioni vicino al livello 575, ma è solo l’eventuale rottura ribassista di
quest’ultimo supporto che annullerebbe ogni velleità rialzista, ponendosi come obiettivo
il raggiungimento del target nell’area 520-525. Pur mantenendosi la di sopra della linea
dello zero, anche l’indicatore Macd comincia amostrare i primi segni di debolezza, essendosi
già realizzata un’inversione di tendenza tramite l’incrocio con il proprio signal.