MONTI con il cervello al MARE

Italia : Monti, piantala di prendermi in giro!

Italia : Monti, piantala di prendermi in giro!!!

Di Otello Girardi



Questa mattina apro il mio pc e vedo che hanno varato l’ennesima manovra come previsto tempo addietro da GPG imperatrice , allora mi leggo questa ansa (Rivolta su Iva e tagli Allarme Cgil su statali - Economia - ANSA.it ):

Dal cilindro del Consiglio dei Ministri spunta il calo della tassa per eccellenza: l’Irpef. Il governo, con la legge di stabilita’, ha deciso di ridurre di due punti le aliquote sui primi due scaglioni dell’imposta sui redditi delle persone. Ma la decisione e’ stata presa a scapito dell’Iva: il preventivato stop all’aumento delle due aliquote che doveva scattare a luglio viene dimezzato. L’aumento ci sara’, ma solo da un punto.
Ma la legge di Stabilita’ contiene tante norme. Eccole.
CALA L’IRPEF – Arriva il primo calo delle tasse, che tocchera’ tutti. Viene ridotta l’aliquota sul primo e sul secondo scaglione: dal 23 scende al 22%, dal 27 al 26%. Il costo per la riduzione della prima aliquota, che si applica su tutti i redditi, e’ di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo.
Quindi se tu prendi 28.000 lordi risparmi 280 euro circa!!
STOP A META’ PER AUMENTO IVANon viene eliminato il previsto aumento Iva di due punti, che sarebbe scattato dal primo luglio 2013. L’aumento viene solo frenato a meta’: l’Iva salira’ di un solo punto: dal 10 all’11% e dal 21 al 22%.
Calcoli alla mano possiamo tranquillamente arrivare a 140 euro di costi in piu’ per bollette e beni di consumo.
TOBIN TAX – Le risorse della legge di stabilita’ saranno reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin Tax e con una revisione delle ‘tax expenditures’.
SCONTI FISCO PER FONDO TAGLIO DEBITO – Arriva la possibilita’ di fare erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell’imposta lorda.
IMU CHIESA – Il governo ha modificato il testo della legge riguardante l’Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio ”in tempo per il periodo annuale di imposta” che decorre dal 1 gennaio 2013.
Perchè la chiesa non fa il voto di povertà?
STATALI, NIENTE AUMENTO IN BUSTA PAGA – Confermato il blocco dei contratti fino al 2014. Per il 2013-2014 non sara’ erogata neanche l’indennita’ di vacanza contrattuale. L’indennita’ di vacanza contrattuale tornera’ nel 2015 calcolata sulla base dell’inflazione programmata.
VORREI BEN VEDERE

SALARIO PRODUTTIVITA’ - Gli aumenti salariali aziendali saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi, per una spesa di oltre un miliardo nel 2013 e poco meno della meta’ nel 2014.
AUMENTI SALARIALI? SI AI DIRIGENTI, I LAVORATORI “BASSI” NON HANNO AUMENTI A CAUSA DELL’ACCORDO ASSOLVIBILE/SUPERMINIMO CHE NON PERMETTE FINO AD UN CERTO VALORE VEDERSI AUMENTARE LA PAGA E QUESTO HA CAUSATO UN FERMO DELLE RETRIBUZIONI CHE A SECONDA DEI CASI PUO’ PROVOCARE IL FERMO DEGLI STIPENDI DA ALMENO 10 ANNI.(PARLO DEI PRIVATI)
STRETTA ASSISTENZA DISABILI – Stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap. La retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della P.A o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili.
QUINDI NON SOLO L’OSPEDALE TI FA PAGARE TUTTO E QUINDI NOI CITTADINI PAGHIAMO TASSE MA NON ABBIAMO PER LA MAGGIOR PARTE DELLA NOSTRA VITA UN VERO SERVIZIO, ADESSO PURE QUESTO “BECCO E BASTONATO SI DICE DALLE MIE PARTI”
SANITA’ - Taglio di 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni, servizi e dispositivi medici.
SIAMO A LIVELLO NORDAFRICA
STOP AFFITTI E ACQUISTI AUTO E IMMOBILI – Stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Ma anche all’acquisto e il leasing di autovetture. Prevista una stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
NON MI ESPRIMO
TAGLI A REGIONI, RISORSE A COMUNI IN DIFFICOLTA’ – Vengono aumentati di 1 miliardo i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le regioni a statuto speciale. Arrivano poi 160 milioni alla Campania e circa 130 milioni per il Fondo per i comuni in condizioni di predissesto.
QUINDI I COMUNI CHE HANNO FATTO CASINO VENGONO AIUTATI A DANNO DI QUELLI VIRTUOSI(SE ESISTONO)
ESODATI - Arrivano nuove risorse per gli Esodati. Si attingera’ dal Fondo Letta.
P.A. – Arrivano misure per sbloccare i pagamenti da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.
UNIVERSITA’ – Il budget delle Universita’ potra’ crescere del 3% all’anno.Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4.
BENI DEMANIO – Ok alla vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari.
DOPO LA VENDITA DEI BENI DEMANIALI A PREZZI DI SALDO DOPO ILCROLLO CAUSATO DALLA CRISI DEL 2008 E POI DALL’IMU VEDRETE CHE IL MERCATO IMMOBILIARE SALIRA’ DI NUOVO
TAV E TRASPORTO – Quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attivita’ e lavori. 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. 800 milioni di euro sono invece stanziati per la RFI e 300 milioni per l’Anas. 300 invece i milioni di penalita’ per lo stop al Ponte di Messina.
INTERCETTAZIONI MENO CARE – Arriva la tariffa flat per le intercettazioni telefoniche.
AVETE VISTO LA PUBBLICITA’ DELLA VODAFONE CON L’ORSO ULTIMAMENTE? ANCHE L’ONOREVOLE MONTI L’HA VISTA
PATRONATI A DIETA – Taglio ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.
QUOTE LATTE – Torna sotto la gestione di Equitalia la riscossione delle multe per lo sforamento delle quote latte.
PREPARIAMOCI A CASINI IMMANI ED AUMENTO DEL COSTO DEL LATTE A DANNO DEI CITTADINI DI FASCIA BASSA
CIELI BLU – Per riuscire a risparmiare le notti saranno meno ricche di illuminazione artificiale.
BENE PIU’ INCIDENTI ED AUMENTO DEL COSTO DELLA SANITA’ E DELLE FORZE DELL’ORDINE……MA I LADRI AVRANNO MENO PROBLEMI……….L’ANONIMA RINGRAZIA L’ONOREVOLE MARIO MONTI
AEREI E NATOIn arrivo 40 milioni di euro nel 2013 per la manutenzione della flotta di aerei antincendio e 58 milioni di euro, in tre anni, per la partecipazione dell’Italia alla spesa per la ristrutturazione del Quartiere Generale della Nato
CHE PAGI L’UNIONE EUROPEA E NON NOI
Bene dopo questa brevissima lettura posso dire che il risparmio dellle tasse sarà gran parte mangiato dal resto e non sono convinto che ci abbiamo guadagnato qualcosa. Ma allora che cosa sta dicendo l’onorevole Mario Monti? Sarà dovuto all’età? Povero figliolo.
 
DEBITO/PIL a 127%
ci voleva Monti col cervello al Mare
per distruggerci completamente
dopo 20 anni di berlusconismo
ora vediamo i risultati dell'inciucio PDL+PD

http://www.mazzieroresearch.com/wp-...iero-Research-stime-debito-e-pil-ott_2012.jpg
Istat – Dati Ufficiali Conti Pubblici primo semestre 2012 – Deficit identico al 2011 (ma non doveva migliorare?), salgono entrate e spese pubbliche in rapporto al PIL



deficit al 5%
Istat – Dati Ufficiali Conti Pubblici primo semestre 2012 – Deficit identico al 2011 (ma non doveva migliorare?), salgono entrate e spese pubbliche in rapporto al PIL | Rischio Calcolato
 
ed io che mi credevo che i professori universitari fossero almeno informati
ma sono più kretini di mostro.....


Il Governo mette in guardia sbadati e furbetti di turno: in caso di mancato versamento dello 0,05 per cento, l’operazione sarà considerata nulla.

I-dome - Legge stabilità 2013: ecco come sarà la Tobin tax all

cioè
se io faccio un'operazione all'estero e mi accorgo di aver smenato troppi soldi
non pago la tobin e l'operazione è nulla!!!!

sarà contenta la mia controparte...

ma che cianno al posto del cervello?
il marcello?
 
è possibile che la Tobin Tax diventi un deterrente per il Trading Online e riuscirà davvero a frenare la speculazione sui mercati finanziari?

decisamente NO!
però metterà in una crisi profonda il trdingonline con la conseguente soppressione di numerosi posti di lavoro


da Stabilità: Tobin Tax e Trading Online. L’imposta frena speculazione
Tobin Tax e Trading online

La Tobin Tax rischia di penalizzare maggiormente il settore del Trading online, perché si tratta per lo più di un mercato fatto di piccoli/medi investitori, ovvero di trader che generano guadagni marginali offendo però liquidità ai mercati e, dunque, l’applicazione di un’aliquota dello 0.05% sarà un forte deterrente per i piccoli investitori.
Secondo le stime, l’operatività totale sulle azioni è destinata a scendere del 30%, mentre quella sui derivati, addirittura dell’80%. Sono cifre molto importanti, ma lo diventano ancor di più in un contesto eterogeneo come è quello Europeo.
 
è possibile che la Tobin Tax diventi un deterrente per il Trading Online e riuscirà davvero a frenare la speculazione sui mercati finanziari?

decisamente NO!
però metterà in una crisi profonda il trdingonline con la conseguente soppressione di numerosi posti di lavoro


da Stabilità: Tobin Tax e Trading Online. L’imposta frena speculazione
Tobin Tax e Trading online

La Tobin Tax rischia di penalizzare maggiormente il settore del Trading online, perché si tratta per lo più di un mercato fatto di piccoli/medi investitori, ovvero di trader che generano guadagni marginali offendo però liquidità ai mercati e, dunque, l’applicazione di un’aliquota dello 0.05% sarà un forte deterrente per i piccoli investitori.
Secondo le stime, l’operatività totale sulle azioni è destinata a scendere del 30%, mentre quella sui derivati, addirittura dell’80%. Sono cifre molto importanti, ma lo diventano ancor di più in un contesto eterogeneo come è quello Europeo.
http://www.investireoggi.it/forum/3118952-post90.html
Tobin Tax all’italiana, anche peggio del temuto

Ebbene si, cari lettori: anche questo sito, che molti di voi leggono con ammirevole costanza, può sbagliare. Ed è successo nel caso della Tobin Tax all’italiana, varata nei giorni scorsi dal governo Monti tra squilli di altermondialisti e tassatori compulsivi. Abbiamo sbagliato nel senso che non abbiamo letto bene nelle pieghe del provvedimento. Se lo avessimo fatto, avremmo scoperto “dettagli” a metà tra l’esilarante ed il demenziale.

Questi dettagli sono illustrati sul Corriere da un nome che è una garanzia: Salvatore Bragantini, già commissario Consob ed uno dei maggiori esperti di funzionamento e regolazione del mercato finanziario italiano. Bragantini ha scoperto che dall’ambito di applicazione della gabella sarebbero escluse le operazioni aperte e chiuse in giornata. Il che implica che verrebbe graziato non solo il trading ad alta frequenza, ma anche i day trader.

Tobin Tax all'Italiana - Trend Online
 
TOBIN TAX: imposta di bollo sulle transazioni finanziarie, solita sudditanza nei confronti delle banche



http://finanzanostop.finanza.com/20...solita-sudditanza-nei-confronti-delle-banche/
Scritto il 24 ottobre 2012 alle 07:38 da Agata Marino


QUELL’IMPOSTA DI BOLLO COSÌ INIQUA E DISTORSIVA

Parliamo di Tobin Tax facendo un piccola riflessione

Hanno aumentato le accise sulla benzina e l’italiano medio a ridotto l’utilizzo della macchina, ora mettono tasse sui nostri risparmi… cosa può succedere?
Il dato che emerge è oggettivo e difficilmente giustificabile sul piano dell’equità: il governo dimostra una certa sudditanza nei confronti delle banche e delle compagnie assicurative.
C’era la necessità lo scorso dicembre di fare cassa, e questa imposta permette di raggiungere l’obiettivo in modo assolutamente efficace.
Tuttavia mostra in modo evidente, la sua iniquità, perchè colpisce proporzionalmente in modo più pesante i piccoli risparmi e percentualmente diminuisce all’aumentare della base imponibile (investimenti/patrimoni).
Mostra in modo altrettanto evidente una discriminazione dei cosi detti “strumenti finanziari”, al punto di diventare, forse, suscettibile di impugnazione per illegittimità costituzionale. Cambiando, ma di poco, l’oggetto….(mi riferisco all’imposta sostitutiva da applicare agli interessi maturati su titoli) cosa dire del trattamento di favore riservato ai titoli rappresentativi del debito pubblico (bot btp e cct) che vedono le cedole assoggettate all’aliquota del 12,50% contro una aliquota del 20% applicata alle obbligazioni corporate?
Dato che molti paesi finanziariamente più sviluppati dell’Italia non intendono minimamente seguirci su questa strada (la tassa sarà operativa dal prossimo gennaio ma non verrà adotta né negli USA né in Asia né in UK), gli scambi dei valori mobiliari colpiti dalla nuova tassa si riverseranno su altri mercati, più opachi e difficili da tassare (quali quelli su cui si opera “Over The Counter”) sottraendo ulteriore ricchezza dal nostro paese.
Dato che la nuova imposta avrà aliquote identiche per tutti i mercati, centralizzati o meno (OTC) ma colpirà solo gli intermediari italiani e non quelli stranieri per le azioni di emittenti nazionali, è evidente che:

1. James Tobin qui non c’entra per nulla trattandosi piuttosto di una nuova forma di “falso ideologico” fiscale finalizzato ad accrescere a dismisura il gettito senza diminuire con vigore la spesa pubblica e

2. muovendosi in coda alla Francia (che peraltro sta adottando una formula applicativa molto diversa da quella prospettata per l’Italia) a favore di questa nuova imposta, il nostro Governo compie un ulteriore errore
: presume un gettito che – come per moltissime altre ridicole gabelle nostrane – deluderà ancora le aspettative (a fronte di un gettito previsto di circa un miliardo di euro, potrebbe generare “solo” 175 milioni dal mercato cash e 50 milioni dal mercato dei derivati sul mercato ufficiale italiano), aggraverà di costi ed incombenze gli operatori e gonfierà ulteriormente i costi frizionali della nostra inefficiente macchina amministrativa.


Effetti collaterali certi: impoverisce i risparmiatori già colpiti sulle attività “classiche” del paese, titoli governativi ed immobili; discrimina il nostro sistema finanziario a favore delle piazze estere (“surprise, surprise London again!”); aggrava gli effetti prociclici recessivi sulla nostra economia.
….e la chiamano Tobin Tax!


Ora vi inserisco l’interessante articolo sul medesimo argomento di Alberto Foà di LaVoce da leggere!!
Il decreto “salva Italia” ha introdotto una imposta di bollo su conti correnti, polizze,prodotti e strumenti finanziari. Si tratta di una mini-patrimoniale, che però divide in due categorie il mondo degli investimenti.
Favorendo chi affida i propri risparmi a banche e assicurazioni e penalizzando fortemente il settore dei fondi comuni di investimento. La norma oltre a essere distorsiva della concorrenza è anche iniqua perché regressiva. Ed è destinata a provocare, nel prossimo futuro, conseguenze negative sul panorama finanziario del paese.

Il decreto “salva-Italia” e il successivo decreto attuativo della legge, del maggio 2012, hanno introdotto una mini-patrimoniale, cioè un prelievo annuale sugli investimenti finanziari.
Le norme che regolano il prelievo, però, sono inique, distorsive della concorrenza e destinate a provocare, nel prossimo futuro, conseguenze negative sul panorama finanziario del paese, penalizzando fortemente il settore dei fondi comuni di investimento a tutto vantaggio di banche e assicurazioni.


DUE CATEGORIE DI RISPARMIATORI
Cosa prevedono le norme sull’imposta di bollo?

Stabiliscono:
1) un prelievo annuo dell’1,5 per mille su prodotti e strumenti finanziari con un importo minimo di euro 34,2 (per il solo 2012, si applica un’aliquota dell’1 per mille e una soglia massima di 1.200 euro);
2) un prelievo annuo su conti correnti bancari e postali e sulle polizze rivalutabili (cosiddette polizze ramo I), diversamente dagli altri strumenti finanziari, forfettariamente fissato a euro 34,20; l’imposta non viene applicata in caso di giacenza media annua inferiore a 5mila euro.
In sintesi, il mondo degli investimenti viene diviso in due: coloro che depositano i propri risparmi in banca, presso le Poste o in una polizza assicurativa rivalutabile versano un’imposta forfettaria di 34,2 euro e sono esentati dal pagamento in caso di giacenza annua inferiore a 5mila euro.
Dall’altra parte, coloro che investono in fondi d’investimento e Sicav (società di investimento a capitale variabile), in una gestione patrimoniale, in una polizza unit-linked, in un conto deposito o investono direttamente in titoli obbligazionari o azionari, detenendoli in un deposito amministrato, subiscono il pieno impatto della mini-patrimoniale pagando un’aliquota annua dell’1,5 per mille senza alcuna soglia di esenzione.

L’IMPATTO SUI PATRIMONI PICCOLI E GRANDI
Impatto sui piccoli patrimoni: l’imposta è regressiva. Per patrimoni inferiori a 22.800 euro (o 34.200 euro, per il primo anno di applicazione), l’imposta viola il principio della proporzionalità, nonostante il decreto attuativo parli esplicitamente di criterio di proporzionalità, e sposta la clientela verso il sistema bancario. Un risparmiatore che detenga 100 euro in un fondo o Sicav (caso tipico all’inizio di un piano di accumulo) dovrà comunque pagare l’imposta minima di 34,2 euro, pari a una aliquota annua del 34,2 per cento: più che di un’imposta, parliamo di una confisca. Anche un risparmiatore che detenga mille euro in un fondo o Sicav, paga un’imposta di bollo pari a 34,20 euro, e sarà dunque assoggettato a un’ aliquota annua del 3,42 per cento. Per contro, un risparmiatore che detenga fino a 5mila euro sul proprio conto corrente bancario, presso il BancoPosta o in una polizza rivalutabile non paga alcuna imposta di bollo.
Impatto su patrimoni più grandi: un risparmiatore che detenga 100mila euro in fondi, Sicav, gestioni patrimoniali o polizze unit-linked paga un’imposta di bollo di 150 euro; un risparmiatore che detenga lo stesso ammontare in conti correnti bancari o postali o in una polizza rivalutabile paga 34,20 euro. Il milionario che ha i soldi in conto corrente o al BancoPosta paga un’imposta di bollo forfettaria di euro 34,20 e il milionario che ha investito i propri risparmi in fondi d’investimento o Sicav pagherà, nel 2013, 1.500 euro di imposta.

TRE EFFETTI NEGATIVI
Quali sono i principali effetti negativi dell’imposta di bollo così strutturata? Distorsione della concorrenza; regressività dell’imposta; forte penalizzazione degli intermediari finanziari non bancari.
Distorsione della concorrenza: le norme favoriscono chiaramente l’uso dei conti correnti bancari e postali nonché le polizze rivalutabili a discapito di fondi d’investimento, Sicav, gestioni patrimoniale, conti deposito e altre forme di risparmio assicurativo: stupisce che proprio il Governo presieduto da Mario Monti, che si era fatto vanto dei suoi successi come commissario europeo alla Concorrenza, abbia potuto strutturare in questo modo l’imposta di bollo. Vale la pena di ricordare che il 16 maggio l’Autorità garante della concorrenza e dei mercati ha inviato ai presidenti di Camera, Senato e del Consiglio una lettera nella quale segnala le forti distorsioni concorrenziali che conseguono all’applicazione dell’imposta di bollo in modo differente per strumenti analoghi.
Come ha sostenuto Francesco Giavazzi nell’editoriale sul Corriere della Sera di domenica 7 ottobre: “(…) èproprio a questo che serve un governo tecnico: compiere scelte che sono nell’interesse del Paese senza dovere tener conto di questo o quell’interesse particolare (…). Ad esempio, per favorire la nascita di imprese innovative occorre ridurre il peso delle banche nella nostra economia e far sì che si sviluppino soggetti finanziari diversi che abbiano i fondi e le competenze per fare crescere imprese nuove”.
Più in generale, la norma costituisce un forte incentivo fiscale a convogliare il risparmio verso strumenti che consentono a banche e assicurazioni di potenziare il loro ruolo di intermediari del risparmio nazionale, a scapito di forme di investimento mediante le quali il risparmiatore può scegliere dove dirigere i propri risparmi: al pubblico non è noto come vengono investiti i soldi dei correntisti, mentre fondi d’investimento, gestioni patrimoniali o polizze unit-linked sono tenuti alla rendicontazione alla clientela.

Regressività dell’imposta: basta fare due semplicissimi conti per apprezzare quanto la norma sia fortemente regressiva e tanto più iniqua quanto più il valore del patrimonio si abbassa sotto i 22.800 euro (cioè per la stragrande maggioranza dei risparmiatori): siamo di fronte a un mostro fiscale che agisce come un Robin Hood a rovescio.

Forte penalizzazione degli intermediari finanziari non bancari: è sufficiente rilevare che la mediana dell’investimento degli oltre 6 milioni di risparmiatori italiani in organismi di investimento collettivo del risparmio è di circa 10mila euro per rendersi facilmente conto di quali implicazioni avrà tale manovra. (1)
L’80 per cento dei clienti dei fondi comuni italiani ha un patrimonio investito inferiore ai 22.800 euro, la soglia al di sotto della quale l’imposta di bollo sale oltre l’aliquota dell’1,5 per mille e diventa sempre più regressiva mano a mano che scende il valore del patrimonio a cui viene applicata. Se non se ne accorgerà prima (o se non preavvisato dal suo consulente allo sportello), il piccolo risparmiatore pagherà nel 2012 un’aliquota sensibilmente superiore all’1,5 per mille ed è molto probabile ritenere che dall’anno successivo sposterà i propri risparmi su un conto corrente o al BancoPosta. Insomma, il settore dei fondi d’investimento perderà una parte cospicua dei propri clienti per un provvedimento che non consentirà, di fatto, di raggiungere gli obiettivi di gettito stabiliti (ma tanto sarà un problema del prossimo Governo…). Raddoppiando l’Iva sulle vetture rosse non si aumenta il gettito, si smette di vendere vetture rosse.

Ma perché sorprendersi ? Non è certamente la prima volta che bruciano posti di lavoro e competenze professionali per un pugno di dollari.
* Alberto Foà è presidente della AcomeA sgr spa, società di gestione del risparmio.
(1) I fondi comuni nel portafoglio delle famiglie italiane nel 2010, Quaderni di ricerca Assogestioni 1/2012.
 
Abi, nel Ddl stabilità 5 miliardi di tasse per le banche


Di Roberto Sommella

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Le banche "sono gravate" da "nuove forme di aumento della pressione fiscale per oltre 5 miliardi di euro nel quinquennio 2013-2017". Ad affermarlo l'Abi durante un'audizione in Parlamento sul ddl stabilità. La stima è "ben" superiore, si fa notare, a quanto indicato prudenzialmente nella relazione tecnica di accompagnamento del provvedimento, e ciò va "a detrimento delle risorse disponibili per il finanziamento non solo delle imprese ma anche di quelle stesse famiglie che hanno esaurito le proprie capacità di spesa".

Così, prosegue l'Abi, "la strada per la ripresa si conferma un percorso in salita" e seppur "l'emergenza non consente probabilmente un diverso approccio o altre soluzioni in questo momento", cosa di cui le banche italiane hanno "piena consapevolezza", è anche vero per l'associazione bancaria che "la pressione fiscale di settore è però oggi ai limiti della sostenibilità: gli spazi per ulteriori interventi diretti al reperimento di risorse fiscali a carico dei bilanci bancari appaiono esauriti e non sarà facile procedere alla loro ricostituzione a fronte delle attuali prospettive di profittabilità".
 

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