Mps: "Converto a patto che..." (24 lettori)

locco68

violaforever
Al termine della procedura di compensazione orientata a tutelare i risparmiatori, coloro che inizialmente detengono obbligazioni subordinate si troverebbero quindi a possedere obbligazioni ordinarie, non soggette dunque a perdite. Così in sintesi lo schema di compensazione: 1. La banca propone di scambiare le azioni frutto della conversione delle obbligazioni subordinate con obbligazioni non subordinate di nuova emissione; 2. Il Tesoro acquista le azioni scambiate con le obbligazioni non subordinate di nuova emissione. Il riacquisto delle azioni frutto della conversione dalle obbligazioni subordinate ha lo scopo di prevenire liti giudiziarie connesse alla commercializzazione delle obbligazioni stesse». Si tratterà di vedere ora se lo schema sarà approvato dalla Commissione europea. Bruxelles ha sempre insistito finora sul fatto che gli obbligazionisti suobrdinati condividano i costi dell’operazione e che solo successivamente vengano rimborsati se sono in grado di dimostrare di aver acquistato quei prodotti senza averne il profilo di rischio.


Quanto sopra è il Piano E, riferibile solo agli aventi diritto (soggetti deboli)

Gli altri hanno poco da festeggiare..ma ancora non è capita la cosa..

O meglio, festeggiamo il non azzeramento..che è già molto e va benissimo...
a breve il decreto vero....ci saranno dei caveat probabilmente.........vedremo dopo......
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Zitti che pare se svejno...

I nodi Npl e modalità del burden sharing


banco di prova del Monte dei Paschi di Siena, e della prima forma di “ricapitalizzazione precauzionale”, mette sul piatto dello Stato due nodi da sciogliere, interconnessi come interconnesse sono anche la fiducia e i nuovi requisiti prudenziali sulle banche: 1)il burden sharing, cioè, quali saranno i termini della conversione forzosa dei sottoscrittori di obbligazioni subordinate del Monte; 2) la cessione o svalutazione delle sofferenze, cioè, a che prezzo e in quali modalità verrà gestito il portafoglio dei NPLs.
La fiducia nel sistema bancario e i requisiti patrimoniali sempre più stringenti imposti dalla vigilanza prudenziale sono interconnessi. Il circolo virtuoso è presto detto: tanto maggiore il capitale accantonato a copertura dei rischi e tanto più solidi i ratios patrimoniali, tanto più forte è la fiducia riposta in una banca. Ma esiste anche un circolo vizioso: quando una banca non riesce a rafforzarsi patrimonialmente e a cedere o svalutare o deconsolidare le sofferenze, entro tempi e modalità imposti dagli organi di vigilanza, la fiducia si sgretola. Per risolvere questo corto circuito, per esaltare le virtù delle regole e soffocarne i vizi, entra ora in scena lo Stato con un inedito plafond fino a 20 miliardi di sostegno al sistema bancario, contenente già una prima misura immediata a favore del Monte dei Paschi di Siena.

Il Tesoro dovrà però muoversi all’interno dei rigidi steccati del nuovo quadro normativo europeo, esercitarsi in un equilibrismo tra la direttiva Brrd su risanamento e risoluzione delle banche e la Comunicazione della Commissione europea sugli aiuti di Stato per le banche. L’intervento finanziario pubblico in Europa adesso può essere solo “straordinario”, con “burden sharing” quando in soccorso a banche in bonis che si trovano in situazioni eccezionali. Come per l’appunto quella del Monte, alle prese con una carenza di capitale post-stress test e il mercato chiuso, come confermato dal comunicato ieri del Monte sull’ insuccesso dell’aumento di capitale e conseguente cancellazione della conversione volontaria dei subordinati e cartolarizzazione dei Npls.
Il banco di prova del Mps, e di quella che si prefigura come una ricapitalizzazione precauzionale, mette sul piatto dello Stato, del Governo, in particolare del Tesoro e della Banca d’Italia, due nodi da sciogliere, anch’essi interconnessi: 1) il burden sharing, cioè, la definizione dei termini della conversione forzosa dei sottoscrittori di obbligazioni subordinate del Monte; 2) la cessione o svalutazione delle sofferenze, cioè, a che prezzo e in quale modalità verrà gestito il portafoglio dei Npls.


Il burden sharing sui 4,7 miliardi di obbligazioni subordinate del Monte è previsto venga attuato dallo Stato con conversione forzosa, prevedibilmente a condizioni peggiorative rispetto alla conversione volontaria (l’offerta nell’operazione di mercato era alla pari per i retail, istituzionali molto vicino alla pari - sopra la pari tenuto conto delle cedole incassate - e subordinati più rischiosi attorno a quota 23). Per evitare il marchio dell’aiuto di Stato, e ottenere il disco verde della DG Comp guidata da Commissario europeo per la concorrenza Vestager, è prevedibile che il Tesoro applichi lo stesso prezzo di conversione (non zero ma neanche 100) a retail e istituzionali, stabilendo così l’entità del capitale ottenuto per quella via (in linea teorica convertire i bond subordinati a valore zero, cancellando 4,7 miliardi di debito, equivale a un’iniezione di capitale da 4,7 miliardi); il rimborso concesso ai clienti privati della banca nei casi di miss-selling, dovrà reggersi in equilibrio tra da un lato scagionare la perdita di fiducia dei risparmiatori nei bond bancari e dall’altro lato contemporaneamente evitare di cannibalizzare il mercato dei prestiti subordinati venduti agli istituzionali (in Portogallo il mercato all’ingrosso si è chiuso dopo il rimborso integrale e indiscriminato dei retail).

Il secondo nodo è quello delle sofferenze: come gestirle, lo deciderà ora lo Stato, con ok della Bce. Diverse le opzioni sul tavolo: la cartolarizzazione potrebbe essere confermata come strumento principe della cessione, con una serie di emissioni e non più una sola operazione gigante; i Npls potrebbero essere impacchettati in un’unica tranche di senior bond senza tranche mezzanine al Fondo Atlante (che ha già altro da fare e i cordoni della borsa tirati) e con senior mezzanine ed equity piece non a nuovi azionisti ma alla banca, nel senso che la banca potrebbe rinviare il deconsolidamento totale, per via di una svalutazione interna più pesante. Il prezzo di vendita dei Npls potrebbe essere addirittura più basso di quello nell’operazione di mercato (eaumento di capitale più elevato), per facilitare la cartolarizzazione, in virtù del fatto che l’incasso in eccesso dal recupero dei crediti confluirebbe comunque nelle casse della banca.

@isa_bufacchi


Brava Isa...finalmente un articolo decente..
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Poveri esperti da fiera...e ancora non capiscono...non capiscono.....

Tra un po' capirete..anche le modalità di diluizione.

Non è lo Stato, è la BCE.


Dall'Ue arriva un primo alt al salvataggio statale di Banca Monte dei Paschi di Siena. Prima che l'istituto senese riceva gli aiuti di Stato, ci deve essere un bail-in, secondo il portavoce del presidente dell'Eurogruppo, Jeroean Dijsselbloem. "Le regole sono queste", ha detto il portavoce. Invece il provvedimento varato nella notte dal governo italiano afferma che "in conformità al quadro normativo europeo sulla gestione delle crisi e sugli aiuti di Stato, l'intervento di ricapitalizzazione precauzionale non comporta in questo caso l'avvio di una procedura di risoluzione né l'applicazione delle disposizioni sul cosiddetto bail-in".

Mps ha fallito il tentativo in extremis di portare a termine l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro concordato con la Bce e sarà ricapitalizzata dallo Stato. Il consiglio dei ministri ha approvato l'atteso decreto legge a sostegno del sistema bancario, per il quale il Parlamento ha già autorizzato l'emissione di nuovo debito pubblico fino a 20 miliardi di euro. Il provvedimento "rassicura i risparmiatori e il futuro di Mps ", ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni.

Mps ha quindi chiesto la ricapitalizzazione precauzionale e ha detto di voler offrire ai bondholder retail Upper Tier2 2008-2018 una forma di transazione in coerenza con il meccanismo di tutela previsto dal governo. Il salvataggio di Stato assume la forma di una ricapitalizzazione precauzionale "sufficiente a colmare i requisiti di capitale identificati con gli stress test" della Bce, ha spiegato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, senza fornire dettagli. L'operazione comporta però la conversione forzosa in azioni delle obbligazioni subordinate, il cosiddetto burden sharing. Per il retail è previsto uno schema di compensazione. In sintesi, la banca scambia le azioni frutto della conversione con obbligazioni senior di nuova emissione, mentre il Tesoro acquista le azioni scambiate con le obbligazioni non subordinate.

Per Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, si tratta di misure efficaci per prevenire ed evitare le crisi bancarie ed anche le procedure di risoluzione e di bail-in (sul quale permangono le riserve sulla sua coerenza alla Costituzione della Repubblica). "Il decreto tutela effettivamente i risparmiatori e favorisce davvero la stabilità delle banche, premesse indispensabili per una più robusta ripresa dello sviluppo e dell'occupazione", ha affermato. Ora l'auspicio è "che questo decreto contribuisca a migliorare il clima di fiducia nazionale e internazionale verso il mondo produttivo italiano, in particolare per il settore bancario che ne è fattore determinante".
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Ps: auspico un maggior rispetto per il nick Kondorcap.

Non vorrei esser costretto ad allegare le drammatiche minkiate postate, con drammatica continuità, sui fora, in webtelevisioni tematiche, in esibizioni di avanspettacolo (muppet show).

Puntualizzo:

come anticipato, il Piano E ha(aveva) una sua forza finanto che la banca non fallisce i requisiti minimi di liquidità.

Falliti questi, è potere della vigilanza spegnerti la luce quando e come vuole. Nn c'è più procedura di infrazione.

Sembra di aver a che fare con dei bambini...

"esperti"....what else....sarebbero da mettere alla gogna(romana..)
 

NoWay

It's time to play the game
Ps: auspico un maggior rispetto per il nick Kondorcap.

Non vorrei esser costretto ad allegare le drammatiche minkiate postate, con drammatica continuità, sui fora, in webtelevisioni tematiche, in esibizioni di avanspettacolo (muppet show).

Puntualizzo:

come anticipato, il Piano E ha(aveva) una sua forza finanto che la banca non fallisce i requisiti minimi di liquidità.

Falliti questi, è potere della vigilanza spegnerti la luce quando e come vuole. Nn c'è più procedura di infrazione.

Sembra di aver a che fare con dei bambini...

"esperti"....what else....sarebbero da mettere alla gogna(romana..)

Quindi tu ipotizzi che l'Europa bocci il burden sharing?
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
No, ma credo che la modalità sia più penalizzante di quella ipotizzata

Fatto salvo lo schema di compensazione per il retail vittima di mis selling, gli altri saranno penalizzati seriamente.
 

NoWay

It's time to play the game
No, ma credo che la modalità sia più penalizzante di quella ipotizzata

Fatto salvo lo schema di compensazione per il retail vittima di mis selling, gli altri saranno penalizzati seriamente.

Qualche dubbio ce l'ho anch'io... mi sembra che un concambio così sarebbe troppo favorevole a chi ha speculato nell'ultimo periodo...
 

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