Mps: "Converto a patto che..." (6 lettori)

locco68

violaforever
Mps: si' a conversione bond retail,aumento privato possibile
Milano, 11 dic. - Il Monte dei Paschi di Siena rompe gli indugi e dal Consiglio di amministrazione arriva la riapertura della conversione dei bond in azioni Mps, questa volta accessibile anche agli obbligazionisti retail, ovvero una platea di quasi 40 mila risparmiatori che nel 2008 sottoscrissero il bond da oltre 2 miliardi di euro che servi' a finanziare l'acquisizione di Antonveneta. L'operazione, secondo quanto si apprende, e' possibile in quanto la Consob non ostacolerebbe la chiamata diretta dei 40mila risparmiatori che avrebbero la possibilita' di convertire il bond al valore nominale, annullando dunque le perdite che registrerebbero in caso di conversione forzata in caso di fallimento dell'aumento di capitale privato e il conseguente ricorso all'intervento pubblico. Con la riapertura dell'Lme e la possibilita' per i risparmiatori di parteciparvi, la banca confida di raccogliere tra gli 1 e i 2 miliardi di euro, che uniti al miliardo gia' raccolto con la conversione degli istituzionali terminata lo scorso 2 dicembre e al miliardo che apporterebbe il fondo sovrano del Qatar (Qia), ridurrebbe a 1-2 miliardi la cifra da recuperare sul mercato, questa volta senza il consorzio di garanzia delle banche, ma con gli attuali consulenti e advisor dell'istituto che si accollerebbero il ruolo di collocare le azioni sul mercato, senza cosi' avere l'onere di farsi carico dell'eventuale inoptato. Il tutto potrebbe concludersi entro la fine dell'anno, scongiurando l'intervento dello Stato e rispettando gli accordi stipulati con la Banca centrale europea. .

11 DICEMBRE 2016
 

locco68

violaforever
COMUNICATO STAMPA
Milano, 11 dicembre 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di
Siena S.p.A. (la “Banca”), riunitosi in data odierna, ha deciso di proseguire le attività volte
alla realizzazione dell’operazione comunicata al mercato lo scorso 25 ottobre, in linea con
i tempi previsti dalle autorizzazioni ricevute. In tale contesto, la Banca intende riaprire
l’esercizio di liability management, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, ed
avviare un market book building verificando il coinvolgimento degli investori che avevano
manifestato interesse.
A tal fine, e coerentemente con la struttura sopra delineata, le banche del consorzio hanno
confermato la disponibilità a supportare l’operazione di aumento di capitale su base best
effort, venendo così meno il precedente accordo di pre-underwriting. Il nuovo accordo è
attualmente in fase di negoziazione.
In parallelo, proseguono le fasi finali delle negoziazioni tra i senior lenders e Quaestio
Capital Management SGR in merito alla struttura del finanziamento senior. Tutte le
decisioni sono comunque soggette alle approvazioni delle autorità competenti con cui la
Banca è in costante contatto.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza

La grande fuga dei clienti dalla banca: depositi giù di 14 miliardi in nove mesi

(Ansa)
C’è il responso della Borsa tra gli indicatori di appetibilità più immediati di un titolo. E per il Monte dei Paschi quel giudizio ha dell’impietoso con quel -84% di perdita di valore solo negli ultimi 12 mesi. Ma c’è un altro indicatore che la dice lunga sulla crisi di sfiducia, che non da ieri, attanaglia quella che una volta era la terza banca del Paese. È la fuga dei depositanti, l’abbandono dei clienti che se ne vanno con i loro conti correnti e depositi e migrano altrove. L’acuirsi della crisi, e quello stallo così lungo nel trovare una soluzione, hanno visto lievitare i fuggitivi come non mai. Solo nei primi nove mesi del 2016 la raccolta diretta della banca senese ha visto un tracollo di ben 14 miliardi.

Una fuoriuscita ingente che vale l’11% della provvista diretta della banca. A fine 2015 Mps poteva contare tra conti correnti, depositi vincolati, obbligazioni e pronti contro termine su una massa di denaro di 119 miliardi. Nove mesi dopo il forziere della banca si è svuotato scendendo a 105 miliardi.

Di ben 7 miliardi si sono svuotati i conti correnti; ma anche i depositi vincolati non sono stati immuni dalla fuga con un esodo di 2,5 miliardi. Per non parlare delle obbligazioni che hanno avuto un’emorragia di 5 miliardi. Insomma per non saper nè leggere nè scrivere i clienti i Mps hanno in via prudenziale preferito alleggerire le posizioni sulla banca. E questo è avvenuto non a caso nell’anno che è seguito alla risoluzione delle 4 banche, nell’anno del bail in . Con un ulteriore accelerazione nella fuga, come si evince dai documenti della banca, subito dopo la bocciatura estiva di Mps negli stress test della Bce. Non c’è affatto da sorprendersi. Vero è che il rischio di perdita, in caso di crac come ormai tutti sanno, è confinato alle azioni, ai bond subordinati e ai conti correnti sopra i 100mila euro, ma il clima di tensione sulla banca toscana è talmente elevato e dura ormai da talmente tanto tempo da aver indotto molti clienti a lasciare. Solo quest’anno la banca ha perso 100mila clienti che si aggiungono ai 159mila clienti usciti dal 2013 al 2015. Una sorta di progressivo abbandono che è andato di pari passo con la crisi annosa dell’istituto e con il deterioramento dei conti. Se si getta lo sguardo all’indietro il quadro che emerge è quello di una lenta e protratta agonia. Solo l’indicatore della raccolta diretta la dice lunga sullo stallo pesantissimo e su quel lungo tunnel buio in cui si è infilata Siena. Dal 2010 la raccolta di denaro presso la clientela è scesa di ben 50 miliardi. Un’ecatombe: oltre un terzo del finanziamento dei clienti è andato perduto. Un numero che non ha eguali tra le altre big bancarie del Paese. E in fondo quella fuga dalla banca più antica del mondo è più che giustificata dai morsi di una crisi mai risolta e che ha visto invece intensificarsi la sua drammaticità. Il monte delle sofferenze e dei crediti malati è andato crescendo senza sosta fino a valere oltre il 30% del portafoglio. Un valore che ha assegnato in tutti questi anni il triste primato di banca più rischiosa del Paese. Quel cumulo di crediti malati hanno significato incamerare perdite per la loro svalutazione per ben 17 miliardi dal 2010 al 2015. Perdite colossali che hanno vanificato ogni nuova immissione di capitale nella banca. Gli 8 miliardi di aumenti di capitale del 2104 e del 2015 sono stati completamente mangiati solo dalle svalutazioni delle sofferenze e degli incagli.

Inevitabile quindi quella caduta di Borsa mai così pronunciata per una banca. E con essa, con il mercato che abbondonava al suo destino l’istituto toscano, la crisi di rigetto dei clienti spesso anche azionisti e/o obbligazionisti che scottati pesantemente dal falò del titolo hanno finito per fuggire da Siena. Un prezzo pagato anche all’ inanità di chi ha lasciato che la banca scivolasse senza intervenire. Ora l’intervento pubblico è alle porte. Tardi però.
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Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Le banche del consorzio "di non garanzia" , come le ho sempre chiamate io, ovviamente stracciano l'accordo di sottoscrizione precedente e si ritagliano un mero ruolo di supporto.

Sinceramente non so più cosa scrivere
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...risparmiatori--214339_PRV.shtml?uuid=ADtEApBC
Con la ritirata di JP Morgan, il salvataggio del Monte passa ai risparmiatori

come si può pensare di condurre un'operazione di questo tipo? Come si può pensare di autorizzarla? Non vedo margini.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Vedano, tutto oramai ha assunto toni grotteschi.

Abbiamo una % indefinita di risparmatori vittima di quella vendita fraudolenta (mis selling) ovvero perfezionata in disprezzo della profilazione di rischio e priva di nformazioni essenziali. Hanno venduto prodotti rischiosi a chi non aveva intenzione di assumersi il rischio poichè incapace di comprenderlo(semplifco) . Questo pare sia accaduto.

Ora cosa si fa? Si chiamano gli stessi soggettii cui sopra e gli si chiede di convertire strumenti rischiosi acquistati in condizioni di inconsapevolezza, in strumenti ancora più rischiosi?

Cosa è? Una barzelletta?

Mi auguro di non assistere a questo scempio. Lo Stato mettesse nero su bianco il proprio ruolo di garante e attore, quale esso sia.

Saluti,
 

NoWay

It's time to play the game
FLASH! - DOMANI LISTA DEI MINISTRI, MARTEDÌ FIDUCIA, MERCOLEDÌ DECRETO MPS, GIOVEDÌ CONSIGLIO EUROPEO: QUESTI I TEMPI CHE IL PRESIDENTE MATTARELLA HA RACCOMANDATO A BISCOTTINO GENTILONI.
da DOGOSPIA CHE NE PENSI ERNY?

Ormai è evidente che prima proveranno la via a mercato, quindi io non mi aspetterei nessun decreto...
 

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