Mps: "Converto a patto che..." (14 lettori)

NoWay

It's time to play the game
Cmq la BCE le comunicazioni ufficiali le rilascia...

INTESA SANPAOLO - Intesa Sanpaolo comfortably meets the capital requirement set by the ECB

INTESA SANPAOLO COMFORTABLY MEETS THE CAPITAL REQUIREMENT SET BY THE ECB
Turin - Milan, 12 December 2016 - Intesa Sanpaolo has received notification of the ECB's final decision concerning the capital requirement that the Bank has to meet, on a consolidated basis, as of 1 January 2017,following the results of the Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).

The overall capital requirement the Bank has to meet in terms of Common Equity Tier 1 ratio is 7.25% under the transitional arrangements for 2017 and 9.25% on a fullyloaded basis.

This is the result of: - a SREP requirement in terms of Total Capital ratio of 9.5% comprising a minimum Pillar 1
capital requirement of 8%, of which 4.5% is Common Equity Tier 1 ratio, and an additional Pillar 2 capitalrequirement of 1.5% made up entirely of Common Equity Tier 1 ratio; - additional requirements, entirely in terms of Common Equity Tier 1 ratio, relating to a Capital Conservation Buffer of 1.25% under the transitional arrangements for 2017 and 2.5%on a fully loaded basis in 2019, and an O-SII Buffer (Other Systemically Important Institutions Buffer) of zero under the transitional arrangements for 2017 and 0.75% on a fully loaded basis in 2021.

Intesa Sanpaolo's capital ratios as at 30September 2016 on a consolidated basis - net of around 2,250 million dividends accrued for the first nine months of the year - were as follows: 12.8% in terms of Common Equity Tier 1 ratio (1) 17.2% in terms of Total Capital ratio (1)
calculated by applying the transitional arrangements for 2016, and 13% in terms of pro-forma Common Equity Tier 1 ratio calculated on a fully loaded basis (2) 16.9% in terms of pro-forma Total Capital ratio calculated on a fully loaded basis (2).
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
(ANSA) - MILANO, 12 DIC - Riguardo l'intenzione di Mps di riaprire una nuova conversione di bond subordinati in azioni "Consob ha ricevuto ad oggi soltanto una informativa preliminare e sommaria sull'esito del cda di ieri". Così ambienti vicini alla Commissione fotografano la situazione a stasera. Per mercoledì è in programma un cda di Mps per valutare fattibilità, tempi e modi per il lancio dell'operazione.


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Ma non erano in corso contatti da venerdi' scorso? Ma serve un CDA per valutare la fattibilità dopo quello di domenica??????????
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Lobby

Il consiglio d’amministrazione che si è riunito a Milano domenica pomeriggio ha ufficializzato l’intenzione di riaprire i termini dell’offerta di conversione dei bond subordinati in azioni per coinvolgere i piccoli risparmiatori. Ma le banche già si sfilano: Jp Morgan, Mediobanca e gli altri istituti non formeranno alcun consorzio di garanzia. Così a Siena pensano di guadagnare qualche giorno per permettere al nuovo governo di insediarsi e provano anche a tastare il terreno con la Consob


di Paolo Fior | 12 dicembre 2016



Siamo ormai alla farsa: con un comunicato serale il Monte dei Paschi di Siena conferma la volontà di proseguire “le attività volte alla realizzazione dell’operazione comunicata al mercato lo scorso 25 ottobre”, vale a dire la cessione di oltre 27 miliardi di sofferenze e l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro che si rende necessario per coprire la differenza tra il valore con cui quei crediti sono iscritti a bilancio e il loro prezzo effettivo di vendita. Il consiglio d’amministrazione che si è riunito a Milano domenica pomeriggio ha ufficializzato l’intenzione di riaprire i termini dell’offerta di conversione dei bond subordinati in azioni per coinvolgere i piccoli risparmiatori (il cui profilo di rischio è incompatibile con questa operazione) e “avviare un market book building verificando un coinvolgimento degli investitori che avevano manifestato interesse”.



Sembra uno scherzo di cattivo gusto, in realtà è la solita commedia all’italiana che in questo caso serve solo a preparare il terreno all’ormai imminente intervento dello Stato. Non a caso, le banche già si sfilano: “Le banche del consorzio – si legge nel comunicato di Siena – hanno confermato la disponibilità a supportare l’operazione di aumento di capitale su base best effort, venendo così meno il precedente accordo di pre-underwriting. Il nuovo accordo è attualmente in fase di negoziazione”. Tradotto, significa che Jp Morgan, Mediobanca e gli altri istituti non formeranno alcun consorzio di garanzia (cioè non prenderanno alcun impegno di sottoscrizione dell’inoptato) ma si limiteranno a fare del loro meglio per piazzare le azioni dell’aumento di capitale presso gli investitori. E quello che non riusciranno a piazzare lo prenderà lo Stato, che già oggi di Mps è il primo azionista con il 4%.


Con questo modo di procedere a Siena pensano di guadagnare qualche giorno per permettere al nuovo governo di insediarsi e provano anche a tastare il terreno con le autorità di controllo, in particolare con la Consob, per verificare la disponibilità ad allargare le maglie e consentire alla banca di esercitare tutta la pressione possibile per indurre gli obbligazionisti retail (quasi tutti suoi correntisti) ad aderire alla conversione “volontaria” in azioni in deroga al loro profilo di rischio. Una richiesta curiosa, tanto più ora che la fiducia nel sistema è ai minimi termini e le autorità di controllo sono sotto accusa proprio per non aver vigilato sulle banche e per non aver impedito la vendita al retail di azioni e obbligazioni subordinate di Popolare Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti, Popolare Vicenza, Veneto Banca e delle stesse obbligazioni subordinate targate Siena. Vedremo quello che deciderà la Consob, che però sul caso MontePaschi non sta brillando per attivismo, mentre continue indiscrezioni a Borsa aperta assicurano ingenti profitti a chi specula sul titolo.


Intanto, vale la pena chiedersi se l’offerta appena conclusa possa ancora essere ritenuta valida dopo la decisione delle banche di non dar corso al contratto di pre-underwriting (e dunque di non costituire un consorzio di garanzia per l’aumento di capitale), decisione che cambia radicalmente lo scenario e le condizioni sulla base delle quali era stata lanciata l’offerta di conversione dei bond. E’ una risposta che vale un miliardo ed è abbastanza scontato che banca e authority faranno di tutto per considerare acquisito il risultato, ma non si può escludere che qualche fondo possa avere interesse a metterlo in discussione e aprire un contenzioso, specie se le cose dovessero volgere al peggio.


Comunque, tra qualche giorno avrà fine la commediola e – come si sa da mesi – lo Stato sarà costretto a intervenire spostando l’attenzione sui problemi che il governo Renzi non ha voluto affrontare. In primo luogo, si porrà il problema di come rimborsare gli obbligazionisti truffati, posto che i loro bond potrebbero venire cancellati o convertiti forzatamente in azioni a dispetto del loro profilo di rischio. Ad oggi non risulta ancora varato l’atteso decreto sugli arbitrati con il quale già gli obbligazionisti di Popolare Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti potrebbero vedersi riconoscere i risarcimenti in tempi rapidi e a costi contenuti. Sarà capace il governo Gentiloni di varare in pochi giorni un decreto che il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan e il precedente governo non sono stati in grado di formulare in mesi di lavoro?


A questa domanda se ne aggiunge poi un’altra: con la nazionalizzazione arriverà a Siena un nuovo management o a gestire la banca saranno ancora l’uomo di Jp Morgan, Marco Morelli, e il neo presidente-azionista Alessandro Falciai? L’unica certezza al momento è che lo Stato subentrerà al posto del mercato in un piano – quello varato lo scorso luglio in seguito alla bocciatura agli stress test e successivamente rivisto a fine ottobre – che definire azzardato è dire poco. L’aumento di capitale, infatti, è solo la premessa per avviare la ben più complessa operazione di cessione dei crediti in sofferenza dell’istituto, operazione che vedrà in prima fila il fondo Atlante e Jp Morgan nel ruolo di finanziatore.


Verosimilmente, le commissioni che questi soggetti hanno negoziato con il MontePaschi non saranno oggetto di ri-negoziazione e i soldi pubblici iniettati nella banca serviranno anche a pagare questi costi (nel caso di Atlante, 200 milioni subito per la rinuncia al warrant e un super-finanziamento per fare acquisire al fondo una tranche di contratti di leasing in capo alla stessa banca). Date le premesse, lo Stato subentrerà senza onori (ma con tutti gli oneri) in un salvataggio che farà gestire da altri, gli stessi che sono attualmente parte in causa. E se qualcosa andrà storto – al solito – pagherà Pantalone.


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Perchè dobbiamo sempre esporci al ludibrio?? Perchè ??

 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Atlante si becca 200 miloni di euro..che de sti tempi buttali via. Le banche del consorzio si beccano meno del previsto ma sicuro qualcosa intascano senza fornire più(ma quando mai lo hanno fatto...storia vecchia..) alcuna garanzia....lo Stato se aspetta ancora è probabile che resca a rendere perdente un'operazione che invece ha le carte il regola per generare profitti.. una barzelletta.

Una gigantesca barzelletta.

Lo Stato entra, taglia i subisti, li converte e "si converte" a mercato, blinda l'aucap, entrano i fondi, l'operazione va in porto, Atlante cartolarizza, ai subisti - azionisti va la tranche Junior (che a questo punto vale di più), Lo stato presta la Garanzia sulla senior e si ripiglia i soldi, le azioni salgono, i subisti pareggiano, il retail pareggia o e' ristorato, la banca è salva e tenemose pure Morelli che a questo punto mi sta pure simpatico..(via Falciai e dentro un altro) e finisce la storia.

Ma di cosa parliamo..di cosa parliamo..

Tristezza..

(se poi nel portafoglio crediti c'è un mostro nero e orribile..alzo le mani..ma allora vadano in galera..e i nostri governanti ci spieghino dove era il "grande affare"..)
 

acinorev

Forumer attivo
Dubbio grande quanto una casa, avere anche azioni in ptf, oltre che queste maledette sub, sarebbe negativo per il "ristoro"?
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Ma si pagano le tasse per chi e' entrato e consegnato a 60 ?
Io avevo sempre sostenuto di si', altri dicevano di no perché era da considerarsi una OPS.

Chi avra' avuto ragione ? Non dipendera' mica da banca a banca, forse ?

Ma quale ops???

Ma chi è che lo ha detto???

Cmq.. parliamo di cose serie

Google Trends

alla buona...ma dovrebbe essere teoricamente più affidabile i prossimi giorni

:)


In seguito ad approfondimenti fiscali ricevuti dalla società emittente, informiamo i clienti che l'operazione prevede un corrispettivo in denaro pari al prezzo di acquisto indicato nel documento d'Offerta. Il corrispettivo non sarà incassato in denaro ma sarà vincolato alla contestuale sottoscrizione di azioni Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. di nuova emissione.

Al fine di applicare una corretta tassazione sui ratei cedolari, si provvederà ad una vendita dei titoli che genererà un accredito temporaneo del conto corrente pari al controvalore della vendita comprensiva dei ratei al netto delle ritenute, lo stesso importo verrà quindi riutilizzato per la sottoscrizione delle nuove azioni Banca Monte dei Paschi di Siena andando cosi a identificare il nuovo prezzo medio di carico delle azioni.

La cessione delle Obbligazioni Monte dei Paschi di Siena portate in adesione determina l'applicazione della fiscalità ordinaria di qualsiasi cessione di titoli obbligazionari, che può quindi generare capital gain e percezione di redditi di capitale per gli scarti di emissione positivi e ratei cedola in corso di maturazione, con conseguente applicazione dell'imposta sostitutiva in caso di realizzo di una plusvalenza (per i clienti in regime amministrato) e di imposta sostitutiva da 239.


Esempio Numerico:
Il sig. Rossi aderisce all'offerta pubblica di acquisto volontaria delle sue 1.000 obbligazioni Banca Monte dei Paschi Siena 18 caricate ad un prezzo medio di carico pari a 70.

Ipotizzando il regolamento dell'operazione al 27/12/2016, il signor Rossi riceverà come accredito in conto corrente € 1.001,97 (dato dal prezzo di riacquisto 100 più 0,196611 di dietimi), tale somma verrà subito utilizzata per la sottoscrizione delle nuove azioni Banca Monte dei Paschi di Siena; ipotizzando un prezzo di € 20 per azione il sig. Rossi riceverà 50 azioni intere più una parte frazionaria ad un prezzo medio di carico di € 20,04.

La differenza tra il prezzo medio di carico (70) e il prezzo di vendita (100,19661) genera una plusvalenza con conseguente addebito in conto corrente se non compensata con eventuali minusvalenze.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Business News | Mon Dec 12, 2016 | 10:02pm GMT
European Commission hints at leeway on aid for Italy's banks

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European Commission Vice-President Valdis Dombrovskis addresses a news conference at the EU Commission headquarters in Brussels, Belgium, July 27, 2016. REUTERS/Francois Lenoir
By Francesco Guarascio | STRASBOURG
The European Commission is ready to discuss with Italy several options to address problems in its banking sector, the vice president of the EU executive said on Monday, signalling state support would be viewed benignly under EU fiscal rules.

The Italian government is considering different options to rescue Banca Monte Paschi di Siena (BMPS.MI) if the bank fails to get the 5 billion euros (4.2 billion pounds) from private investors it needs to stay in business, a Treasury source said on Monday.

"We are in close contact with the Italian authorities and we are ready to discuss different solutions within our legal framework," Valdis Dombrovskis told the economic committee of the European Parliament in a regular hearing in Strasbourg.

Without a direct reference to Monte Paschi, he said that Italy's problems can be tackled within EU rules on state aid and on the so-called bail-in, a system that imposes losses on private investors before a public bailout.

Italy's third-biggest bank is pressing ahead with a last-ditch attempt to raise the cash in the market despite political uncertainty after Prime Minister Matteo Renzi's resignation following a Dec. 4 constitutional referendum.

But the government did not rule out a possible public intervention if the plan failed.

That would come with losses for private creditors, although it is still unclear how many investors would be affected.

The Commission said in November that Italy's 2017 budget is at risk of breaching EU fiscal rules due to excessive spending. The possible state support for Monte Paschi has triggered further doubts about Italy's compliance with the rules.

But Dombrovskis said on Monday that any state support for banks was likely to be treated as a "one-off expense", which would not affect Italy's debt and structural deficit.
 

Ventodivino

מגן ולא יראה
Buongiorno,
in Grecia vi fu un LME e , non ricordo bene perchè nulla so,forse, in alcuni casi una conversione forzosa.
Nel caso vi fosse stata conversione forzosa questa era avvenuta in maniera estremamente penalizzante rispetto al LME ?
Boh.
Quisquilie (questa è la domanda del giorno, alla quale NON risponderà l'onnisciente)
Ovviamente non è affatto detto che un early 2016, sia uguale alla Grecia 2015.
 
Ultima modifica:

NoWay

It's time to play the game
Atlante si becca 200 miloni di euro..che de sti tempi buttali via. Le banche del consorzio si beccano meno del previsto ma sicuro qualcosa intascano senza fornire più(ma quando mai lo hanno fatto...storia vecchia..) alcuna garanzia....lo Stato se aspetta ancora è probabile che resca a rendere perdente un'operazione che invece ha le carte il regola per generare profitti.. una barzelletta.

Una gigantesca barzelletta.

Lo Stato entra, taglia i subisti, li converte e "si converte" a mercato, blinda l'aucap, entrano i fondi, l'operazione va in porto, Atlante cartolarizza, ai subisti - azionisti va la tranche Junior (che a questo punto vale di più), Lo stato presta la Garanzia sulla senior e si ripiglia i soldi, le azioni salgono, i subisti pareggiano, il retail pareggia o e' ristorato, la banca è salva e tenemose pure Morelli che a questo punto mi sta pure simpatico..(via Falciai e dentro un altro) e finisce la storia.

Ma di cosa parliamo..di cosa parliamo..

Tristezza..

(se poi nel portafoglio crediti c'è un mostro nero e orribile..alzo le mani..ma allora vadano in galera..e i nostri governanti ci spieghino dove era il "grande affare"..)

Se è come dici (guadagno per tutti), perchè non l'hanno già fatto?
 

Fra41

Forumer storico
Buongiorno,
in Grecia vi fu un LME e , non ricordo bene perchè nulla so,forse, in alcuni casi una conversione forzosa.
Nel caso vi fosse stata conversione forzosa questa era avvenuta in maniera estremamente penalizzante rispetto al LME ?
Boh.
Quisquilie (questa è la domanda del giorno, alla quale NON risponderà l'onnisciente)
Ovviamente non è affatto detto che un early 2016, sia uguale alla Grecia 2015.
Non fu penalizzante rispetto all'Lme ma qui siamo nella terra di nessuno e le regole sembrano variare a seconda delle circostanze. Magari si adottasse la soluzione greca
 

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