Pirelli & C r nc (PCP) Nascono gli pneumatici convertibili stile "Batman"

Pirelli: Ok Lavoratori Firenze Ad Accordo Cessione Steel Cord A Beckaert

(ASCA) - Firenze, 18 feb 2014 - I lavoratori della Pirelli di Figline Valdarno (Fi) hanno approvato a larghissima maggioranza l'accordo raggiunto la scorsa settimana dai sindacati con l'azienda al Ministero dello sviluppo economico che definisce una serie di garanzie nella cessione della ''Business Unit Steel Cord'' alla belga Beckaert. I si' sono stati 275, 35 i no, 4 gli astenuti, su 390 aventi diritto. ''Siamo soddisfatti per l'alta percentuale di votanti - dice il segretario provinciale Fim-Cisl, Alessandro Beccastrini - e perche' con l'amplissima prevalenza dei si' e' stato riconosciuto il difficile lavoro fatto. Questo e' un voto che ci da' pero' una grande responsabilita' che e' quella di preparare la discussione in vista del piano industriale che Beckaert dovra' presentarci. E' un accordo che incrocia tre livelli di garanzia: di tempo (fino al 31 dicembre 2016), di volumi produttivi che arriveranno a Figline e un tetto nel ricorso agli ammortizzatori sociali. Di meglio credo proprio che non si potesse fare''. Fabio Franchi, della segreteria Cisl di Firenze e Prato, esprime ''grande soddisfazione per l'esito positivo del referendum in Pirelli, ringraziando la Fim e i suoi delegati per il grande lavoro fatto in questa importantissima vertenza, che non riguarda solo Figline, ma l'intero territorio del Valdarno fiorentino''.
 
Pirelli cede a Bekaert lo steelcord e si concentra sui pneumatici Premium



img849865.jpg



Pirelli & C. e Bekaert hanno siglato un accordo per la cessione del 100% delle attività steelcord di Pirelli a Bekaert per un valore complessivo di circa 255 milioni di euro.

La vendita dello steelcord, sottolinea la società, consentirà a Pirelli di “uscire da un'attività che non presenta adeguate dimensioni competitive e di focalizzarsi sul segmento degli pneumatici Premium a più alta marginalità, assicurando nel contempo un futuro al business steelcord all'interno di un gruppo leader nelle tecnologie di trasformazione e rivestimento di cavi in acciaio”. Nell'ambito dell'intesa, le due società hanno definito un accordo di fornitura a lungo termine e di sviluppo congiunto di prodotti al fine di potenziare le attività di R&D e garantire che il passaggio alla nuova intesa sia in linea con i rispettivi piani di crescita e sviluppo, valorizzando gli asset esistenti e ponendo nel contempo le basi per una graduale apertura verso il mercato. Il closing dell'operazione, soggetto alle approvazioni regolamentari, è atteso nel secondo semestre dell'anno e interessa tutte e cinque le fabbriche steelcord di Pirelli situate in Italia, Turchia, Romania, Cina e Brasile. L'impatto economico e finanziario derivante dalla cessione non era incluso nelle stime del piano industriale Pirelli presentato agli investitori lo scorso novembre.

Pirelli cede a Bekaert lo steelcord e si concentra sui pneumatici Premium - News - Italiaoggi
 
Putin Made in Italy: Dietro le Quinte, il 13% di Pirelli passa ai Russi

17 marzo 2014 Di FunnyKing




Strano dirlo ma l’Italia giocandosela bene ha molto da guadagnare dalla presunta guerra di Crimea.
Da una parte gli AmeriKani Soros e Blackrock investono in Italia (IGD, Unicredit, Banca Intesa)
dall’Altra:
Saipem sigla un contratto da 3 miliardi di con Gazprom per southstream (link)
E oggi la russa Rosneft toglie le castagne dal fuoco alle banche italiane e si compra il 13% di Pirelli (rafforzando il tronchetto dell’infelicità però)
Alla faccia delle tremende sanzioni internazionali.
da Repubblica
MILANO - Il fondo Clessidra di Claudio Sposito esce di scena da Pirelli e fa posto ai russi di Rosneft, che preparano un assegno da 500 milioni circa per controllare “in trasparenza”, cioè al netto dei veicoli societari che custodiscono le azioni della Bicocca, il 13% circa della società italiana. Cambia quindi la catena di controllo degli pneumatici, secondo un accordo di massima del quale ha dato notizia con una nota mattutina Intesa Sanpaolo.
Proprio Ca’ de Sass, insieme a Unicredit, Clessidra, Nuove Partecipazioni (Marco Tronchetti Provera e soci) e Rosneft è tra i firmatari di questo accordo, secondo il quale verranno “valorizzate” le quote indirette di Pirelli possedute attraverso Camfin “a un prezzo in trasparenza pari a 12 euro per azione” (grossomodo l’attuale prezzo di Borsa). Di fatto, il pacchetto del 26% circa di azioni Pirelli, detenuto oggi da Lauro 61/Camfin, entrerà in una nuova scatola. Questa “newco”, cioè una nuova società creata ad hoc per l’operazione, sarà a sua volta detenuta da due diverse realtà. Metà del capitale andrà appunto ai russi di Rosneft, che secondo le indiscrezioni dovrebbero pagare mezzo miliardo. L’altra metà del capitale andrà a un nuovo veicolo nel quale continueranno a sedere Nuove Partecipazioni (Tronchetti Provera) con l’80% delle quote, e le due banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit) con il 10% a testa.
Gli istituti di credito reinvestiranno parte dei denari ottenuti liquidando le attuali posizioni nella nuova scatola di controllo di Pirelli, mentre il fondo Clessidra sarà del tutto fuori dai giochi. Quanto alla governance, la nota di Intesa specifica che Nuove Partecipazioni “indicherà il presidente e ceo di Pirelli, con pieni poteri sulla gestione ordinaria della società. La governance di Pirelli rimane invariata, resta centrale il ruolo di guida del board, in linea con” le migliori prassi internazionali. Con l’uscita di scena di Sposito e di Clessidra decade l’obbligo di valorizzazione delle quote dopo 4 anni, la preannunciata ‘exit’ da Pirelli nel 2017. I nuovi accordi con Rosneft avranno, scrive l’Ansa, durata di 5 anni, rinnovabili a scadenza.
Quanto infine agli aspetti industriali, “obiettivo dell’accordo – si legge nel comunicato – è sviluppare le attività e il business di Pirelli, anche rafforzando la rete commerciale in Russia grazie alla capillare presenza sul territorio di Rosneft”. E ancora: “Già dalla fine del 2012 Rosneft, la più importante società quotata nel settore oil and gas al mondo, ha definito con Pirelli una serie di intese commerciali e nel settore della ricerca e sviluppo, in particolare nei materiali per la produzione di pneumatici e nella gomma sintetica”.
L’ultimo aggiornamento Consob sull’azionariato dell’azienda della Bicocca vede Lauro 61 al 26,2% di Pirelli, seguito dai Malacalza poco sotto il 7%, poi Edizione al 4,6%, Mediobanca al 3,95%, il fondo Harbor International al 3,94%. L’azione della Bicocca (segui in diretta) scivola in fondo al listino principale dopo la notizia. Secondo gli analisti l’accordo rafforza la posizione di Marco Tronchetti in confronto a quella delle istituzioni finanziarie ma si attenua l’appeal speculativo sul titolo.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto