Strano dirlo ma l’Italia giocandosela bene ha molto da guadagnare dalla presunta guerra di Crimea.
Da una parte gli AmeriKani Soros e Blackrock investono in Italia (IGD, Unicredit, Banca Intesa)
Alla faccia delle tremende sanzioni internazionali.
MILANO - Il fondo Clessidra di Claudio Sposito esce di scena da Pirelli e fa posto ai russi di Rosneft, che preparano un assegno da 500 milioni circa per controllare “in trasparenza”, cioè al netto dei veicoli societari che custodiscono le azioni della Bicocca,
il 13% circa della società italiana. Cambia quindi la catena di controllo degli pneumatici, secondo un accordo di massima del quale ha dato notizia con una nota mattutina Intesa Sanpaolo.
Proprio Ca’ de Sass, insieme a Unicredit, Clessidra, Nuove Partecipazioni (Marco Tronchetti Provera e soci) e
Rosneft è tra i firmatari di questo accordo, secondo il quale verranno
“valorizzate” le quote indirette di Pirelli possedute attraverso Camfin “a un prezzo in trasparenza pari a 12 euro per azione” (grossomodo l’attuale
prezzo di Borsa). Di fatto, il pacchetto del 26% circa di azioni Pirelli, detenuto oggi da Lauro 61/Camfin, entrerà in una nuova scatola. Questa “newco”, cioè una nuova società creata
ad hoc per l’operazione, sarà a sua volta detenuta da due diverse realtà. Metà del capitale andrà appunto ai russi di Rosneft, che secondo le indiscrezioni dovrebbero pagare mezzo miliardo. L’altra metà del capitale andrà a un nuovo veicolo nel quale continueranno a sedere Nuove Partecipazioni (Tronchetti Provera) con l’80% delle quote, e le due banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit) con il 10% a testa.
Gli istituti di credito reinvestiranno parte dei denari ottenuti liquidando le attuali posizioni nella nuova scatola di controllo di Pirelli, mentre il fondo Clessidra sarà del tutto fuori dai giochi. Quanto alla governance, la nota di Intesa specifica che Nuove Partecipazioni “indicherà il presidente e ceo di Pirelli, con pieni poteri sulla gestione ordinaria della società. La governance di Pirelli rimane invariata, resta centrale il ruolo di guida del board, in linea con” le migliori prassi internazionali. Con l’uscita di scena di Sposito e di Clessidra decade l’obbligo di valorizzazione delle quote dopo 4 anni, la preannunciata ‘exit’ da Pirelli nel 2017. I nuovi accordi con Rosneft avranno, scrive l’
Ansa, durata di 5 anni, rinnovabili a scadenza.
Quanto infine agli aspetti industriali, “obiettivo dell’accordo – si legge nel comunicato – è sviluppare le attività e il business di Pirelli, anche rafforzando la rete commerciale in Russia grazie alla capillare presenza sul territorio di Rosneft”. E ancora: “Già dalla fine del 2012 Rosneft, la più importante società quotata nel settore oil and gas al mondo, ha definito con Pirelli una serie di intese commerciali e nel settore della ricerca e sviluppo, in particolare nei materiali per la produzione di pneumatici e nella gomma sintetica”.
L’ultimo aggiornamento Consob sull’azionariato dell’azienda della Bicocca vede Lauro 61 al 26,2% di Pirelli, seguito dai Malacalza poco sotto il 7%, poi Edizione al 4,6%, Mediobanca al 3,95%, il fondo Harbor International al 3,94%. L’azione della Bicocca (
segui in diretta) scivola in fondo al listino principale dopo la notizia. Secondo gli analisti l’accordo rafforza la posizione di Marco Tronchetti in confronto a quella delle istituzioni finanziarie ma si attenua l’appeal speculativo sul titolo.