Manovra, l'ok dell'Unione europea:
"L'Italia va nella giusta direzione"
Sulla Grecia i leader europei prospettano "un piano Marshall per un caso unico nella sua gravità"
foto Afp
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18:39 - La Manovra conduce l'Italia nella giusta direzione. E' questo il giudizio condiviso dei Capi di Stato e di governo dell'area euro riuniti a Bruxelles. "Apprezziamo la Manovra italiana - si legge infatti nella bozza di conclusioni del vertice - che porterà il deficit sotto il 3% nel 2012 e il pareggio nel 2014". Quanto alla crisi greca i leader Ue prospettano un "piano Marshall" per "un caso unico nella sua gravità nella zona euro".
"Tutti gli Stati membri dell'Eurozona - è scritto nella bozza - aderiranno strettamente agli obiettivi di bilancio concordati, miglioreranno la loro competitività e affronteranno gli squilibri marcoeconomici. I deficit in tutti i paesi, eccetto quelli sotto programma (per ottenere i prestiti dell'Eurozona e dell'Fmi, ovvero Grecia, Irlanda e Portogallo, ndr) saranno portati sotto il 3% al più tardi entro il 2013". "In questo contesto - prosegue - salutiamo con favore la manovra finanziaria recentemente presentata dal governo italiano, che gli consentirà di portare il deficit sotto il 3% nel 2012 e di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014".
Il testo menziona anche "le ambiziose riforme intraprese dalla Spagna riguardo al bilancio, al settore finanziario e a livello strutturale".
Per affrontare il problema del contagio della crisi del debito, invece, l'Eurozona si impegna ad aumentare la flessibilità del fondo salva-Stati o Efsf. E' quanto si legge in una bozza di conclusioni del vertice dei leader dell'eurozona.
L'Efsf potrà quindi intervenire per finanziare la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie con prestiti ai governi anche non coperti da programma di aiuti, intervenire sul mercato secondario sulla base delle analisi della Bce, riconoscendo l'esistenza di circostanze eccezionali.
Norme più elastiche per la Grecia: tassi più bassi per i prestiti
Il settore finanziario - secondo quanto si legge in una bozza di conclusioni al vertice straordinario di Bruxelles - ha indicato la sua volontà di sostenere la Grecia su base volontaria attraverso un menù di opzioni (sostituzione di bond, rollover e buyback) le cui condizioni siano comparabili a quelle del sostegno pubblico. Il programma che i leader dell'eurozona stanno mettendo a punto per la Grecia - ma la discussione è ancora in corso - prevede anche tassi più bassi (da 4,5% a 3,5%) sui prestiti e scadenze allungate, per aumentare la sostenibilità del debito. E l'eurozona chiede anche il contributo del Fondo monetario internazionale. I leader hanno deciso di estendere la scadenza dei prestiti del fondo salva-Stati (Efsf) da 7,5 anni a 15.
La Finlandia chiede in garanzia il Partenone
Per dare nuovi prestiti alla Grecia, la Finlandia vuole garanzie in beni dello Stato: ovvero Acropoli, Partenone e le isole. Secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche, i finlandesi avrebbero posto come 'red line' delle garanzie affidabili, e hanno fatto il conto che la Grecia possiede 300 miliardi di beni dello Stato che potrebbero soddisfare