NEO_99
Forumer storico
MILANO (MF-DJ)--Il Ftse Mib (-0,17% a 15453 punti) riduce le perdite
nella parte conclusiva della seduta, in scia al leggero recupero di Wall
Street. Il Dow Jones avanza ora dello 0,1% e lo S&P 500 scambia intorno
alla parita' (-0,05%).
Chiusura contrastata nelle altre piazze europee, dove il Cac-40sale
dello 0,37%, il Ftse 100 dello 0,06%, il Dax dello 0,15%, mentre l'Ibex
perde lo 0,33%.
Le vendite sono state alimentate, nel corso della giornata, dalle
preoccupazioni degli investitori sulla situazione della Grecia e sul
fiscal cliff statunitense, questioni queste che restano sullo sfondo.
Ieri il leader della maggioranza al Senato Usa, Harry Reid, ha
dichiarato che al Congresso sono stati fatti solo "pochi progressi" nei
negoziati sul problema del deficit degli Stati Uniti.
L'agenzia Fitch ha tagliato il rating sul debito a lungo termine in
valuta estera dell'Argentina di cinque notch - da B a CC - e ritiene
probabile una nuova insolvenza del Paese, condannato al pagamento di 1,3
mld di usd ai fondi speculativi ancora detentori del debito. Secondo
alcuni operatori la decisione dell'agenzia - arrivata ieri - potrebbe
avere un impatto nel lungo periodo, soprattutto per le societa' che hanno
una presenza importante nel Paese.Non ci sono state variazioni degne di nota sull'azionario dopo l'asta
italiana e tedesca di titoli di Stato di stamattina. Nel primo caso sono
stati collocati 7,5 mld di Bot a 6 mesi allo 0,919%, nel secondo 2,507 mld
di Bobl a ottobre 2017 allo 0,41%, con rendimenti in calo rispetto
all'emissione precedente soprattutto nel caso dell'Italia (ai minimi da
aprile 2010).
Sul fronte macro le vendite di nuove unita' abitative negli Stati Uniti
sono calate ad ottobre dello 0,3% attestandosi a 368.000 unita' a fronte
del consenso a 386.000.
I titoli del comparto bancario riducono i cali nel finale, dopo aver
guidato le vendite sul paniere principale per gran parte della seduta. Tra
i peggiori figurano B.Popolare (-4,06%), il cui rating Baa3 e' stato posto
in revisione da Moody's per un possibile downgrade, e B.Mps (-2,18%).
Quest'ultima paga il taglio del rating da hold a reduce e del target price
da 0,22 a 0,18 euro da parte di Banca Akros, dopo la notizia che la banca
aumentera' l'ammontare dei bond governativi richiesti da 3,4 a 3,9 mld
euro.
Seguono in rosso nel settore Unicredit (-1,77%), Intesa Sanpaolo
(-0,87%), B.P.E.Romagna (-0,47%) e Mediobanca (-0,29%), mentre B.P.Milano
(+1,2%) e Ubi B. (+0,65%) chiudono con il segno piu'.
In rosso Fiat Industrial (-2%), Azimut H. (-1,7%), Finmeccanica (-0,97%)
e Stm (-0,73%).
Acquisti invece su Pirelli & C. (+2,2%), Autogrill (+1,99%), Salvatore
Ferragamo (+1,12%) e Tod's (+1,56%).
Luxottica +0,35% a 31,16 euro. Il gruppo del patron Leonardo Del Vecchio
ha rilevato il 36% di Salmoiraghi & Vigano', catena di occhialeria
italiana. Gli analisti di Mediobanca (rating confermato sul titolo a
neutral con target price di 27,7 euro) ritengono l'operazione poco
significativa a livello finanziario e sul fronte strategico non credono
possa portare ad un cambio della strategia della societa' in Europa.
Sul resto del listino Rcs incrementa le perdite e segna un -4,92% a
1,236 euro. Un esperto segnala come il calo sia fisiologico dopo il
recente rally in scia alla speculazione sul possibile riassetto societario
e sul nuovo piano industriale. Il titolo ieri ha chiuso con un +2,36% e
lunedi' con un +4,1%, dopo aver guadagnato durante la scorsa settimana il
9,91%.
Saras guadagna il 2,5%. Il mercato ha speculato, a detta di un
operatore, sui rumors di possibili operazioni straordinarie.
Infine acquisti su Kinexia (+3,88%). Secondo quanto raccolto da
Mf-Dowjones la societa' - in un meeting organizzato da Intermonte -
incontrera' domani sei investitori istituzionali interessati al gruppo e
intenzionati ad approfondire il tema del nuovo piano industriale,
presentato la scorsa settimana alla comunita' finanziaria.
nella parte conclusiva della seduta, in scia al leggero recupero di Wall
Street. Il Dow Jones avanza ora dello 0,1% e lo S&P 500 scambia intorno
alla parita' (-0,05%).
Chiusura contrastata nelle altre piazze europee, dove il Cac-40sale
dello 0,37%, il Ftse 100 dello 0,06%, il Dax dello 0,15%, mentre l'Ibex
perde lo 0,33%.
Le vendite sono state alimentate, nel corso della giornata, dalle
preoccupazioni degli investitori sulla situazione della Grecia e sul
fiscal cliff statunitense, questioni queste che restano sullo sfondo.
Ieri il leader della maggioranza al Senato Usa, Harry Reid, ha
dichiarato che al Congresso sono stati fatti solo "pochi progressi" nei
negoziati sul problema del deficit degli Stati Uniti.
L'agenzia Fitch ha tagliato il rating sul debito a lungo termine in
valuta estera dell'Argentina di cinque notch - da B a CC - e ritiene
probabile una nuova insolvenza del Paese, condannato al pagamento di 1,3
mld di usd ai fondi speculativi ancora detentori del debito. Secondo
alcuni operatori la decisione dell'agenzia - arrivata ieri - potrebbe
avere un impatto nel lungo periodo, soprattutto per le societa' che hanno
una presenza importante nel Paese.Non ci sono state variazioni degne di nota sull'azionario dopo l'asta
italiana e tedesca di titoli di Stato di stamattina. Nel primo caso sono
stati collocati 7,5 mld di Bot a 6 mesi allo 0,919%, nel secondo 2,507 mld
di Bobl a ottobre 2017 allo 0,41%, con rendimenti in calo rispetto
all'emissione precedente soprattutto nel caso dell'Italia (ai minimi da
aprile 2010).
Sul fronte macro le vendite di nuove unita' abitative negli Stati Uniti
sono calate ad ottobre dello 0,3% attestandosi a 368.000 unita' a fronte
del consenso a 386.000.
I titoli del comparto bancario riducono i cali nel finale, dopo aver
guidato le vendite sul paniere principale per gran parte della seduta. Tra
i peggiori figurano B.Popolare (-4,06%), il cui rating Baa3 e' stato posto
in revisione da Moody's per un possibile downgrade, e B.Mps (-2,18%).
Quest'ultima paga il taglio del rating da hold a reduce e del target price
da 0,22 a 0,18 euro da parte di Banca Akros, dopo la notizia che la banca
aumentera' l'ammontare dei bond governativi richiesti da 3,4 a 3,9 mld
euro.
Seguono in rosso nel settore Unicredit (-1,77%), Intesa Sanpaolo
(-0,87%), B.P.E.Romagna (-0,47%) e Mediobanca (-0,29%), mentre B.P.Milano
(+1,2%) e Ubi B. (+0,65%) chiudono con il segno piu'.
In rosso Fiat Industrial (-2%), Azimut H. (-1,7%), Finmeccanica (-0,97%)
e Stm (-0,73%).
Acquisti invece su Pirelli & C. (+2,2%), Autogrill (+1,99%), Salvatore
Ferragamo (+1,12%) e Tod's (+1,56%).
Luxottica +0,35% a 31,16 euro. Il gruppo del patron Leonardo Del Vecchio
ha rilevato il 36% di Salmoiraghi & Vigano', catena di occhialeria
italiana. Gli analisti di Mediobanca (rating confermato sul titolo a
neutral con target price di 27,7 euro) ritengono l'operazione poco
significativa a livello finanziario e sul fronte strategico non credono
possa portare ad un cambio della strategia della societa' in Europa.
Sul resto del listino Rcs incrementa le perdite e segna un -4,92% a
1,236 euro. Un esperto segnala come il calo sia fisiologico dopo il
recente rally in scia alla speculazione sul possibile riassetto societario
e sul nuovo piano industriale. Il titolo ieri ha chiuso con un +2,36% e
lunedi' con un +4,1%, dopo aver guadagnato durante la scorsa settimana il
9,91%.
Saras guadagna il 2,5%. Il mercato ha speculato, a detta di un
operatore, sui rumors di possibili operazioni straordinarie.
Infine acquisti su Kinexia (+3,88%). Secondo quanto raccolto da
Mf-Dowjones la societa' - in un meeting organizzato da Intermonte -
incontrera' domani sei investitori istituzionali interessati al gruppo e
intenzionati ad approfondire il tema del nuovo piano industriale,
presentato la scorsa settimana alla comunita' finanziaria.