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Le zavorra delle banche spinge in ribasso le Borse europee, a Milano l'indice Ftse Mib perde lo 0,8%, mentre a Parigi il Cac40 scende dello 0,5%. Francoforte arretra dello 0,25%.
L'indice Stoxx degli istituti di credito dell'area euro perde l'1,45%. L'epicentro della crisi torna ad essere la Grecia, Piraeus Bank perde il 5% dopo aver comunicato che lancerà una ricapitalizzazione da 1,05 miliardi di euro.
Torna d'attualità il tema del debito sovrano. Il rendimento del bond decennale di Atene è schizzato in rialzo di 42 punti base a 10,65%. Salgono anche quello del Portogallo (+10 punti base) e quello dell'Irlanda (+14 punti base).
L'euro di indebolisce nei confronti del dollaro a 1,382 (-0,7% rispetto alla chiusura di ieri)
A Milano Intesa (ISP.MI) perde il 3%, Ubi (UBI.MI) il 2,7%, Unicredit (UCG.MI) l'1,4%%, BancoPopolare (BP.MI) l'1,6%. Stamattina gli analisti di Credite Suisse hanno tagliato il target price e le stime di utile delle principali banche italiane.
Eni (ENI.MI) ed Enel (ENEL.MI) sono in leggero calo (-0,3%).
Salgono le utility, in particolare Terna +1,2%, Snam (SRG.MI) +0,6% e Atlantia (ATL.MI) +0,7%.
Sono sospese Fondiaria-Sai (FSA.MI) e la controllante Premafin (PF.MI), dopo le indiscrezioni sul possibile ingresso della francese Groupama in Premafin (PF.MI). Sale l'altra compagnia della galassia Ligresti: Milano Assicurazioni (MI.MI) +3%. L'effervescenza del settore trascina anche Unipol (UNI.MI), in rialzo dell'1%.
In calo Stm (STM.MI) -0,8% dopo i recenti strappi all'insù dovuti alle buone indicazioni trimestrali.
Fra le mid cap, salgono Benetton (BEN.MI) +2,2%, Amplifon +2% e Stefanel +6%, quest'ultima dopo l'annuncio della vendita di Nuance.
L'indice Stoxx degli istituti di credito dell'area euro perde l'1,45%. L'epicentro della crisi torna ad essere la Grecia, Piraeus Bank perde il 5% dopo aver comunicato che lancerà una ricapitalizzazione da 1,05 miliardi di euro.
Torna d'attualità il tema del debito sovrano. Il rendimento del bond decennale di Atene è schizzato in rialzo di 42 punti base a 10,65%. Salgono anche quello del Portogallo (+10 punti base) e quello dell'Irlanda (+14 punti base).
L'euro di indebolisce nei confronti del dollaro a 1,382 (-0,7% rispetto alla chiusura di ieri)
A Milano Intesa (ISP.MI) perde il 3%, Ubi (UBI.MI) il 2,7%, Unicredit (UCG.MI) l'1,4%%, BancoPopolare (BP.MI) l'1,6%. Stamattina gli analisti di Credite Suisse hanno tagliato il target price e le stime di utile delle principali banche italiane.
Eni (ENI.MI) ed Enel (ENEL.MI) sono in leggero calo (-0,3%).
Salgono le utility, in particolare Terna +1,2%, Snam (SRG.MI) +0,6% e Atlantia (ATL.MI) +0,7%.
Sono sospese Fondiaria-Sai (FSA.MI) e la controllante Premafin (PF.MI), dopo le indiscrezioni sul possibile ingresso della francese Groupama in Premafin (PF.MI). Sale l'altra compagnia della galassia Ligresti: Milano Assicurazioni (MI.MI) +3%. L'effervescenza del settore trascina anche Unipol (UNI.MI), in rialzo dell'1%.
In calo Stm (STM.MI) -0,8% dopo i recenti strappi all'insù dovuti alle buone indicazioni trimestrali.
Fra le mid cap, salgono Benetton (BEN.MI) +2,2%, Amplifon +2% e Stefanel +6%, quest'ultima dopo l'annuncio della vendita di Nuance.