NELLE GIORNATE COME QUELLA DI OGGI, AVREI BISOGNO DI PRENDERE QUELLO CHE HA PRESO

Grazie :)

Un'ipotesi era anche quella di vendere le azioni ed esercitare i diritti :mumble: :-R
Di solito i diritti si vendono subito oppure all'ultimo momento.
Vediamo se anche questa volta sarà così.

andgui.

Per pura curiosità, ho provato a mettere un ordine a 7,525 scadenza 10.2, e me lo ha accettato.
Il limite oltre i quale la Borsa considera il prezzo incongruo adesso è 6,3.

andgui.
 
sembra unicredit stia facendo l'aumento di capitale di 13 miliardi con la quotazione del " suo " titolo azionario , ossia " h!!ps://it.investing.com/equities/unicredito " ... da 26,1600 agli attuali 12,6500 risulta un pesante -50% secco non conteggiato da venerdì 3 febbraio a stamane .. accorpamenti odierni non ci sono stati , quindi ? considerando i 2 precedenti raggruppamenti di 10 in 10 , le odierne preaccorpamento del 2007 risulterebbero a 0,126500 ossia 12 centesimi e mezzo di euro circa .. considerando 90 miliardi del 2007 a 90 euro di picco l'attuale valore patrimoniale risulterebbe di 125 milioni di euro .. con la ricapitalizzazione dei 13 miliardi di euro dal 6 al 10 febbraio tramite svuotamento numerico azionario .. quale aiuto o consiglio ti aspetti dany ?
spero tanto di aver io male frainteso l'attuale situazione venutasi a creare .. dire " che bisca " mi sembra un eufemismo ..
 
sembra unicredit stia facendo l'aumento di capitale di 13 miliardi con la quotazione del " suo " titolo azionario , ossia " h!!ps://it.investing.com/equities/unicredito " ... da 26,1600 agli attuali 12,6500 risulta un pesante -50% secco non conteggiato da venerdì 3 febbraio a stamane .. accorpamenti odierni non ci sono stati , quindi ? considerando i 2 precedenti raggruppamenti di 10 in 10 , le odierne preaccorpamento del 2007 risulterebbero a 0,126500 ossia 12 centesimi e mezzo di euro circa .. considerando 90 miliardi del 2007 a 90 euro di picco l'attuale valore patrimoniale risulterebbe di 125 milioni di euro .. con la ricapitalizzazione dei 13 miliardi di euro dal 6 al 10 febbraio tramite svuotamento numerico azionario .. quale aiuto o consiglio ti aspetti dany ?
spero tanto di aver io male frainteso l'attuale situazione venutasi a creare .. dire " che bisca " mi sembra un eufemismo ..

Nessuno.

Era chiaro che l'ennesimo accorpamento servisse per coprire i loro magheggi. Ormai lo fanno alla luce del sole... ingenua io che ci sono di nuovo cascata.
 
No no, non è stato un refuso. E' proprio così.

Vendi e pentiti. (di aver comprato) eheheheheheh
 
Allora, tutti a predicare che non bisogna uscire dall'euro e perché qui e perché là,
ma noi - dal 2001 - quanto abbiamo pianto ? E quante volte dovremo piangere
ancora per stare nell'europa, che europa non è ? Che è solo un covo di briganti

Si esce dall'euro. Si piange una volta. Ma quelli che rimarranno gli faranno
un kulo così a quelli dell'europa. Perché noi sappiamo come si fa a lavorare.
E lo sappiamo fare bene.

Sul mercato dei titoli del debito pubblico italiano pesano l'incertezza politica, i timori di un voto anticipato,
il contenzioso con Bruxelles sui conti pubblici e c'è attesa per l'inizio dell'aumento di capitale Unicredit

Il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi sale a 198 punti base, contro i 182 punti della chiusura di venerdì scorso.
Si tratta del livello più alto dai 194 punti toccati nel febbraio 2014, alla nascitra del governo guidato da Matteo Renzi.
Il tasso sul decenale è al 2,36%.
Calcolando lo spread sulla base del nuovo decennale, emesso al'inizio della settimana scorsa
e con scadenza giugno 2027, il differenziale sale sopra i 200 punti.
 
...e nel frattempo noi facciamo l'accordo con la libia
così ieri ed oggi solo 1500 nuovi arrivi, nonostante la tempesta.

Preventivo spesa per mantenere i clandestini nel 2017 ?

4 QUATTRO MILIARDI , che avremmo potuto destinare ad investimenti
nelle infrastrutture, così, giusto per rialzare un pochino il PIL
 
Sempre dalla parte sbagliata i cialtroni del PD.

Elogio dell'intuitivo Gentiloni: in politica estera non sbaglia una mossa. - Blondet & Friends

Elogio dell’intuitivo Gentiloni: in politica estera non sbaglia una mossa.

Maurizio Blondet 3 febbraio 2017 20



Ciascuno riconosce al nostro amato premier delle Sinistre, conte Gentiloni Silveri, profonde competenze in politica estera. Per di più, potenziate da una raffinata sagacia naturale, un vero sesto senso infallibile a cogliere gli sviluppi internazionali per impulso del cuore; una dote rara che rende immensi servizi all’Italia.


E’ grazie a questa dote intuitiva naturale che Gentiloni, mentre vigeva da ministro degli esteri del Defunto, nel settembre scorso – al bando ogni prudenza! – s’è recato d’impulso al quartier generale della campagna della Clinton, ha gridato “Forza Hillary”, e poi, spostatosi al consolato italiota a New York, ha esortato gli italo-americani (appositamente invitati) non solo a votare per Hillary, ma a far campagna per Hillary, denigrando il candidato Trump come pericolo, e concludendo con la gioiosa ripetizione del suo entusiasmo:”Forza Hillary!”.


Un vero genio




Così oggi, l’Italia ha nel conte Gentiloni-Silveri Mazzanti Viendalmare il capo del governo ideale per migliorare i rapporti con la Superpotenza e nostro principale protettore.


E qualche ora fa il Conte, con fulminea intuizione, ha colto un altro grande successo per la diplomazia italiana, che è anche un immenso beneficio per la nazione tutta. Tant’è vero che lui stesso, di solito così modesto, ha parlato di “Giornata fondamentale, che porta grandi speranze per il futuro”.


Detto con i titoli delle agenzie di palazzo: “Firmato l’accordo Italia-Libia sui migranti”.


Naturalmente si dovrà scontare l’iperbole, propria dei giornalisti cortigiani fin dai tempi del Re Sole. “Accordo Italia-Libia” è appunto un’iperbole epica. Il conte ha firmato un accordo con tale Fayez Al Sarraj, il quale dice di essere capo di un governo libico, ed è nemico di un tal generale Haftar, asset della Cia, che dice di essere capo di un altro governo libico. Più grosso.


“Sarraj ha pochi sostenitori e concentrati nella zona di Tripoli, mentre Haftar ha con sé l’intera Cirenaica” , notava ancora nel luglio scorso il generale Carlo Jean. “La mia previsione è che Sarraj perderà e Haftar vincerà”.





Già allora, infatti, caccia e bombardieri di Usa, Gran Bretagna e Francia compivano raids “per aiutare il generale libico Khalifa Haftar a prendere il controllo dell’Est della Libia”, sicchè Carlo Jean annotava il seguente fatterello: “Sarraj sempre più isolato, con lui solo l’Italia”.


Da allora, la situazione si è parecchio evoluta. Nel senso che Haftar ha il solido appoggio della Russia, ormai potenza navale primaria nel Mediterraneo e di cui Gentiloni, europeista convinto, è nemico; e soprattutto del potente vicino Egitto del generale Al Sissi. Quel generale con cui il conte Gentiloni Sivieri si è rovinato i rapporti (anche lucrosi, per l’ENI) pretendendo sapere da lui, “la verità su Regeni”, invece che dai servizi britannici che Regeni l’hanno usato e sacrificato per guastare le relazioni economiche Eni-Cairo…


Ma che importa? Da noi la politica estera si fa col cuore; la mamma di Regeni vuole che l’Italia rompa con l’Egitto, e noi obbediamo. In Italia, sono le mamme a definire le linee della politica internazionale.


Le due Vanesse, Regeni, Hillary…

Ricordate “le due Vanesse”, andate in Siria per una cooperazione a cui nessuno le aveva mandate, infrascatesi coi terroristi loro amiconi, fattesi da costoro rapire per chiedere un riscatto alla Nazione Italiana? Anche allora Gentiloni ascoltò il cuore delle mamme loro e pagò, coi soldi nostri, il riscatto: 16 milioni di euro si disse, nonostante le smentite. In pratica abbiamo così finanziato la guerra di alcune milizie anti-Assad per diversi mesi. E’ possibile che qui Gentiloni abbia anche dato ascolto al suo cuore, il suo personale cuore che batte per Hillary Clinton, la quale allora, dal Dipartimento di Stato, si prodigava per finanziare ed armare terroristi islamisti da lei prescelti. Può darsi che abbia chiesto lei quell’aiuto, può darsi che il Conte l’abbia dato spontaneamente, interpretando i desideri della “democratica”. Chissà.


Al cuor, come insegna il Festival di Sanremo, non si comanda.





Sicché è con il cuore – e fidando sull’istintivo infallibile fiuto con cui valuta i rapporti di forze reali internazionali – che Gentiloni-SIvieri ha firmato un memorandum con Al Sarraj, in cui costui – che non governa se non la città di Tripoli, insidiato da attentati sotto casa – si impegna a frenare il traffico di migranti “che è un crimine contro l’umanità”, e si impegna a “proteggere la vita degli immigrati e a rimpatriarli secondo le norme umanitarie”, valori di cui la “Libia” è oggi fiorentissima propalatrice. E non solo: come ha spiegato Sarraj, il memorandum consente inoltre “di proteggere i nostri confini meridionali, che sono permeabili, e insiste sull’offerta di aiuti alle guardie costiere, fornendo aiuto umanitario agli immigrati affinché possano essere rimpatriati in maniera umanitaria”.





Quindi Gentiloni Silveri ha promesso un sacco di quattrini al perdente isolato da tutte le potenze, perché ci vogliono miliardi di euro, per “proteggere i confini meridionali permeabili” della Libia.


Ma ciò non preoccupa il Conte: “Ne parleremo venerdì a Malta nel vertice dei capi di Stato e di governo: per dare forza e gambe a questa intesa, oltre all’impegno dell’Italia che lo farà con fondi già messi a disposizione nella legge di Stabilità, serve un impegno economico dell’intera Unione Europea”. Aggiungendo che il memorandum “è solo un pezzo del progetto che dobbiamo sviluppare.”


Come non essere schiacciati di ammirazione davanti a un simile genio? Talleyrand si vada a nascondere: Gentiloni chiederà fondi all’Unione Europea! Che certo non mancherà di aprire le sue casse così generose.. Chi oserà dubitarne, in questo momento storico? Infatti il Conte ha già in tasca l’assenso convinto del presidente del consiglio europeo, il polacco Donald Tusk:”La Ue ha dimostrato di essere capace di chiudere le rotte di migrazioni irregolari, come ha fatto nella rotta del mediterraneo orientale, ora è tempo di chiudere la rotta dalla Libia all’Italia”.


Quindi è fatta: arrivano i miliardi. Si decide oggi venerdì a Malta, dove Donald Tusk non sarà più capo del ‘governo’ UE ma solo un politico polacco trombato al suo paese, i cui impegni verbali contano meno di nulla. Perfetto,conte Gentiloni-Silveri: l’intuizione di un Metternich, e l’acume di un Machiavelli messi insieme (“Forza Hillary!”).


Ha guadagnato all’Italia il blocco delle ondate di migranti sui gommoni lunghi 40 metri? Lo vedremo. Per intanto ha guadagnato all’Italia l’inimicizia del generale Haftar, sostenuto dai russi (con cui ci siamo inimicati partecipando alle sanzioni) e da Al Sissi, con cui abbiamo rotto le relazioni diplomatiche per Regeni. Infatti il Conte non ha più rimandato il nostro ambasciatore al Cairo (mamma Regeni lo vieta), ma invece ha aperto l’ambasciata italiana a Tripoli, sotto Al Sarraj. Unica ambasciata aperta nel territorio del perdente. Ambasciata che qualche giorno fa è stata oggetto di un attentato all’autobomba – che qualche malfidente ritiene ordinato da Haftar, come lezione ed avvertimento all’Italia.


Qualcosa mi dice che finirà così: continueremo ad accollarci gli immigrati negri a milioni, e nello stesso tempo subiremo qualche “attentato islamico” in Italia, con firma cirenaica.
 

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