silpla2000
che bello il yo yo
il ns paese è l'unico paese al mondo che si va in galera per strunzate e si rimane liberi se si paga una minorenne per fare sesso
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"Sono un deficiente",carcere a prof
Palermo,per "abuso mezzi di correzione"
Una professoressa di 59 anni oggi in pensione è stata condannata a un anno di carcere per abuso dei mezzi di correzione dalla Corte d'appello di Palermo. Nel 2006 Giuseppa Valido fece scrivere a un alunno che riteneva un bullo, per cento volte, "sono deficiente" sul quaderno. E il padre l'aveva denunciata. Il ragazzino, all'epoca 11enni, con due compagni aveva impedito ad un altro di entrare nel bagno dei maschi "perché sei una femminuccia, un gay".
Così, quella che per quella donna minuta ma molto decisa doveva essere una lezione di vita a uno studente si è trasformata in una punizione per lei. L'imputata, docente di lettere, non andrà in carcere, essendoci la sospensione della pena e il condono, ma per la difesa è un brutto colpo. Soprattutto dopo l'assoluzione in primo grado. Il giudice aveva stabilito che "il non intervenire avrebbe significato che condotte vessatorie a danno dei più deboli sarebbero state comunque accettate".
Ma in Appello le cose sono andate diversamente. Per la Corte si è trattato "di un uso non sproporzionato del potere di intervento pedagogico-disciplinare sul minore".
L'avvocato della difesa, Sergio Visconti, annuncia il ricorso in Cassazione. Mentre esulta il padre del giovane costretto alla punizione, Vincenzo C., imprenditore nel settore delle demolizioni di auto, che sulle prime aveva risposto per le rime, dando della "c…" alla professoressa. L'uomo si era molto arrabbiato per la vicenda al punto da far visitare il figlio al quale era stato diagnosticato un vero e proprio shock. Gli psicologi dell'azienda sanitaria avevano segnalato il fatto alla direzione della scuola e alla Procura.
A Giuseppa Valido ora non resta neppure la consolazione di aver dato una lezione di... ortografia. Lo studente ha scritto per ben cento volte "deficiente" senza "i".
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"Sono un deficiente",carcere a prof
Palermo,per "abuso mezzi di correzione"
Una professoressa di 59 anni oggi in pensione è stata condannata a un anno di carcere per abuso dei mezzi di correzione dalla Corte d'appello di Palermo. Nel 2006 Giuseppa Valido fece scrivere a un alunno che riteneva un bullo, per cento volte, "sono deficiente" sul quaderno. E il padre l'aveva denunciata. Il ragazzino, all'epoca 11enni, con due compagni aveva impedito ad un altro di entrare nel bagno dei maschi "perché sei una femminuccia, un gay".
Così, quella che per quella donna minuta ma molto decisa doveva essere una lezione di vita a uno studente si è trasformata in una punizione per lei. L'imputata, docente di lettere, non andrà in carcere, essendoci la sospensione della pena e il condono, ma per la difesa è un brutto colpo. Soprattutto dopo l'assoluzione in primo grado. Il giudice aveva stabilito che "il non intervenire avrebbe significato che condotte vessatorie a danno dei più deboli sarebbero state comunque accettate".
Ma in Appello le cose sono andate diversamente. Per la Corte si è trattato "di un uso non sproporzionato del potere di intervento pedagogico-disciplinare sul minore".
L'avvocato della difesa, Sergio Visconti, annuncia il ricorso in Cassazione. Mentre esulta il padre del giovane costretto alla punizione, Vincenzo C., imprenditore nel settore delle demolizioni di auto, che sulle prime aveva risposto per le rime, dando della "c…" alla professoressa. L'uomo si era molto arrabbiato per la vicenda al punto da far visitare il figlio al quale era stato diagnosticato un vero e proprio shock. Gli psicologi dell'azienda sanitaria avevano segnalato il fatto alla direzione della scuola e alla Procura.
A Giuseppa Valido ora non resta neppure la consolazione di aver dato una lezione di... ortografia. Lo studente ha scritto per ben cento volte "deficiente" senza "i".
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