tashtego
Forumer storico
Torno a dire la mia in questo forum dopo parecchio tempo perche' devo vomitare da qualche parte la bile nera che la notizia in oggetto lha iniettato in ogni capillare del mio gia' considerevolmente devastato corpo. Mi scuserete per l'immagine poco leggiadra che ha appena provocato le proteste di Doncraudio che siede qui accanto.
Bob Dylan e' un cantautore di valore, una figura indubbiamente capitale di artista - motore d'opinione di una fase storica cruciale per l'evoluzione culturale di un'intera generazione, tutto quel che si vuole. Ma non e' un letterato. Non ha scritto un solo verso che meriti di essere ricordato di per se' per il suo valore artistico. Non e' Leonard Cohen, per esempio, non e' Fabrizio De Andre', i quali pure non avrebbero meritato il Nobel per la Letteratura piu' di quanto Pasteur avrebbe meritato quello per l' Economia.
A questo punto Borges, Proust, Céline, Tolstoj, Joyce, la Woolf, la Yourcenar, che non hanno mai ottenuto il Nobel, probabilmente devono ringraziare l'Accademia di Stoccolma per non avere associato il loro nome a un premio che, ad oggi, è più che altro una certificazione di mediocrità (e spiace dirlo nel giorno della morte di Dario Fo, ma tant'e': il suo caso non è un'eccezione, semplicemente conferma la regola).
Approfitto dell'infausta occasione per salutarvi tutti: un abbraccio affettuosissimo
Bob Dylan e' un cantautore di valore, una figura indubbiamente capitale di artista - motore d'opinione di una fase storica cruciale per l'evoluzione culturale di un'intera generazione, tutto quel che si vuole. Ma non e' un letterato. Non ha scritto un solo verso che meriti di essere ricordato di per se' per il suo valore artistico. Non e' Leonard Cohen, per esempio, non e' Fabrizio De Andre', i quali pure non avrebbero meritato il Nobel per la Letteratura piu' di quanto Pasteur avrebbe meritato quello per l' Economia.
A questo punto Borges, Proust, Céline, Tolstoj, Joyce, la Woolf, la Yourcenar, che non hanno mai ottenuto il Nobel, probabilmente devono ringraziare l'Accademia di Stoccolma per non avere associato il loro nome a un premio che, ad oggi, è più che altro una certificazione di mediocrità (e spiace dirlo nel giorno della morte di Dario Fo, ma tant'e': il suo caso non è un'eccezione, semplicemente conferma la regola).
Approfitto dell'infausta occasione per salutarvi tutti: un abbraccio affettuosissimo