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MAFIA o MASSONERIA?

QUANDO SI DICE SAN MARINO...
Quindici anni dopo la storia in qualche modo si ripete. A toccare il santuario dei massoni coperti e' stavolta una coppia di investigatori di spicco che - corsi e ricorsi - parte ancora dalla Calabria. L'allora pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris ed il consulente nominato dalla Procura, l'esperto informatico e vicequestore Gioacchino Genchi, a scoperchiare quel santuario ci hanno provato per davvero, E con tutti i riscontri necessari. Senza alcun timore reverenziale nemmeno per il premier dell'epoca Romano Prodi o per il suo ministro della Giustizia Clemente Mastella, che dentro quell'inchiesta rimasero a diverso titolo coinvolti. E' storia recente e si conclude a marzo di quest'anno con la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica di Catanzaro per Romano Prodi e altri 9 indagati.
In sostanza - si desume dal documento - la magistratura non esclude che esista una Loggia massonica segreta a San Marino, come ipotizzato da De Magistris, ma la Procura di Catanzaro non ha potuto penetrare nel segreto bancario e politico della Repubblica del Titano per accertarlo. Resta il fatto che San Marino non ha mai risposto alle rogatorie disposte da De Magistris. E' sufficiente ignorare le richieste di una Procura della Repubblica italiana per mandare tutti all'archiviazione?
Quanto a lui, il coraggioso ex pm di Catanzaro, ai duri provvedimenti adottati nei suoi confronti dal Csm (trasferimento a Napoli e cambio di funzioni), si sono aggiunte le mazzate inflitte dallo stesso organo di autogoverno ai colleghi Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani della Procura salernitana (rispettivamente spediti a Latina e a Cassino), che insieme al procuratore capo Luigi Apicella (sospeso da stipendio e funzioni) in due anni di meticoloso lavoro avevano ricostruito il golpe politico-giudiziario ordito per “far fuori” quel pubblico ministero catanzarese assai poco ossequioso verso il potere.

DA VILLA NUCCIA A TINEBRA
Ma quella non non era la prima volta che De Magistris andava a sbattere il muso sulle granitiche mura delle Logge massoniche coperte. Marzo 1997, il giovane magistrato partenopeo, da poco applicato alla Procura catanzarese, porta alla luce l'esistenza di una clinica degli orrori. Secondo l'accusa nella casa di cura psichiatrica Villa Nuccia sarebbero avvenuti un centinaio di decessi sospetti nel corso degli anni, mentre numerose testimonianze parlavano di maltrattamenti ai ricoverati e perfino di certificati medici compiacenti per i figli dei boss delle ‘ndrine. Su tutto comincia ad allungarsi l'ombra di una massoneria che appare fin da subito tutt'altro che alla luce del sole. Fra i 21 arrestati spicca l'ex ufficiale medico Antonino Bonura, responsabile di Villa Nuccia, definito da Repubblica «esponente della massoneria». Ma il suo nome, negli elenchi ufficiali, non c'e'. Con lui in manette il colonnello medico Salvatore Moschella, dirigente dell'ospedale militare di Catanzaro, e Massimo Massara, direttore sanitario di Villa Nuccia. Moschella e' oggi nuovamente direttore sanitario della clinica, che prosegue la sua attivita' in convenzione con la Regione Calabria. Lo stesso Ente nel quale attualmente Bonura riveste il delicato ruolo di dirigente del settore Politiche sociali. Per entrambi infatti, cosi' come per gli altri imputati, i diversi tronconi del processo hanno in seguito condotto al proscioglimento.
Ma perche' nasceva quell'alone massonico intorno alla figura di Bonura? Ecco come ricorda la vicenda il capitano Attilio Auricchio, braccio destro di De Magistris in quell'inchiesta, dinanzi ai magistrati salernitani Nuzzi e Apicella: «Antonino Bonura, oltre ad essere un medico del settore neuropsichiatrico, era il governatore nazionale del Kiwanis Club. Il dato era d'interesse investigativo perche' attraverso il citato club il Bonura manteneva legami con altri medici, coinvolti nella medesima inchiesta, e ad altri personaggi».
Gia', il Kiwanis. Fortissimo in Calabra, con altri epicentri in Toscana, Lombardia e a San Marino, il club, sbandierando le consuete finalita' “umanitarie”, vanta origini di chiaro stampo massonico. Lo ha ricordato per esempio, a marzo 2007, il gran maestro aggiunto del Goi Massimo Bianchi dinanzi ad una affollata platea di iscritti al Kiwanis giunti da tutta Italia all'Holiday Inn di Firenze: «Amici - ha detto - il Kiwanis International, al pari di altri club service quali Rotary e Lions, vede tra i suoi fondatori proprio dei massoni».
Nell'elenco dei soci fondatori, gran maestri, luogotenenti e aggiunti del Kiwanis, De Magistris si imbatte' subito in un nome che gia' allora era famoso. Si tratta del magistrato Giovanni Tinebra (oggi procuratore generale a Catania dopo una lunga permanenza al vertice del Dap), il quale proprio in quegli stessi anni era a capo delle indagini sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio. Tinebra e' stato dall'85 all'86 governatore del distretto Kiwanis di Cosenza. Il motto da lui prescelto era: “miglioriamo il domani”.

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http://www.investireoggi.it/forum/s...-coinvolto-anche-qui-vt81829.html#post3832539
 




“Capaci” di ricordare ma non capaci di testimoniare al processo sulla trattativa Stato-Mafia e di far distruggere delle conversazioni telefoniche
“Capaci” di ri...
Altro...
 
sapere tutto non serve a niente se si è troppo tardi per capire quello che si viene a sapere
 
sapere tutto non serve a niente se si è troppo tardi per capire quello che si viene a sapere

Giusto
e peggio ancora sapere non serve se la conoscenza viene usata per la indignazione e non per la azione

democrazia diretta ?
Forza con i referendum
 
n questa puntata torna come nostra ospite SOLANGE MANFREDI, giurista e scrittrice: Solange Manfredi blog .
Si parla del suo nuovo libro "PSYOPS - 70 anni di guerra psicologica in Italia" di temi di attualità internazionale come l'ISIS e la crisi mediorientale, il Caso Moro, la Falange Armata, La Mafia ed altro.
La grande musica questa sera dai vinili originali.

Forme d' Onda - 9^ puntata - 19/11/14 | Forme d' Onda's tracks | Spreaker



dopo una prima parte in cui la figlia del generale parla del caso MORO

approfondisce la MAFIA, da dove viene e da CHI è stata voluta ed è ancora protetta
 

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