Non abbiamo ancora parlato di vacanze!

:-o Sono una viaggiatrice entusiasta.
Quello che odio, delle vacanze, è lo stare ferma a fare sempre le stesse noiose cose per giorni interi.
A me piace il movimento. Magari non costante: un giorno qui e uno là. Due o tre giorni (o anche una settimana) di relax/riposo e un paio di gita, esplorazione, cambiamento.Le due settimane in spiaggia a prendere il sole tipiche della vacanza al mare, le trovo di una noia abissale:(
Però sono l'unica in casa a pensarla così e poi, quando hai i figli piccoli è un po' diverso.
Adesso che sono grandi (e che uno è via per conto suo), mi sto rifacendo un po', anche perché non ho più l'"obbligo" di soggiorno al mare come negli anni scorsi (e difatti anche le scorse 3 estati, ogni occasione era buona per fare del turismo itinerante anche durante la vacanza "forzata" al mare).
Tra tutti i tipi di "vacanza in famiglia" classica, la migliore, per me, è sempre quella tra i monti (in estate). Lì non stai mai ferma. Una passeggiata ogni giorno, in posti diversi e non ti annoi mai:up:
anch'io la penso come te ! Una volta facevo el vacanze solo di mare a prendere il sole , tuffi etc... beh vacanze per modo di dire perchè rimanevo a Livorno
Poi d a più 'grande' ho principiato a viaggiare per il mondo , prediligo i luoghi mare ma il mar praticamente non lo vedo mai , sempre in giro a fare escursioni e giri in barca ... Fra cui annovero anche un giro in piroga
sullo Zambesi in mezzo agli ippopotami :D
 
Ieri, io e la mia immancabile compagna di viaggio siamo andate di nuovo in giro. Destinazione: Bologna.

Risolto il casino dei treni:D, tra l'altro in modo molto positivo, visto che all'andata erano puntualissimi e con l'aria condizionata ben funzionante, partite all'alba:-o, alle 10,40 eravamo in quel di Bologna, dove ci siamo trovate con una mia amica.
Una di quelle ragazze militanti e facenti parte, con me, della lobby sessualista, omosessualista e femminista, una di quelle che "orrore, orrore! Le ho fatto conoscere mia figlia, una bimba innocente che sicuramente si guasterà!":-o:D

In realtà, la mia amica, E., ha davvero una coscienza politica ben sviluppata, ha davvero una gran bella Weltanschauung su diritti, società e sessualità, ma lo si sa solo se, con lei, si parla di questo, chiaro.
In un contesto spensierato e turistico e con la bambina di mezzo, per giunta, nessuna di noi ha parlato di società, diritti e politica. Eravamo lì per gironzolare e rilassarci e non per impegnarci in qualcosa.:)

Io e mia figlia avevamo organizzato un piccolo tour che passasse in rassegna le tre definizioni di Bologna: "la grassa, la dotta e la rossa" e quindi ci siamo dedicate a scoprire, in primo luogo "la dotta Bologna".
Abbiamo visitato la "sala borsa" dove, con immenso stupore di mia figlia che aveva immaginato un negozio noiosissimo di borsette:D, abbiamo trovato molte attività culturali e anche la possibilità di andare a vedere la vecchia città medievale, o quel che ne resta, perché c'è un pavimento trasparente sotto al quale si vedono i resti di antiche case, edifici e pozzi e si può anche scendere per andare a vedere direttamente. E noi siamo scese ovviamente e abbiamo anche pazientemente ascoltato la figlia che leggeva a voce alta, a beneficio delle sue tigri:-o le spiegazioni dei vari cartelli informativi.:D

Poi siamo andate al palazzo dell'Archiginnasio, la vecchissima sede dell'Università più antica d'Europa che è bellissimo, tutto decorato.
Abbiamo visitato la sala dello Stabat Mater che si chiama così perché vi è stato eseguito per la prima volta lo "Stabat mater" di Rossini e il teatro anatomico che era la stanza dove si sezionavano i cadaveri per gli studenti di medicina.

Poi ci siamo affidate alla mia amica per scoprire Bologna "la grassa", ma solo mia figlia si è goduta (a modo suo) la cucina bolognese.
Io, vegana e prostrata dal caldo, mi sono mangiata una insalata mista e un pezzo di anguria (:D), mia figlia ha chiesto un piatto di tagliatelle al ragù. Eravamo in un posticino che fa la pasta a mano. A detta di mia figlia era tutto buonissimo, ma ha lasciato, come sempre, la porzione a metà nel piatto. Non è una gran mangiona.:-o

Infine, "la rossa" che non è un soprannome che deriva dalla politica, ma dal colore del materiale con il quale sono costruiti gli edifici più belli della città.
E così abbiamo giocato al "telefono senza fili" :D:-o
:lol:
C'è un posto in cui ci sono 4 pilastri e una volta (non ricordo come si chiama!). Se due persone stanno con la faccia rivolta verso il muro, a due pilastri opposti e una delle due scandendo le parole, parla rivolta al muro, l'altra NEL MURO sente le parole pronunciate.:eek:
Funziona!
Ovviamente, la bambina ha provato ogni pilastro e ogni tipo di dialogo. Siamo rimaste quasi mezz'ora perché lei doveva parlare, io dovevo parlare a lei, alla tigre grande e a quella piccola e poi anche le tigri dovevano parlare. A me, alla mia amica, a lei. E anche la mia amica doveva parlare:-o
E' stato tutto un correre da un pilastro all'altro, ruggendo e parlando, parlando e ruggendo:-o
E ridendo. Lei era serissima, ma io molto meno:D

Poi abbiamo visto San Petronio, la fontana del Nettuno (che non è rossa, ma pazienza), Santo Stefano (che sono 7 chiese in una:eek:), alcuni palazzi, la chiesa di San Domenico (che contiene opere anche di Michelangelo e di Nicola Pisano) e le Torri.
Potevamo farci mancare la salita alla Torre degli Asinelli? :no:
498 gradini. La bambina li fa come uno stambecco nel parco del Gran Paradiso:-o, io come uno stambecco sciancato e vecchiotto:-o, la mia amica (che pure ha ben 8 anni meno di me:-o), come uno stambecco mezzo morto:-o:D
Sia in salita, sia in discesa.
Forse, complice anche il gran caldo:mumble: :D

Io e la mia amica, arrivate in cima, ci siamo godute il bel venticello ristoratore (eravamo coperte di sudore), mia figlia, saltellando da una "finestra" all'altra, continuava a cianciare e a chiederci "Quando scendiamo?". In quel momento, ho avuto l'impressione che la mia amica avesse uno sguardo da Erode negli occhi:-o
:D

Dopo la Torre degli Asinelli, ce ne siamo tornate in stazione.
Il ritorno è stato faticoso. Un treno in ritardo, coincidenza perduta, aria condizionata rotta.
Siamo arrivate a casa alle 20, veramente stanche, ma Bologna è bellissima, e io sono stata felice di fare un po' di turismo con un'amica. Fa sentire meno sola e anche meno dedita solo alla cura di una bambina. Insomma, ero lì ANCHE per offrire a me stessa qualcosa di diverso dal solito (io avevo già visto Bologna almeno altre tre volte).

Non ho fatto foto:(
Il gran caldo ha tolto parecchio al piacere della visita turistica della città e anche parecchie energie a me, che soffro di pressione bassa. Ma me la sono goduta lo stesso.:)
 
Ultima modifica:
Ieri, io e la mia immancabile compagna di viaggio siamo andate di nuovo in giro. Destinazione: Bologna.

Risolto il casino dei treni:D, tra l'altro in modo molto positivo, visto che all'andata erano puntualissimi e con l'aria condizionata ben funzionante, partite all'alba:-o, alle 10,40 eravamo in quel di Bologna, dove ci siamo trovate con una mia amica.
Una di quelle ragazze militanti e facenti parte, con me, della lobby sessualista, omosessualista e femminista, una di quelle che "orrore, orrore! Le ho fatto conoscere mia figlia, una bimba innocente che sicuramente si guasterà!":-o:D

In realtà, la mia amica, E., ha davvero una coscienza politica ben sviluppata, ha davvero una gran bella Weltanschauung su diritti, società e sessualità, ma lo si sa solo se, con lei, si parla di questo, chiaro.
In un contesto spensierato e turistico e con la bambina di mezzo, per giunta, nessuna di noi ha parlato di società, diritti e politica. Eravamo lì per gironzolare e rilassarci e non per impegnarci in qualcosa.:)

Io e mia figlia avevamo organizzato un piccolo tour che passasse in rassegna le tre definizioni di Bologna: "la grassa, la dotta e la rossa" e quindi ci siamo dedicate a scoprire, in primo luogo "la dotta Bologna".
Abbiamo visitato la "sala borsa" dove, con immenso stupore di mia figlia che aveva immaginato un negozio noiosissimo di borsette:D, abbiamo trovato molte attività culturali e anche la possibilità di andare a vedere la vecchia città medievale, o quel che ne resta, perché c'è un pavimento trasparente sotto al quale si vedono i resti di antiche case, edifici e pozzi e si può anche scendere per andare a vedere direttamente. E noi siamo scese ovviamente e abbiamo anche pazientemente ascoltato la figlia che leggeva a voce alta, a beneficio delle sue tigri:-o le spiegazioni dei vari cartelli informativi.:D

Poi siamo andate al palazzo dell'Archiginnasio, la vecchissima sede dell'Università più antica d'Europa che è bellissimo, tutto decorato.
Abbiamo visitato la sala dello Stabat Mater che si chiama così perché vi è stato eseguito per la prima volta lo "Stabat mater" di Rossini e il teatro anatomico che era la stanza dove si sezionavano i cadaveri per gli studenti di medicina.

Poi ci siamo affidate alla mia amica per scoprire Bologna "la grassa", ma solo mia figlia si è goduta (a modo suo) la cucina bolognese.
Io, vegana e prostrata dal caldo, mi sono mangiata una insalata mista e un pezzo di anguria (:D), mia figlia ha chiesto un piatto di tagliatelle al ragù. Eravamo in un posticino che fa la pasta a mano. A detta di mia figlia era tutto buonissimo, ma ha lasciato, come sempre, la porzione a metà nel piatto. Non è una gran mangiona.:-o

Infine, "la rossa" che non è un soprannome che deriva dalla politica, ma dal colore del materiale con il quale sono costruiti gli edifici più belli della città.
E così abbiamo giocato al "telefono senza fili" :D:-o
:lol:
C'è un posto in cui ci sono 4 pilastri e una volta (non ricordo come si chiama!). Se due persone stanno con la faccia rivolta verso il muro, a due pilastri opposti e una delle due scandendo le parole, parla rivolta al muro, l'altra NEL MURO sente le parole pronunciate.:eek:
Funziona!
Ovviamente, la bambina ha provato ogni pilastro e ogni tipo di dialogo. Siamo rimaste quasi mezz'ora perché lei doveva parlare, io dovevo parlare a lei, alla tigre grande e a quella piccola e poi anche le tigri dovevano parlare. A me, alla mia amica, a lei. E anche la mia amica doveva parlare:-o
E' stato tutto un correre da un pilastro all'altro, ruggendo e parlando, parlando e ruggendo:-o
E ridendo. Lei era serissima, ma io molto meno:D

Poi abbiamo visto San Petronio, la fontana del Nettuno (che non è rossa, ma pazienza), Santo Stefano (che sono 7 chiese in una:eek:), alcuni palazzi, la chiesa di San Domenico (che contiene opere anche di Michelangelo e di Nicola Pisano) e le Torri.
Potevamo farci mancare la salita alla Torre degli Asinelli? :no:
498 gradini. La bambina li fa come uno stambecco nel parco del Gran Paradiso:-o, io come uno stambecco sciancato e vecchiotto:-o, la mia amica (che pure ha ben 8 anni meno di me:-o), come uno stambecco mezzo morto:-o:D
Sia in salita, sia in discesa.
Forse, complice anche il gran caldo:mumble: :D

Io e la mia amica, arrivate in cima, ci siamo godute il bel venticello ristoratore (eravamo coperte di sudore), mia figlia, saltellando da una "finestra" all'altra, continuava a cianciare e a chiederci "Quando scendiamo?". In quel momento, ho avuto l'impressione che la mia amica avesse uno sguardo da Erode negli occhi:-o
:D

Dopo la Torre degli Asinelli, ce ne siamo tornate in stazione.
Il ritorno è stato faticoso. Un treno in ritardo, coincidenza perduta, aria condizionata rotta.
Siamo arrivate a casa alle 20, veramente stanche, ma Bologna è bellissima, e io sono stata felice di fare un po' di turismo con un'amica. Fa sentire meno sola e anche meno dedita solo alla cura di una bambina. Insomma, ero lì ANCHE per offrire a me stessa qualcosa di diverso dal solito (io avevo già visto Bologna almeno altre tre volte).

Non ho fatto foto:(
Il gran caldo ha tolto parecchio al piacere della visita turistica della città e anche parecchie energie a me, che soffro di pressione bassa. Ma me la sono goduta lo stesso.:)

Il palazzo del podestà! :)
Quei 4 angoli hanno purtroppo anche un altro uso :specchio::help:.
Ti avrà portato in via degli Orefici, e zone limitrofe, lì è tutto un magnare :D.
Piaciuto il nettuno? :lol:
 
Il palazzo del podestà! :)
Quei 4 angoli hanno purtroppo anche un altro uso :specchio::help:.
Ti avrà portato in via degli Orefici, e zone limitrofe, lì è tutto un magnare :D.
Piaciuto il nettuno? :lol:

:eek:
Che uso hanno quei 4 angoli? :brr: :brr:

Bello il Nettuno:-o
Non so dove fossimo a mangiare, ma eravamo in vicolino tanto grazioso. Non ricordo il nome del locale:(
 
:eek:
Che uso hanno quei 4 angoli? :brr: :brr:

Bello il Nettuno:-o
Non so dove fossimo a mangiare, ma eravamo in vicolino tanto grazioso. Non ricordo il nome del locale:(

lasciamo perdere che ti rovino la magia del luogo :-o

parliamo invece dell' uso più romantico :up: è anche il posto dova fare una dichiarazione d'amore :lovin:
 

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