Val
Torniamo alla LIRA
Questo non è mai parso una cima .........ma nonne imbrocca una, dico una.
Sul sovraffollamento di richiedenti asilo nella Capitale è guerra di numeri.
Per il sindaco Ignazio Marino le responsabilità sono soprattutto di Angelino Alfano «Il Lazio, con 5 milioni di abitanti, la metà della Lombardia, è la regione che accoglie oltre un quinto di tutti i rifugiati del Paese.
Di questi, l'87,5% insiste su Roma. Non è che ci sia tanto da discutere».
Il messaggio è chiaro: Alfano ha mandato troppi rifugiati a Roma.
Federico Rocca, responsabile Enti Locali di Fratelli d'Italia, rivela però al sito Intelligonews un'altra verità.
«Marino è sindaco da un anno e mezzo ma ogni volta che c'è un problema la colpa è sempre di qualcun altro. Per carità, il ministro dell'Interno di colpe sul tema sicurezza e immigrazione ne ha tantissime ma sui centri a Roma le responsabilità sono tutte del sindaco».
Il motivo? Secondo la graduatoria del Viminale pubblicata nel gennaio scorso, a Roma sono stati assegnati 2.581 posti.
Un numero che non è stato stabilito su decisione del ministero, ma sulla base della partecipazione di Roma Capitale al bando dello Sprar - il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati - un bando a cui gli enti locali aderiscono volontariamente.
«L'intento del ministero era quello di dare 250 rifugiati ai Comuni con più di 2 milioni di abitanti» spiega Rocca. «Roma invece ha dato la disponibilità per 2581 posti più ulteriori 516. Quindi se i rifugiati sono così tanti lo si deve a una precisa scelta del sindaco che non può andare troppo indietro nel tempo e incolpare Giulio Cesare visto che la data è quella del 29 gennaio 2014».
Sul sovraffollamento di richiedenti asilo nella Capitale è guerra di numeri.
Per il sindaco Ignazio Marino le responsabilità sono soprattutto di Angelino Alfano «Il Lazio, con 5 milioni di abitanti, la metà della Lombardia, è la regione che accoglie oltre un quinto di tutti i rifugiati del Paese.
Di questi, l'87,5% insiste su Roma. Non è che ci sia tanto da discutere».
Il messaggio è chiaro: Alfano ha mandato troppi rifugiati a Roma.
Federico Rocca, responsabile Enti Locali di Fratelli d'Italia, rivela però al sito Intelligonews un'altra verità.
«Marino è sindaco da un anno e mezzo ma ogni volta che c'è un problema la colpa è sempre di qualcun altro. Per carità, il ministro dell'Interno di colpe sul tema sicurezza e immigrazione ne ha tantissime ma sui centri a Roma le responsabilità sono tutte del sindaco».
Il motivo? Secondo la graduatoria del Viminale pubblicata nel gennaio scorso, a Roma sono stati assegnati 2.581 posti.
Un numero che non è stato stabilito su decisione del ministero, ma sulla base della partecipazione di Roma Capitale al bando dello Sprar - il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati - un bando a cui gli enti locali aderiscono volontariamente.
«L'intento del ministero era quello di dare 250 rifugiati ai Comuni con più di 2 milioni di abitanti» spiega Rocca. «Roma invece ha dato la disponibilità per 2581 posti più ulteriori 516. Quindi se i rifugiati sono così tanti lo si deve a una precisa scelta del sindaco che non può andare troppo indietro nel tempo e incolpare Giulio Cesare visto che la data è quella del 29 gennaio 2014».