NON ESISTE COSA PIU' AFFASCINANTE DI UNA DONNA CHE SI FA BELLA PER PIACERE A SE STESSA.

Il magistrato Angelo Raffaele De Dominicis è il nuovo assessore al Bilancio nella giunta M5s a Roma.
I consiglieri grillini e la sindaca Virginia Raggi dopo essersi riuniti nel pomeriggio per la selezione dei curriculum e gli ultimi colloqui hanno scelto il togato, in pensione da giugno,
 
A già, questo De Dominicis......

Oggi sul Corriere (a pagina 9) c’è una intervista di Lorenzo Salvia al procuratore per il Lazio della Corte dei conti, Angelo Raffaele De Dominicis, quello che vuole spezzare le reni alle agenzie di rating. Leggendola, si trasecola. Deve certamente essere uno scherzo di Carnevale, un complotto ai danni di De Dominicis medesimo, o un tiro giocato a Salvia da parte di qualcuno che si è spacciato per un alto magistrato contabile. O forse la Zanzara di Giuseppe Cruciani si è trasferita su carta stampata.

Intanto, l’apertura dell’intervista:

«Guardi che se lo sprid sta calando…». Lo spread, intende. «Sì, insomma, se scende è perché dopo che noi ci siamo mossi quelli si sono dati una calmata con i down ground». I downgrade. «Ecco, quelli. E poi anche Obama li ha chiamati a rispondere. Voglio dire: se non avessi lanciato il mio sasso nello stagno non sarebbe mica successo. Non le pare?»


Che ne dite, è possibile che il procuratore regionale per il Lazio della Corte dei conti (che il giornalista presenta scrivendo che ha “30 pubblicazioni scientifiche nel curriculum, più un libro di poesie e un saggio che intreccia le vite di Giulio Andreotti, Paolo Conte e Tinto Brass”) si sia espresso in questi termini? E non finisce qui.

A quanto ammontano i danni che verrano richiesti alle agenzie, quindi? Sono davvero 234 miliardi di euro?

«Non hanno letto bene. I miliardi sono di più, 351: 117 per il costo delle manovre che il governo italiano ha dovuto approvare dall’inizio della crisi. Più altri 234, il doppio delle manovre: il danno morale causato dalla perdita di credibilità internazionale»

Riguardo il patrimonio artistico, si conferma la chiave di lettura berlusconiana-fortisiana, cioè dell’aggredibilità da parte dei creditori. State allegri:

«Il concetto è semplice anche se l’hanno buttata in caciara, come si dice. Se tu sei il mio debitore a me non interessa sapere quanto guadagni ma quante case hai, quanti titoli, quanti soldi in banca. È sul patrimonio che mi posso rifare, non sulla busta paga. Con gli Stati funziona allo stesso modo»

Chiaro, no? I creditori possono stare tranquilli, quindi: siamo ben più ricchi ed aggredibili di quanto emerga dai dati ufficiali. Però pare che il dottor De Dominicis sia anche e soprattutto un patriota:

L’indagine parte da una denuncia? «No, dalla lettura dei giornali. Mi è sembrato subito chiaro che ci fosse un attacco all’Italia. Ci invidiano perché siamo tra i più ricchi al mondo». Ma un attacco di chi? «Questo lo dovreste scoprire voi. Resta il fatto che i tagli del rating erano immotivati. Ed avevano come unico obiettivo far scendere il valore delle nostre aziende, per poi comprarle a prezzi convenienti. E’ la prima volta nella storia del mondo che un Paese onorato e onorabile come il nostro viene aggredito così».

Purtroppo per l’Italia, De Dominicis non entrerà in politica. E ne ha anche per i colleghi magistrati contabili, dei quali ci regala un’immagine plastica:

Sembra pronto per la politica. «Scherza? Non accetterei mai. Guardi che sono stato io a sollevare la questione di legittimità costituzionale sul finanziamento ai partiti. Faccio solo il mio dovere, gli altri non lo so». Gli altri chi? «La verità è che sono isolato. Dalla politica poche parole. E anche qui alla Corte dei conti… quel comunicato che parla di possibile archiviazione sembra una smentita. I colleghi se ne stanno tutti in pantofole chiusi nelle loro stanze»

L’intervista termina qui. Non ci resta che attendere che il vero De Dominicis riesca a liberarsi e batta un colpo, mettendosi in contatto con il giornalista del Corriere. Destinazione Italia, e sai cosa bevi.

Aggiornamento – Pare che fosse proprio lui. Ora scusate, ma avremmo una valigia da preparare.
 
Altro argomento: La Buona Scuola - Le graduatorie dei concorsi avranno validità triennale, in quanto ogni tre anni il Ministero dell'Istruzione sarà chiamato a bandire un nuovo concorso: ecco perchè verrà precluso lo scorrimento della graduatoria alla scadenza dei tre anni, anche nel caso in cui il bando di concorso dovesse subire un ritardo temporale.

Contatto diretto. Non per sentito dire. Non per interposta persona. Diretto interessato.(mio figlio, informazioni certe, attendibili, di prima mano)

REGIONE LOMBARDIA

Dal bando risultano disponibili nei prossimi 3 anni (validità del bando) 200 posti per assunzioni Insegnante di Educazione Fisica

Concorso scritto :
Docenti che a Luglio 2016 hanno partecipato al concorso, esame scritto = 500 CINQUECENTO
Docenti che hanno superato l'esame di scritto : 100 CENTO

Ma se i posti disponibili indicati nel decreto (dovrebbero) essere 200 ed il concorso è valido per 3 anni perchè ne promuovi solo 100 ?
Non è che le cifre indicate nel decreto sono gonfiate ? Così da far fare bella figura al solito "fanfarone" ? Mah

Esami orali : iniziati il 30 agosto 2016 - punteggio minimo per superare gli esami orali = 28 punti
Primo, proprio primo ad essere esaminato: mio figlio.
Ad oggi, TUTTI PROMOSSI.

Quando ti chiameranno per una cattedra ? Non ci sono notizie. Nessuno sa nulla.
In Provveditorato non hanno neppure l'elenco delle cattedre disponibili.

PS: Oggi alcune scuole della nostra zona hanno iniziato le lezioni.
 
Però....c'è sempre un'eccezione che conferma le regola, non è così per tutti ......

01/09/2016 - Agnese Landini, moglie del premier Matteo Renzi, sarà insegnante di ruolo all’Istituto linguistico Penao di Firenze.
La “First lady” si è presentata nella nuova scuola per la presa di incarico. E’ stata scelta dalla preside dell’Istituto tramite chiamata diretta.

Come prevedibile non sono mancate le polemiche: nei giorni scorsisi è molto discusso sugli errori commessi dall’algoritmo del ministero
che ha determinato i trasferimenti dei docenti: migliaia di insegnanti sono stati infatti costretti a lasciare i propri luoghi di origine per andare a prendere servizio altrove.

Per Agnese Renzi sembra invece essere andato tutto per il verso giusto: dopo aver prestato servizio presso l’Istituto ‘Balducci’ di Pontassieve,
ha presentato domanda di trasferimento nell’ambito territoriale 4 di Firenze.
Da qui, attraverso la procedura riguardante la ‘#Chiamata diretta’, Agnese Landini è stata selezionata dalla preside dell’Istituto Peano di Firenze, Maria Centonze.
 
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Ahahahahahahah oggi mi mancava questo genere di articoli...me lo sono perso in diretta.

Gli scrittori italiani si dividono in due categorie: i paraculi e i culi parati.
Sono totalmente indistinguibili tra loro se non per un'ossessione: odiano Silvio Berlusconi.

Un dettaglio della copertina di La frantumaglia

L'odiare Silvio Berlusconi è una cosa che fa sentire fighi, è un'invenzione italiana per stare dalla parte del potere fingendo di fare la Resistenza.
Chiunque, da Gianrico Carofiglio a Nicola Lagioia, da Francesco Piccolo a Erri De Luca, ha vergato decine di articoli contro Silvio Berlusconi per un semplice fatto:

il potere culturale in Italia degli ultimi vent'anni è antiberlusconiano.

Il suddetto Lagioia si sperticò perfino in una requisitoria contro Antonio Ricci, perché lavorava a Mediaset e quindi era un fascista.
Tenete conto che Antonio Ricci sta a Nicola Lagioia come Voltaire a Wanna Marchi. Il beau geste, in ogni caso, gli è fruttato un Premio Strega, pur con un romanzo mediocre.

Simpatica, a riguardo, una lettera (inedita ma vecchia) pubblicata ieri sul Fatto Quotidiano di Elena Ferrante, la misteriosa autrice spalleggiata da piccoli giornali underground come il Corriere della Sera e la Repubblica.
La sua tesi è uno strampalato paragone tra Sofri e Berlusconi.

Sintetizzo: Sofri è stato giudicato colpevole, ma siccome è stato in prigione adesso è innocente;
Berlusconi, se pure fosse assolto, sarebbe colpevole.

Come gli vengono in mente simili stronzate non si sa, ma tant'è.
Probabilmente hanno studiato bene la lezioncina di Pier Paolo Pasolini, l'unica che si ricordano tutti, quella dell'«io so».
Che significa: io so, ma non ho le prove. Bella teoria, il garantismo dei sanculotti.

È comunque la linea editoriale de Il Fatto Quotidiano, infatti con la minestra riscaldata della Ferrante ci fa una bella paginona, con un titolo a caratteri cubitali:
«Berlusconi, Sofri e la linea tra i colpevoli e innocenti».

Io stesso, per la cronaca, ho pagato sulla mia pelle il mio non essere di destra ma neppure antiberlusconiano:
la Mondadori (di Berlusconi) aveva problemi nel pubblicarmi perché avevo scritto troppi pezzi contro Roberto Saviano (edito da Mondadori, ovviamente antiberlusconiano).

Appena andò via Saviano, potei entrare io.

Il bello è che della Ferrante non si sa niente: è un nome d'arte dietro cui potrebbe esserci chiunque, perfino Berlusconi,
sebbene penso che Berlusconi se si mettesse a scrivere romanzi produrrebbe libri superiori agli Harmony per uomini e donne in menopausa della signora Ferrante.
 

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