ROMA (MF-DJ)--"Noi non siamo d'accordo a mettere mano sui licenziamenti.
Ci sembra una provocazione, mentre il Paese ha bisogno di coesione".
Lo afferma al Tg2 il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni,
aggiungendo che "se il Governo dovesse modificare l'assetto dei
licenziamenti senza il consenso delle parti sociali, la Cisl andra' allo
sciopero".
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ROMA (MF-DJ)--"La misura e' colma. Con la lettera del Governo italiano
alla Ue si e' andati oltre le nostre peggiori aspettative. A questo punto,
vista anche l'assenza totale di condivisioni sui sacrifici da imporre alla
parte piu' indifesa del paese, ci sentiamo liberi di intraprendere tutte
le azioni necessarie per mostrare tutto il malcontento delle persone che
rappresentiamo".
Lo dichiara Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl,
commentando la lettera del Governo alla Ue. "Chiediamo alle altre
confederazioni di prendere in seria considerazione un'iniziativa comune a
difesa non solo degli interessi e dei diritti di lavoratori e pensionati,
ma a questo punto di tutto il popolo italiano".
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ROMA (MF-DJ)--"La lettera cosi' come e' strutturata non ci piace. Pronti
allo sciopero quando si attacca chi lavora".
Lo afferma Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, commentando
la lettera consegnata dal presidente del Consiglio al vertice Ue di
Bruxelles tenuto ieri. "Finche' non ci sara' un incontro ufficiale -
sottolinea Palombella - tra parti sociali ed esecutivo non riusciremo ad
avere l'interpretazione autentica del testo che rabbonisce l'Europa, ma
agita noi. Quella lettera puo' generare equivoci e, a nostro giudizio,
nemmeno trovare la maggioranza parlamentare su molti dei provvedimenti da
adottare".
"Sia ben chiaro che tutto quello che va nel versante dell'interruzione
del rapporto di lavoro per gli addetti del settore industriale in
particolar modo trovera' lanostra opposizione. Cio' significa lo sciopero
che va ben al di la' della categoria da noi rappresentata", sottolinea
Palombella, ricordando che "questo Paese ha bisogno di sviluppo, crescita
ed occupazione. In un momento di crisi e' indispensabile fare in modo che
gli addetti delle imprese in difficolta' rimangano collegati al posto di
lavoro anche attraverso ammortizzatori sociali di natura speciale. Chi si
stacca in questo periodo difficilmente avra' possibilita' di rientrare. Lo
sciopero generale puo' costituire il giusto monito a chi vuol fare scelte
diverse pur addolcendo la pillola con la tecnica della propaganda. Con noi
non ha mai funzionato ne' potra' funzionare in futuro", conclude.
liv
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