NON POSSIAMO CAMBIARE LE COSE... SOLO DECIDERE COME VIVERLE

DANY1969

Forumer storico
Buona settimana a tutti :)
Vista la calura estiva... Vi rinfresco di nuovo con qualche foto della Lapponia :d: (però ne tengo ancora qualcuna per la prossima settimana :p)

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Non mi trovi d'accordo sul titolo. Non abbassare la testa.
L'hai scritto sotto : l'uomo deve scegliere e non accettare il proprio destino.
 
Questi invece il loro destino l'hanno deciso.......il cerchio magico ha vinto.
Perchè - ragazzi - il cerchio magico sarà sicuro di essere rieletto,
anche con il 4% dei voti......ma gli altri ? ......scegliere e non accettare.

«Ricordatevi del passato e di chi ha già tentato avventure più o meno solitarie fuori da Forza Italia».

«Tutti dobbiamo moltissimo a Silvio Berlusconi»

«Forza Italia non vive alcuna crisi di identità, (???????) come ribadito dal presidente Berlusconi. Abbiamo
idee chiarissime: la prima è mandare al più presto a casa questo governo che fa il male del Paese.
Siamo il perno del centrodestra (?????????) e rivendichiamo la nostra tradizione democratica, moderata e liberale.
C'è poi chi, folgorato sulla via dell'opportunismo, gioca a fare il leader con i voti degli altri spacciandosi per il "nuovo".
Sappiamo com'è finita in passato: la coerenza è un valore non negoziabile».
 
Ed eccola qui una del pd.......

In totale controtendenza rispetto ad alcuni colleghi dello spettacolo coraggiosi, sui fatti di Bibbiano Sabrina Ferilli scagiona il Pd.

L’attrice romana ha sminuito le responsabilità politiche che inchiodano – carte alla mano- il Pd
e l’associazionismo sociale di sinistra sull’ inchiesta Angeli e Demoni.

La colpa è degli psicologi,
dice.

E si lancia in un elogio del “modello Emilia Romagna” che fa orrore.

L‘intervista rilasciata al Fatto Quotidiano è sgradevole nella sua essenza.

Dice la Ferilli: «A Bibbiano bisogna capire chi ha sbagliato e in che termini, ma quello che è accaduto lì
è quello che probabilmente è accaduto nella Bassa modenese e in tanti altri centri e tribunali d’Italia.
Il problema non è il luogo, ma la metodologia utilizzata da questi psicologi per interrogare i bambini sui presunti abusi».

Cosa le serva ancora da capire su Bibbiano lo sa solo lei. E’ tutto piuttosto chiaro.
 
Leggiamo una difesa d’ufficio imbarazzante:

«Certo, quella è terra di sinistra, ma quando si parla di Emilia Romagna si parla pure di un territorio dove ci sono asili che funzionano,
di metodi educativi che sono d’esempio per il resto del Paese, messi in piedi anche dalla sinistra».

Esce fuori tutta la Ferilli donna di sinistra (dopo un breve flirt per i Cinquestelle, poi ripudiati).

Aggiunge: «Come al solito la sinistra è incapace di prendersi i meriti e capace solo di prendersi gli schizzi di fango [….]
Il Pd dovrebbe ricordare tutto quello che la sinistra ha fatto in tema di affidi, reinserimento, istruzione per i bambini
e poi dire ‘A Bibbiano siamo i primi che vogliono vedere puniti i colpevoli’. Ecco, serviva questo.
L’Emilia è all’avanguardia su tante cose, la sinistra è ed è stata al centro di battaglie fondamentali per i diritti dell’infanzia,
se ci dimentichiamo pure questo, ci resta solo il Papeete».

Eccone un’altra che ha il coraggio di mettere sullo stesso piano una vergogna come Bibbiano e Milano Marittima.

Quest’ultimo schizzo di veleno, la dice tutta…
 
Con classe, Barbara Palombelli. Umilia la sinistra con un post su Facebook.

Poche parole che diventano un colpo da kappaò.

La sua è la risposta a chi ha fatto scoppiare il finimondo sull’immagine di Matteo Salvini in spiaggia.
Tutti inorriditi dal costume e dal fisico non proprio da culturista.

«Amo i balneari. Frequento e conosco quasi tutte le spiagge italiane», scrive Barbara Palombelli.
«Se qualcuno pensa di andare contro il governo demonizzando chi sta al mare in maglietta, in pareo o in mutande, credo che abbia sbagliato strada».
 
«A meno che non sia la coda di quel disprezzo per il popolo delle persone normali che assaggiai nel 2000»,
prosegue la conduttrice di Forum, molto amata dai telespettatori (gli ascolti l’hanno premiata alla grande).

«Quando conducevo il venerdì il Grande fratello su Stream… le migliaia di ragazzini in fila
per un posto nella società mi avevano conquistato, sono loro il nostro futuro. Oggi e ieri.
Vomitare snobismo contro le persone non va bene, se si fa politica
(io per fortuna non la faccio, scrissi nel 2000 che la sinistra vera avrebbe cercato di tesserare quei ragazzi del Gf,
non li avrebbe coperti di insulti per 20 anni…ti ricordi Fabrizio Rondolino?)», conclude Barbara Palombelli.
 
ed hanno fatto bene ......

«Da quando il ministro dell’Interno ha rilanciato il mio post su Facebook, in pochissime ore più di 340mila persone
lo hanno letto e sono stato raggiunto da messaggi il cui tenore si può facilmente immaginare e di cui vedete qui sotto qualche esempio».

Ivan Scalfarotto
, deputato del Pd, pubblica su Facebook un post in cui tenta di giustificare la sua “ispezione” a Regina Coeli
per verificare lo stato in cui si trovavano gli arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

E se la prende non solo con Salvini, ma gioca anche a fare la vittima allegando la foto in cui mette in bella mostra tutti gli insulti che ha ricevuto.
Si arrampica sugli specchi e poi chiarisce:

«Molti mi hanno chiesto se sono andato a trovare la vedova di Mario Cerciello Rega. La risposta è che no, non l’ho fatto, per discrezione e rispetto».
 
Ma esiste da qualche parte un giornalista “indipendente” autorizzato a fare una domanda a Nicola Zingaretti?

Le fanfaronate sulla sanità non si sopportano più.

Anni di tasse elevatissime e tagli insostenibili alla sanità non sono più tollerabili.
Dice che uscirà dal commissariamento, che fu deciso nel 2007.
L’anno prima il disavanzo fu di due miliardi di euro, primi dodici mesi dell’era Marrazzo, altro che giunta di destra.

Bene, racconta il governatore che il confronto col “tavolo tecnico” che deve decidere sul Lazio è andato bene.
Vorremmo sapere se sono vere alcune notizie, una in particolare.

Si racconta in giro – anche se incomprensibilmente gli atti appaiono segretati manco fosse una strage –
che sia stato chiesto conto a Zingaretti di un miliardo di buco di bilancio.

E che tra le prime dieci Asl indebitate d’Italia ben sei appartengano alla sanità laziale. A

ddirittura le prime tre di questa triste classifica siano la Roma 2, la Roma 6 e la Roma 1.
Quarta in graduatoria quella di Reggio Calabria
e poi mischiate nella decina terribile Viterbo, Roma 3 e Roma 4.

Con questo botto negativo, che cosa dovrà combinare Zingaretti per uscire davvero dal commissariamento?

Altra domanda:
se le Asl del disastro finanziario sono quelle, come mai si preoccupa di nominare i vertici
del San Giovanni, del Sant’Andrea e di Frosinone, con relativa bocciatura dei nuovi candidati in commissione sanità?
Certo, ci sarà anche chi deve andare in pensione, ma è mai possibile che gli sfasciaconti debbano venire dopo?

Nel frattempo l’aumento del fondo sanitario nazionale per il Lazio,
è passato “dai 9,8 mld del 2013 ai 10,7 mld del 2018, 900 mln di euro in più”.

Zingaretti ha avuto più soldi – per il riconoscimento dell’aumento della popolazione del Lazio,
una nostra battaglia e per il blocco del turn over del personale
– ma la spesa sanitaria è identica al 2006, proprio l’anno del commissariamento.

Vanno resi pubblici tutti i dati, prima di ogni decisione.

Perché gli errori di gestione di Zingaretti non dovranno ricadere su chi verrà dopo di lui.
 

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