L'esborso di poco inferiore alla somma spesa da tutti gli altri dicasteri riguarda la prima metà del 2019,
quindi il periodo in cui alla guida c'era ancora la nuova presidente della Commissione Ue.
Che intanto attende di essere convocata dalla commissione d'inchiesta del Bundestag per i periodi precedenti:
i sospetti di violazione delle norme sugli appalti e nepotismo
Spese per
155 milioni di euro solo nei primi
sei mesi dell’anno.
Le consulenze esterne continuano a gettare ombre sull’operato di Ursula von der Leyen,
la nuova presidente della Commissione europea, da ministra della Difesa tedesco.
Mentre una
commissione d’inchiesta ad hoc nel
Bundestag continua a indagare sui sospetti di violazione delle norme sugli appalti e nepotismo,
oggi il dicastero in risposta a un’interrogazione di
Matthias Höhn, deputato della
Linke,
ha dovuto rendere noto l’esborso sostenuto per le consulenze esterne nella prima metà del 2019:
una cifra, 155 milioni, di poco inferiore a quella spesa da tutti gli
altri ministeri messi assieme (178 milioni di euro).
Il ministero delle Finanze ha provato a
giustificare l’enorme differenza spiegando che
non esiste una
definizione uniforme di “servizi di consulenza e supporto” esterni nei singoli ministeri.
Quindi “non si può ipotizzare una
comparabilità dei dati tra i vari dipartimenti”.
Dal canto suo, il sottosegretario alla Difesa
Thomas Silberhorn ha messo l’accento sui grandi sforzi, ancora in atto,
per portare a termine la
digitalizzazione delle Forze armate: “In particolare le aree della sicurezza informatica, ma anche della difesa informatica”.
Un tema con cui Ursula von der Leyen si è dovuta
confrontare fin dal suo arrivo al dicastero nel dicembre 2013,
quando si è trovata a gestire un esercito con strumenti arretrati
. In questo senso si spiegherebbero i
109 milioni di euro destinati solo nei primi sei mesi del 2019
al fornitore di
servizi IT per la Bundeswehr che gestisc
e 1.200 proprietà appartenenti alle Forze armate.
Ma la questione delle spese per consulenze esterne è un
nervo scoperto alla Difesa e della von der Leyen.
Il deputato della Linke Höhn ha definito “
scandalosa” la spesa del ministero della Difesa per i consulenti esterni.
“La signora von der Leyen ha reso la Bundeswehr un
El Dorado per consulenti esterni”, ha attaccato,
rivolgendosi poi a chi ha preso il suo posto,
Annegret Kramp-Karrenbauer, un’altra donna forte della Cdu
.”Ora si pone la questione se rimanderà a casa i consulenti”.
Critiche anche dai liberali di Fdp e dai Verdi che chiedono di far proseguire il lavoro della
commissione d’inchiesta sulle consulenze degli anni precedenti.
Al
Bundestag potrebbe presto essere chiamata proprio la presidente della Commissione europea per
essere interrogata.
Si indaga sui contratti per le consulenze esterne negli anni precedenti:
in particolare, von der Leyen è accusata dall’opposizione di aver
aggirato le norme sugli
appalti pubblici,
gestendo le consulenze in modo
poco trasparente e meritocratico, affidandole agli amici degli amici.
Analizzando
56 su 375 contratti nel periodo 2015-2016, la
Corte dei Conti federale
ha stabilito che nella maggioranza dei casi il ministero della Difesa non ha fornito una
giustificazione sufficiente,
mentre in più di un terzo dei casi l’assegnazione è avvenuta in
modo irregolare.