NON POSSIAMO MAI GIUDICARE LE VITE DEGLI ALTRI, PERCHE' OGNI PERSONA CONOSCE SOLO IL SUO DOLORE

Costretti al gelo dal terremoto che ha distrutto loro la casa, si sono visti arrivare una multa salata
perché hanno costruito in cortile una casetta di fortuna per ripararsi dal freddo.
Avrebbero dovuto, infatti, richiedere la certificazione di impatto ambientale dal momento che molte zone fanno parte del Parco naturale dei Monti Sibillini.

Abusivismo edilizio. È questa l'assurda accusa con cui, come racconta ItaliaOggi,
la Regione Marche si sta scagliando contro i terremotati.

"Si invitano i Comuni interessati dagli eventi sismici ad attenersi alla normativa statale in merito alle soluzioni alloggiative".

"Sono attribuite alle Province – aggiunge la delibera inviata dalla Regione Marche ai sindaci -
le funzioni in materia urbanistica e in particolare i poteri di sospensione o demolizione di opere difformi
dal piano regolatore generale e l'annullamento di concessioni e autorizzazioni comunali.
L'esecuzione di opere edilizie in assenza del titolo abitativo previsto per legge configura il reato di costruzione abusiva".

Il pugno duro della Regione, però, è uno schiaffo a tutti i terremotati.
"Stiamo preparando un regolamento per il posizionamento delle strutture temporanee,
anche perché è la prima richiesta che i cittadini ci presentano quando entrano in Comune. Sono convinto sia giusto, e andremo avanti",
spiega a ItaliaOggi Gabriele Santamarianova, sindaco di Serravalle del Chienti.

Molti sfollati hanno acquistato casette amovibili. Vanno per la maggiore le casette con le ruote. Costano 9.000 euro circa.

"Queste persone non solo non hanno più la casa, ma hanno anche speso soldi per sistemarsi alla meno peggio
- continua Santamarianova - figuriamoci se adesso le faccio rimuovere o addirittura demolire.
C'è gente poi che si è arrangiata con questa soluzione perché ha paura di dormire in casa, ma vuole restare vicino alla propria abitazione.
Non ci stiamo a una decisione calata dall'alto, non su questo tema".
 
Vi saluto. Ci sentiamo più tardi, ma prima ...un pensiero

Un volo e via la polvere. Finisce così la paradossale storia del super-jet voluto da Renzi, preso in leasing da Etihad capace di trasportare oltre 300 passeggeri, e abbandonato poi in un hangar.

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Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è salito a bordo del jet per il suo viaggio da Roma e Berlino e viceversa.

La decisione di Gentiloni
L'acquisto del velivolo era arrivato in un momendo di profonda crisi. Una scelta "costretta", infatti l'aereo precedente, un vecchio A319 in servizio da molti anni, per i voli più lunghi del presidente del Consiglio era costretto a uno scalo tecnico. Una scomodità di certo non tollerabile e così si procedette per l'acquisto tramite leasing con l'Etihad.

Nel silenzio arrivò il mega-jet A340, un velivolo che porta in tutta tranquillità più di 300 passeggeri e ha una larghezza di 60 metri. Un aereo che vantano molti Premier del G20, ma che Renzi decise di non usare per timore di ricevere critiche dalla casta. Ora, con il nuovo presidente del Consiglio, il jet è tornato a fare il suo lavoro.
 
Andreas Seppi sta stupendo tutti agli Australian Open. Il tennisa di Bolzano dopo aver battuto in rimonta al quindo set l'idolo di casa Nick Kyrgios,
numero 13 del mondo, ha fatto fuori anche Steve Darcis al terzo turno.

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L'altoatesino accede così agli ottavi di finale del torneo di Melbourne battendo il belga, numero 71 della classifica ATP,
con il punteggio di 4-6, 6-4, 7-6 (7-1), 7-6 (7-2) dopo una battaglia durata tre ore e sette minuti di gioco.

Seppi, attualmente è il numero 89 del mondo e se la dovrà vedere contro un avversario davvero molto difficile: Stanislas Wawrinka, numero 4 del seeding.
Al termine del match, l'azzurro era al settimo cielo:

"Da quando mi sono sposato devo vincere per due, quindi qualche turno devo pur superarlo.
Non era semplice per le pessime condizioni meteo, con il vento molto forte e a mulinelli, a volte facevi fatica a controllare la pallina.
 
Questa è l'informazione al giorno d'oggi ..........cacca.

Otto estratti vivi e sono in ospedale (tutte le fonti)

Aggiornamento. No, sono 8, ma solo 4 sono fuori gli altri 4 purtroppo sono ancora là sotto.

Altro aggiornamento. Non sono 8 sono 6, 2 sono salvi gli altri 4 ancora no.

Chi è che dirama informazioni evidentemente false?
 
Immagino direte "questo mangia rospi tutti giorni" "che rompicojoni" " sempre a criticare, facesse qualcosa lui"
per carità. Avete ragione. Ma Vi invito a guardare il filmato. Bello. Momenti di gioia. Ma guardate il finale........quanta gente in giro.

 
Tutti volontari. Anche in questo momento - da noi - stanno intervenendo. Lo si fa così......Qui sì che si dovrebbero destinare dei fondi ...e tanti.

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Il C.N.S.A.S. è una libera associazione di volontariato apartitica, apolitica e senza fini di lucro
ispirata ai principi di solidarietà e fiducia reciproca tra i soci. E’ una Sezione Nazionale del Club Alpino Italiano.

1954
Il Consiglio Centrale del CAI, il 4 settembre, a Bognasco (VB), delibera di finanziare la costituzione di 26 Stazioni di Soccorso Alpino.
Il 12 dicembre 1954, a Clusone (BG), trasforma la Commissione soccorsi Alpini in una Direzione del CSA (Corpo di Soccorso Alpino)
che raccoglie in un’unica organizzazione tutte le strutture esistenti.
Viene nominato Direttore Scipio Stenico.
Vengono istituite le prime Delegazioni, là dove il soccorso alpino aveva assunto forme più organizzate,
ed in particolare quelle di Tarvisio (UD), Belluno, Trento, Edolo (BS), Bergamo, Sondrio, Borgosesia (VC), Aosta e Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola).
 
Squadre di Lecco. Volontari. Stanno lavorando laggiù.
Andati sul posto con le loro jeep.

Saliti - ancora ieri - con i loro sci.
 

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