NON POSSIAMO MAI GIUDICARE LE VITE DEGLI ALTRI, PERCHE' OGNI PERSONA CONOSCE SOLO IL SUO DOLORE

Buongiorno a tutti :)

:d::d:

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Secondo il mio punto di vista questa non è polemica, ma verità dalla quale bisogna partire per modificare le iniziative (non prese).

"Io ho sempre sostenuto quando guidavo la protezione civile, per le persone che si trovavano in disagio,
che erano state colpite da qualche tragedia, alluvione o terremoto che fosse, che era obbligatorio per la società,
il governo e lo stato, metterle nelle condizioni di poter alleggerire al massimo le enormi sofferenze cui erano costretti.

Partendo da questo principio abbiamo fatto dei lavori all’Aquila che sono stati anche criticatiper i costi eccessivi,
ma a me non me ne frega nulla, se avessi potuto avrei messo tutti gli sfollati dell’Abruzzo in alberghi a cinque stelle.

Lo stesso vale per i lesionamenti di oggi.

È possibile, è accettabile, che alcune località vengano isolate dalle fortissime nevicate, ma in condizioni normali.
Quello che non si può accettare è che in località già disperate, già travolte da queste tragedie di terremoti continui, senza casa,
con gli animali in condizioni precarie e l’economia già collassata, si lascino anche abbandonati a sé stessi per 24 o 48 ore
per nevicate anche eccezionali ma comunque prevedibili.

È gennaio, che cosa volevamo aspettarci, il solleone a gennaio?
Questi fenomeni sono cose che chi ha i capelli grigi o bianchi come me si ricorda perfettamente.
Non è possibile prevedere i terremoti, ma le previsioni meteo esistono.

Sapendo che ci sarebbero state queste grosse nevicate bisognava far arrivare prima di questo maltempo nellezone a maggior rischio,
colpite già dai terremoti, tutti quei mezzi che avrebbero potuto consentire la migliore circolazione possibile anche incondizioni di estrema criticità".
 
Bertolaso ha criticato anche la nomina di Vasco Errani:
"Nominarlo è stata una sciocchezza che ha fatto Renzi in periodo pre-referandario per questioni di alchimia e chimica politica.
Ha tirato fuori dal cappello questo commissario per la ricostruzione mentre il territorio era assolutamente in piena emergenza.
Parlare di ricostruzione in questa fase è ridicolo e offensivo nei confronti della popolazione.
Aver creato subito una struttura che si doveva occupare della ricostruzione ha destabilizzato la linea di comando e di controllo.

Curcio e Errani
sono due galli in un solo pollaio.

Io al posto di Curcio non avrei mai accettato una cosa del genere, evidentemente Curcio è costretto ad accettare questo genere di condizionamenti
perché si trova in una situazione di difficoltà e di debolezza rispetto a quello che era il mio ruolo.
L'autorità è una cosa, l'autorevolezza è un'altra.
L'autorevolezza si conquista sul campo, non te la regala nessuno.
Se tu sei in grado di poter essere credibile e operativo puoi criticare e contestare varie scelte politiche, altrimenti ti adegui e poi ne subisci le conseguenze".

Infine al Tempo Bertolaso ha aggiunto:

"Il sisma non si può prevedere ma la meteorologia è una scienza che negli anni ha fatto passi da gigante.
Che un'ondata di neve e gelo si sarebbe abbattuta nelle zone del Centro Sud si sapeva da giorni".
 
"Ho ricevuto una telefonata dal mio cuoco tramite Whatsapp che era lì in vacanza con la moglie e i bambini di 6 e 8 anni.

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Mi ha detto: è venuta una valanga l'albergo non c'è più, sparito, sepolto. Noi siamo in due, qua fuori, chiama i soccorsi, chiama tutti.

Io tramite il centro di polizia riesco a mettermi in contatto con il centro di coordinamento della prefettura.
La signora mi risponde in maniera "particolare":

"Guardi ho chiamato due ore fa l'albergo ed era tutto a posto".

A quel punto Quintino spiega di aver detto che il suo cuoco non scherzava, che era serio, ma "lei non ha voluto prendere sul serio la mia versione".

È l'incredibile testimonianza di Quintino Marcella, titolare di un ristorante a Silvi.
È lui che ha ricevuto la prima richiesta di aiuto da uno dei sopravvissutti alla slavina che ha colpito l'hotel Rigopiano.

Soltanto dopo due ore hanno preso sul serio la sua chiamata.
"Dopo mi hanno creduto. Mi hanno fatto le domande. Io sentivo il mio amico via messaggi...continuava a dire aiuto e che "gli altri sono tutti morti", ma io non so se è vero.
Purtroppo la macchina dei soccorsi è partita con due ore di ritardo".
 
Non continuo perchè mi sembra di sparare sulle croce rossa. Un disastro l'organizzazione ....organizzazione ????????? Questa fa il paio con il problema incendi.

La vera emergenza resta la neve. “La Salaria bloccata da 3 giorni. Inaccetabile”. Molte persone isolate.
“Intollerabili le lentezze della burocrazia. In questo caso la macchina dell’emergenza non ha funzionato”


– Stefano Petrucci al telefono è furioso. E sottolinea un paradosso:
“E’ difficile da credere, ma la macchina dei soccorsi ha risposto meglio all’emergenza sismica che non a quella legata alla neve.
Anche perché i terremoti non si possono prevedere, ma le precipitazioni e il gelo sì.

E invece la Salaria, che è una strada statale ed è la principale direttrice che collega Ascoli con Roma, resta bloccata da 3 giorni nel tratto che va da Acquasanta al confine col Lazio.
È inaccettabile. Martedì – prosegue Petrucci, che attualmente vive a San Benedetto del Tronto, sulla costa marchigiana – sono rimasto per 6 ore bloccato lungo la carreggiata;
mercoledì ho dovuto rinunciare a partecipare alle riunioni di emergenza con consiglieri e tecnici per coordinare i soccorsi.
Stamattina non ho resistito e ho forzato un posto di blocco della Stradale all’altezza di Acquasanta. È stato l’unico modo per raggiungere Accumoli“.

La rabbia di Petrucci è la stessa che deve provare Castelli, primo cittadino di Ascoli.
Il quale parte da una citazione letteraria (“Stiamo aspettando Godot”), ma poi entra nel merito dell’emergenza e indica le mancanze della macchina dei soccorsi:
“Abbiamo bisogno di frese, perché i muri che ostruiscono l’accesso alle frazioni si sono consolidati e vanno tagliati”.

Gli aiuti, sembra, dovrebbero arrivare a ore: “Ma stiamo ancora aspettando”, replica Castelli.
 

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