NON POSSIAMO MAI GIUDICARE LE VITE DEGLI ALTRI, PERCHE' OGNI PERSONA CONOSCE SOLO IL SUO DOLORE

V E R G O G N O S O . Ma non doveva esserci un tetto agli stipendi ?
Capisco che almeno il 50% entrerà allo Stato, ma ve l'immaginate il carico
contributivo che questo si porta dietro ?

Carlo Conti incasserà una bella cifra: 650 mila euro, 100 mila euro in più rispetto all'anno scorso.

Il conduttore e direttore artistico del programma guadagnerà 50 mila euro in più
rispetto a Fabio Fazio che in passato si "accontentò" di 600 mila euro. Ma non solo.

Sempre secondo quanto riporta La Stampa, il contratto che lega Carlo Conti in esclusiva con la Rai
aveva la scadenza a giugno di quest'anno, ma il direttore generale dell'emittente pubblica,
Antonio Campo Dall'Orto, lo ha prorogato fino a giugno 2019.
 
Non sto qui a valutare la questione terremoto ....si valuta da sola.
Ma sul maltempo sì. Sono 10 giorni che i Sindaci si lamentano, che i Cittadini si lamentano
Gli allerta erano stati lanciati. Da tempo. Da tutti i siti meteo e credo proprio che anche alla
Protezione Civile avessero molte più informazioni di quante ne abbiamo noi.

E' la solita questione. Si sottovaluta. Si rimanda ad altri la competenza e .....dopo che c'è scappato il morto
ci si muove.

Roma - «Chi tocca il sistema sta toccando il Paese». Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile,
replica alle polemiche per i ritardi nei soccorsi, e lo fa attaccando.
Se la prende con chi ha sollevato domande sulla tempistica degli interventi

Nel mirino del numero uno della Protezione civile, quindi, ci finiscono i giornali per titoli poco lusinghieri con la macchina dell'emergenza.
Eppure non può essere un problema domandarsi se i soccorsi siano stati tempestivi o chiedersi se,
essendo noto l'allarme meteo, non sarebbe stato possibile dislocare prima e meglio i mezzi per liberare strade e riparare danni.
Il problema, semmai, sono i cittadini rimasti bloccati e senza luce

I dubbi, semmai, riguardano altro. Per esempio, restando all'hotel, la concreta possibilità che qualche cosa non abbia funzionato a dovere nella catena di comunicazioni.
Se l'allarme è partito dai superstiti verso le 17.30, come mai c'è voluto tanto per far scattare i soccorsi?
L'uomo che ha tentato di avvertire le autorità sostiene di essere stato a lungo non creduto dai suoi interlocutori,
fino a quando, intorno alle 20, qualcuno ha finalmente raccolto l'allarme.

Chiedersi se c'è stato un buco nelle comunicazioni, e domandarsi se senza quel buco si sarebbero potute salvare delle vite,
non vuol dire «toccare il Paese», ma porre questioni legittime, anzi, doverose.
Al Rigopiano gli ospiti aspettavano già dalla tarda mattinata un mezzo spazzaneve per poter andarsene via,
dieci auto erano ferme in attesa che la strada fosse liberata.

Ma il rinvio dell'arrivo del mezzo e poi la slavina hanno trasformato l'attesa in una tragedia,
e l'inerzia che ha preceduto l'avviamento della macchina dei soccorsi ha fatto sì che la stessa notizia deflagrasse solo in serata.
 
Vi porto l'esempio della nostra Città. 5/6 cm. di neve. Il nulla per questo periodo.
Il nulla per i miei ricordi delle nevicate di 30/40 anni fa.

Eppure ancora oggi dopo quasi 10 giorni, abbiamo il ghiaccio su molti marciapiedi.
Davanti all'ospedale, al cimiter,o non in una strada quasi deserta di periferia.

Il problema nasce dal fatto che non ci sono più gli "stradini", non ci sono più
i vigili per strada. Giri la segnalazione via Web e chissà dove va a finire.
Chi la riceve se ne frega. Il Responsabile se ne frega. L'Assessore se ne frega.
....il Sindaco.......meglio non scrivere nulla.
 
Madia....batti un colpo, Tu hai scritto la riforma.........


"Dopo la soppressione (Corpo forestale dello Stato, ndr) - spiega Boriassi - il personale è confluito in parte nell'Arma dei Carabinieri e in parte nei Vigili del fuoco".
Ma mentre gli uomini sono stati già "divisi", il decreto interministeriale che dovrebbe decidere la "spartizione" degli elicotteri già in uso
al Corpo forestale dello Stato non c'è ancora e chissa quando ci sarà.

Risultato: si è creato una sorta di limbo normativo, per cui due elicotteri del Corpo forestale sono fermi a Cittareale (Rieti), altri a Pescara e a Ciampino.

"Mentre restano a terra, costretti all'inattività - spiega il portavoce nazionale del Conapo - una quindicina di piloti con un notevole bagaglio di preparazione ed esperienze, senza nemmeno l'uniforme".
Per Boriassi, l'Italia si trova in questo modo in "una impasse" senza precedenti che, però, "non era difficile da immaginare".

"Per evitarla sarebbe bastato, ad esempio, prevedere una fase di transizione di sei mesi - conclude - certo, nel caso di Cittareale,
vista la vicinanza con le zone al centro delle emergenze di queste ore, il disappunto è ancora più grande".
 
Ahahahah ........ missioni di verifica........in Italiano grezzo " non operativi".

Dal Comando generale dell'Arma dei carabinieri fanno, poi, sapere che gli NH500 non sono nelle condizioni di operare nelle zone innevate nelle condizioni climatiche attuali,
mentre dei tre AB 412 trasferiti all'Arma uno è operativo al Nord Italia e gli altri due sono inefficienti da mesi,
in attesa di interventi straordinari di manutenzione, così come i tre A 109.

"Sono efficienti e in uso - ci tengono, però, a puntualizzare - i tre AB412 già appartenenti all'Arma dei Carabinieri e a suo tempo bonificati dall'amianto,
rischierati nelle basi, già appartenenti al Corpo forestale, di Rieti e Pescara, attivi per missioni aeree di verifica dei rischi valanghe, con a bordo esperti Carabinieri forestali".
 
Si può capire l'emergenza (che però si poteva immaginare) si possono capire le difficoltà a raggiungere
piccole comunità sparse qua e là....ma arrivare a telefonare ad un programma TV .........per chiedere aiuto......


Capita anche questo: sono in trenta, compresi anziani e bambini, chiusi in un garage da giorni al freddo, senza corrente elettrica, senza gasolio, bloccati dalla neve.

E chiamano una trasmissione televisiva per invocare soccorsi.
È successo ieri mattina quando, in diretta nel programma L'aria che tira su La7, Myrta Merlino ha ricevuto una telefonata da un uomo, Vincenzo Ventili,
che chiamava da una piccola frazione, Senarica di Crognaleto, in provincia di Teramo.
L'uomo è riuscito a entrare in contatto attraverso Skype, chiuso nell'abitacolo della sua auto.
Ventili chiedeva alla conduttrice di contattare qualcuno che li potesse raggiungere, rifocillare e liberare.
Insomma, non ottenendo risposta dalle forze della Protezione civile, impegnati a onor del vero su molti fronti in questi giorni tra mille difficoltà,
a Senarica non hanno trovato di meglio che rivolgersi a un volto noto della televisione.

«Incredibile ma vero - commenta la conduttrice de L'aria che tira, programma de La7 che tutti i giorni affronta i problemi dei cittadini -
La cosa che ci ha lasciato sorpresi è che per gli abitanti di Senarica è stato più semplice raggiungere noi che le forze dell'ordine.

Dopo aver ricevuto la richiesta, la redazione, mentre ero in diretta, ha contattato la protezione civile che ci ha assicurato che sarebbero intervenuti.
Peccato però che, a fine trasmissione, quando lo abbiamo ricontattato, Vincenzo ci abbia detto che nessuno si era fatto ancora vivo».

Nel pomeriggio, poi, gli uomini della Protezione civile hanno fatto sapere di aver preso in carico il problema
e hanno assicurato che avrebbero cercato di raggiungere al più presto le persone isolate.
 
:d:

16195253_749100501906996_7384455935376966417_n.jpg
 
Mi permetto di far notare una cosa: quando in tv vanno i servizi concernenti calamità varie incidenti, terremoti ecc.. Notate che quando avvengono in itaglia sul luogo coivolto si notano poche persone che realmente scavano, si arrabattano, si danno realmente da fare. In compenso le "centrali di crisi", le "autorità" di vario genere traboccano di gente che ci "mette il naso" o meglio la faccia.
Ora confrontatele con i filmati in arrivo dall'estero: un sacco di gente che si sporca le mani, e pochissime "autorità" che ci mette bocca, non fosse altro che per non sporcarsi la faccia.

Oggi sono polemico ma sentire in tv "che pochi soccorritori sono partiti con gli sci per raggiungere l'albergo" mi manda in bestia.
:boxe:
Non sei l'unico... sallo :wall::wall::wall:
 
Leggo questo e riporto. .....35 cantonieri, 5 mezzi, e non hanno la patente ? .....ed il capo cantoniere non si può sporcare le mani a guidare un mezzo ?
E certo, la sua qualifica non include la guida del mezzo. Lui è un capo ........

L'aspetto più inverosimile è che gli spazzaneve, nella zona investita dalla perturbazione, ci sono.
Ma come denuncia il sito Zonalocale, cinque mezzi di proprietà della provincia di Chieti non hanno potuto essere impiegati
per il semplice motivo che non c'è nessuno in grado di guidarli:

«In tutta la Provincia abbiamo solo 35 cantonieri, di cui alcuni non guidano, altri sono capi cantonieri»,

spiega il vicepresidente della Provincia.

La sostanza è che i cinque, preziosi spazzaneve restano fermi al loro posto, in piena emergenza.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto