NON SMETTERE DI SOGNARE GIUSTO PERCHE' UNA VOLTA HAI AVUTO UN INCUBO

DANY1969

Forumer storico
Buona settimana a tutti :)
Questa foto risale al weekend in tenda di due settimane fa.
E' stata scattata dopo il tramonto, quando l'occhio nudo "vedeva" il buio... mentre quello della fotocamera immortalava, con tempi lunghi, questi colori :eek: (poco tempo dopo, la stessa foto, risultava completamente diversa)

IMG-20190819-WA0037.jpg
 
Questa foto - bellissima - esprime con concretezza la situazione nella quale si troverà il prossimo governo.
Tutti si preparANO a pararsi il kulo......e sapete chi è quello che perderà ...........il pidiota di turno e tornerà in auge il rignanese.

Roma - Luigi di Maio si prepara al piano b.
Nell'ipotesi in cui dovesse uscire ridimensionato (fuori da Palazzo Chigi) dalla trattativa per la formazione del governo,
il capo politico dei 5 stelle sarebbe pronto a rendere la vita difficile al Conte bis.

E nel suo piano avrebbe già incassato l'appoggio di Alessandro Di Battista.

I due leader grillini, che rischiano di essere oscurati dall'ascesa di Giuseppe Conte, giocano di rimessa.
E studiano il contrattacco in Senato. Dove i numeri della maggioranza dem-5s sono risicati.
L'asse Di Maio-Di Battista avrebbe praticamente in pugno la vita dell'esecutivo.

Il capo politico dei Cinque stelle controlla una pattuglia di venti senatori.
Quanti bastano a indirizzare (o sabotare) i provvedimenti della maggioranza giallorossa.
Di Battista può contare su due fedelissimi: Gianluigi Paragone ed Elio Lanutti.

Più numerosa la pattuglia dimaiana. Sono considerati fedelissimi del leader grillino,
i senatori Maria Domenica Castellone, Nunzia Catalfo, Ugo Grassi, Raffaele Mautone, Sergio Puglia, Danilo Toninelli,
Francesco Urraro, Sergio Vaccaro, Loredana Russo, Mimmo Cataldo, Fabio Di Micco.

Conte sarebbe, dunque, ostaggio di Di Maio e Di Battista.

Sulla carta, al Senato, Pd e 5stelle hanno 158 voti (51 Pd e 107 M5s). La maggioranza è fissata a 161.
Per incassare il voto di fiducia, ma soprattutto avere nel corso della legislatura un percorso stabile, sono necessari i voti di Leu, Autonomie e Misto.
Che però potrebbero non bastare, se Di Maio decidesse di fare il bello e il cattivo tempo dell'esecutivo.

Da qui si spiega il pressing per evitare uno strappo, che suggerisca poi al leader dei Cinque stelle di non entrare nell'esecutivo.
E avere le mani libere. Giocare una partita da battitore libero. Scenario che indebolirebbe (politicamente) l'esecutivo Conte

. Che già dovrà fare i conti con un'altra falla: le presidenze delle commissioni in mano alla Lega.
Il Carroccio guida 11 commissioni: 5 alla Camera e 6 al Senato. Il ricambio è fissato nel 2020.

Ma soprattutto il partito di Matteo Salvini controlla con Claudio Borghi la commissione Bilancio della Camera.
Sarà lui, da presidente della commissione Bilancio, a dirigere i lavori, il calendario, i tempi della discussione
oltre ad avere un ruolo decisivo sull'ammissibilità degli emendamenti sulla manovra.

Come Borghi ci sono altri 10 presidenti leghisti tra Camera e Senato pronti a ostacolare l'attività parlamentare del nascente governo giallorosso.
Oltre alla Bilancio (Borghi), alla Camera la Lega guida Ambiente (Benvenuto), Trasporti (Morelli), Attività produttive (Saltamartini), Lavoro (Giaccone).
Al Senato Alberto Bagnai presiede la Finanze, altra commissione strategica, così come Stefano Borghesi gli Affari costituzionali,
chiamata a esprimere pareri su gran parte dei provvedimenti e nella quale approderà l'eventuale riforma elettorale.
 
DON GIOVANNI 2.0: LEPORELLO E IL GOLPE DEMOCRATICO, L’UOMO E LA SUA STORIA
Quella che segue è la storia del recente golpe di un uomo stanco di fare da servitore al suo padrone.

E’ la storia di Leporello, il mai insolente e sempre garbato assistente del padron Don Giovanni il quale, questi, pur essendo nobile,
veste per volere dei media il ruolo del tipico immorale ed ottocentesco barbaro, caratteristica questa che lo “abbassa” di livello.

Leporello un bel dì decide di cambiar vita e canticchiando un motivetto lascia intendere quanto gira per la sua testa:

“Notte e giorno faticar
per chi nulla sa gradir;
piova e vento sopportar,
mangiar male e mal dormir…
Voglio far il gentiluomo,
e non voglio più servir”

Mentre la mente di Leporello era tutta intenta a studiare un piano per realizzare il suo sogno, Don Giovanni,
introdottosi mascherato in casa di Donna Anna (alleatosi cioè con M5S) cerca di sedurla e se del caso,
violentarla (stracciarlo alle elezioni) ma la donna, accortasi dell’inganno, lo fa scappare ed urla al punto che accorrere allarmato il Commendatore, il padre (Luigi).
Questi rincorre il mascalzone brandendo la spada ed urlando ai quattro venti ogni sorta di epiteto, egli arriva perfino a sfidare a duello Don Giovanni.
Questi, prima riluttante, accetta e, purtroppo, pur senza volerlo, finisce per uccidere il vecchio (toglie la fiducia al governo distruggendo sia M5S che Luigi).

A questo punto Leporello, vista la dipartita del vegliardo, intravede la possibilità di entrare nel cuore di Donna Anna,
di appropriarsi del cuore della derelitta, ma per farlo deve farsi accettare dai numerosi parenti di Donna Anna (gli attivisti M5S).

Come fare? Serve un atto eroico. Il modo più d’impatto possibile è sfidare direttamente Don Giovanni.

E fu così che egli, in un giorno d’estate, colse al volo l’occasione per infliggere al vecchio padrone una letale pugnalata, come gli avevano insegnato i suoi vecchi maestri.

Già!

I suoi vecchi maestri.

Ma chi si nasconde dietro Leporello, questo sconosciuto servetto di Don Giovanni.

Si tratta forse di un goffo e buffo personaggio che ha colto l’occasione per poter vivere di luce propria
o in realtà è qualcuno preparato da tutta la vita per il compito che lo attendeva? Una sorta di spadaccino ben addestrato?
Un cavallo di Troia affiancato al Dissoluto per punirne l’immoralità agli occhi dei potenti del tempo?

Scavando nella storia di Leporello troviamo che in realtà questi pare abbia compiuto i suoi studi presso un istituto in cui era direttore il Cardinal Parolin,
Segretario di stato del Vaticano, colui che ad ogni barbara uscita del Don Giovanni (uscita contro l’orda degli invasori) puntualmente sollevava anatemi contro il Dissoluto.
Egli pare fosse un protetto del Cardinal Silvestrini, morto di recente, il quale a sua volta doveva esser allievo diretto del Cardinal Casaroli.

In pratica, il nostro Leporello altro non è che un abile Cavaliere preparato alla pugna direttamente dalla Curia Romana,
un professionista addestrato per importantissimi incarichi esattamente come avvenne per il buon vecchio Andreotti.



Dunque Leporello in realtà è un cyborg da sempre destinato ad altissimi incarichi da quelle stesse persone che per i primi 50 anni hanno diretto da dietro le quinte la nostra Repubblica.

Eccolo qua in uno dei suoi primi lavori per conto di Don Ottavio (PD) :



Egli è dunque non uomo del potere, ma uomo del SuperPotere,
un golpista formato per incanalare il populista governo giallo-verde verso quello “monocolore rosso” (cit. di Salvini) che prenderà corpo a breve.



Il nostro Leporello, per conto dei suoi azionisti di maggioranza, tra i quali dobbiamo annoverare anche la Frankrukkia:




provvederà a breve ad indicare a Donna Anna (M5S) e al suo fidanzato Don Ottavio (PD) l’elenco dei Ministri da questi scelti.
Egli si presenterà ai due promessi sposi intonando loro la celebre aria:

“Madamina, il catalogo è questo
un catalogo egli è che ho fatt’io;
Osservate, leggete con me”

Non è un caso che all’uscita dall’incontro con Leporello Don Ottavio (quelli del PD) abbia affermato: “che è Napoleone?”:




Putroppo, cari amici, il finale della storia non ci è ancora noto.

Certo, mi sembrava strano che per fare il premier del primo governo populista Mattarella permettesse che fosse incaricato un professorucolo qualunque!

Ma addirittura scomodare i SuperPotenti! Ora confidiamo in Lògos e lasciamoci con il nostro motto preferito: Ad maiora.
 
Il cratere di Ngorongoro si trova a 2.200 metri sul livello del mare, misura oltre 16 chilometri di diametro e occupa in totale un'area di circa 265 chilometri quadrati.
 
Ed è così da milioni di anni........e prima era un vulcano.

In queste ultime giornate ho realizzato qualcosa che non avevo percepito nella sua esatta portata e voglio fare ammenda.
E sì perché, da spirito libero quale sono, non credevo che la gente davvero potesse esser così facilmente manipolata,
come la realtà contro la quale ho sbattuto la faccia, mi ha invece dimostrato.

A che mi riferisco?
Agli eventi, e non solo politici, anche se comunque a quelli connessi, di questi ultimi mesi.
Il precipizio culturale in cui siamo finiti ha prodotto effetti devastanti, che temo ormai inarrestabili.

Quasi tutti, appena divulgate certe notizie, sempre, fateci caso, in modo coordinato e generalizzato si convincono
che quel che il messaggio sapientemente veicolato vuol far recepire, sia la verità.

Facciamo quale esempio, così, tanto per intenderci.

Stanno sbandierando, da anni ormai, la favola, o l’incubo, come preferite,
che il mondo sta andando verso la sua fine, e che la colpa sia dell’uomo.

Improvvisamente è apparsa sulla scena una quindicenne, che forse sarebbe il caso di domandarsi per quale ragione,
descrivevano come una “bambina”, posto che, in molte parti del mondo, le sue coetanee sono già mogli e madri,
effigiata come una sorta di salvatrice del mondo, capace di risvegliare (dall’alto delle sue conoscenze scientifiche?),
le coscienze degli adulti, sul pericolo di distruzione verso cui staremmo correndo a causa del “riscaldamento globale” ….

Lasciando da parte il livello di conoscenze che possa avere, nessuno ha trovato almeno anomalo che una ragazzina tutti i venerdì,
invece di essere a scuola come tutti i suoi coetanei a studiare per prepararsi ad affrontare quei temi che sembrano starle così a cuore,
e sui quali neppure gli scienziati la pensano nella stessa maniera, sia divenuta il fenomeno mediatico che si è costruito?

Ha detto che il mondo va verso la distruzione per colpa dell’uomo … che non c’è più tempo …

Per cosa non c’è più tempo … per andare a scuola forse?

E il bello è che tutto il mondo dei potenti, dei grandi, degli illuminati (altolà … voi no, solo loro),
l’ha accolta come una sorta di nuovo Messia, invitandola dappertutto per ascoltare il suo “verbo”.

Molto meno ascolto hanno altri, tanto per fare un paio di nomi Rubbia e Zichichi, che,
evidentemente meno “dotati” di quella ragazzina assurta al rango di salvatrice del mondo,
hanno dovuto studiare per decenni per divenire le autorità scientifiche che sono … e che però …
dicono cose alquanto diverse … e tutt’altro che gradite ai potenti che indirizzano la gente verso altri lidi.

Andatevelo a vedere quel che dicono sul tema “riscaldamento globale” quei due signori, tanto oggi con internet è facile per chiunque.

Un solo richiamo, perché lo trovo veramente divertente, però lo voglio fare.

Il Prof. Carlo Rubbia, audito al Senato qualche anno fa, quando il fenomeno svedese era ancora in fasce,
cercò di spiegare a un uditorio alquanto svogliato, e in tutt’altre faccende affaccendato,
che quella del riscaldamento globale è una colossale balla e citò, nella vana speranza di farsi capire,
che con il clima attuale, quel tal Annibale, di cui forse qualcuno conserverà il ricordo di chi fosse … con il clima di oggi …
col cavolo che avrebbe attraversato le Alpi con gli elefanti!

Allora, il problema è un inesistente “riscaldamento globale” … o il surriscaldamento del contenuto di alcune scatole craniche, che è meglio evitare di chiamare cervello!?

E qui interrompo un attimo, perchè una considerazione, semplice semplice voglio farla.

Avete fato caso a una cosa? Attraverso i media, solo la carta stampata in passato, radio e tv in seguito, e internet oggi,
soprattutto con il dilagare dello strumento più invasivo inventato finora, i social e la c.d. rete,
se è vero che la potenza del veicolo indirizzato a condizionare tutti sembra invincibile c’è stato però anche
un effetto di ritorno che ho tanto la sensazione non sia stato valutato nella sua reale portata.

E sì perché oggi, attraverso quegli stessi strumenti, le balle vengono scoperte in tempo reale e le reazioni si iniziano a vedere.

E infatti, le contromisure sono già partite.

Quando, a insindacabile giudizio di non si sa chi e attraverso procedure sconosciute, i siti non graditi,
o meglio quelli su cui vengono divulgate notizie non in linea chiudono, vengono oscurati, scompaiono …

Torniamo a noi, e vediamo qualche altra perla di balle tramutate in verità (altro che acqua tramutata in vino di quel dilettante di un tempo).

Qualcuno ricorda quel che l’ex presidente Usa, Barack Obama, quello premiato con il “Nobel per la pace”,
ancora si deve capire per quale ragione (ma dopo che lo hanno dato ad Arafat, è inutile anche domandarselo),
suscitando grande allarme nel mondo intero, qualche anno fa sul riscaldamento globale?

Che i mari, entro la fine di questo secolo, si innalzeranno di 60 metri!!!
Grazie presidente Obama per questo tempestivo allarme che ci hai rivolto.
Solo una cosa: potresti spiegarci anche per quale ragione oggi, nel 2019,
hai acquistato una villa da 15 milioni di dollari …. sul mare?!?!


E vabbè che di qui alla fine del secolo mancano un’ottantina di anni …

Se andate indietro con la memoria, e mi rivolgo a quelli più in avanti con gli anni, perché oggi non so come sia,
è proprio quando ben altra genia di insegnanti rispetto all’attuale, ci insegnò che essendo la terra una stella, come il sole,
per un fatto semplicemente naturale, si sta raffreddando, e il suo destino è, ovviamente tra milioni di anni, di concludere la sua parabola spegnendosi.

E questo processo lo ferma la svedesina restia ad andare a scuola il venerdì … o quelli che le vanno dietro?!

Quel che ho appena detto non significa che le modifiche climatiche, oltre a tante altre, non ci siano,
ma solo che …. fanno parte della naturale e fisiologica evoluzione del pianeta … tutto qui.

Certamente l’uomo deve far di tutto per affrontare queste modifiche, contrastare quelle pericolose,
e magari essere un pochino più accorto a non inquinarlo l’ambiente, ma di qui ad addossare a lui tutti i mali dell’universo ce ne passa,
e non poco., e ciò per una semplicissima considerazione … non c’è male che possa esser debellato,
e neppure affrontato … se prima non se ne individuano le cause … ma quelle vere, e non quelle di comodo, come avviene ormai da troppo tempo!

Ma andiamo avanti …. con le balle spaziali di oggi.

L’Amazzonia brucia … la colpa è di Bolsonaro!
Questo infame rifiuta persino gli aiuti internazionali.
Un infame davvero o uno che sa una cosa semplicissima, e cioè che gli incendi di oggi
sono nella media di quelli degli ultimi anni, e assai di meno di quelli dei primi anni duemila!?

Ah già, dimenticavo, oggi c’è qual cosina di più: i terroristi ambientali, e cioè quelli che appiccano il fuoco per dar prova della fondatezza dei loro allarmi …
che se poi ci scappa di poter dare addosso a uno inviso ai governanti buoni (e cioè quelli che ci stanno devastando da anni), meglio ancora.

Concludendo … me lo fate un piacere?

Tranquilli, non vi chiedo di pensare quel che penso io … solo di farvi un’idea vostra,
non lasciandovi condizionare da quel che, in modo certosino e criminale, stanno cercando di inculcarvi in testa attraverso il massiccio utilizzo dei media.

Guardatele con più distacco le notizie che propinano, approfonditele, guardatevi intorno,
ma soprattutto fatevi guidare da una cosa che non vi tradirà mai … il buon senso.
 
berlusca berlusca, perchè vuoi affondare ?

Torna il sospetto del soccorso azzurro al governo M5S-Pd.

«Tutto vero», scrive su Fb il senatore M5S, Gianluigi Paragone.

«C’è una pattuglia di senatori berlusconiani guidati da Gianni Letta pronta a votare sì all’occorrenza e stabilmente dalla manovra in avanti»

. Il che rende ancora più complesso il quadro, viste le voci che danno alcuni senatori pentastellati pronti invece a dichiararsi contro.

Per adesso c’è il voto sulla piattaforma grillina. «Su Rousseau voterò No al governo col Pd», scrive ancora Paragone.
 
Erano i tortellini gli ospiti più graditi della Festa dell’Unità di Bologna.

Ma adesso anche su quel piatto tipico si abbatte la scure dell’austerity.

Nei piatti serviti bisognerà contare i tortellini e metterne almeno cinque in meno per risparmiare sui costi.
 

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