NON SMETTERE DI SOGNARE GIUSTO PERCHE' UNA VOLTA HAI AVUTO UN INCUBO

Ma chi ha inventato quella ragazzina svedese attivista salvatrice del mondo??
Anche un cerebro leso capisce che è una montatura interessata.
 
Dany foto straordinaria, a che altitudine eravate e che zona era?
ciao buona serata

Eravamo ai Lacs de Fenetre (circa 2500m) in Svizzera. Ma ci si arriva a piedi lasciando l'auto in Italia:d: nei pressi del colle del Gran San Bernardo in Valle d'Aosta (noi abbiamo fatto il sentiero dal Colle Fenetre dove, oltre ad arrivare ai laghi, si può facilmente raggiungere una piccola vetta con panorama a 360°:))
Buona serata anche a Te:)
 
Ricomincia il giro. Che pochezza.

Neutralizzato Salvini, vanificati i suoi decreti ci prepariamo a regredire non all'era del governo Gentiloni-Minniti,
ma a quella assai più tristi e imbelle dell'esecutivo RenziAlfano.

Un'era in cui l'Italia consegnava i suoi porti alle Ong mentre queste garantivano ai trafficanti di uomini la tratta finale del commercio di uomini
e lavoravano, per trasformare la penisola nel campo profughi dell'Europa. Il tutto per la gioia delle cooperative del Pd
che nel nome dell'«accoglienza» s'arricchivano alle spalle dei cittadini e degli stessi migranti.


Ora la chiamano «discontinuità», ma è lo stesso incubo. Ed è già rincominciato.
 
C'è poco da dire. Bisogna fare.
Un terzo degli elettori vuole un'altra forza politica.

La Lega, il cui leader Matteo Salvini ha aperto la crisi ad inizio agosto, si conferma primo partito al 33,6%, ma perde 4,4 punti rispetto al sondaggio del 29 luglio.
Una tendenza confermata anche dagli altri sondaggi degli ultimi giorni: tutti concordano nel segnalare un calo che oscilla tra i 7 e i 4 punti.

Il Movimento 5 stelle al contrario sale al 21,4% (+4,1) superando il Pd al 21,1% (-0,9 rispetto al 29 luglio).
Solo ieri, il sondaggio di Ipsos per il Corriere della sera, aveva invece indicato una crescita di sette punti.

Sul fronte del centrodestra, da segnalare la tendenza positiva di Fdi che ‘rosicchia’ un altro 0,3 e si attesta al 6,9%, sopra Forza Italia al 6,2% (-0,3).

Per quanto riguarda le altre forze: +Europa arriva al 3% (+0,3); la Sinistra al 2,7% (+0,6); i Verdi al 2,45 (+0,1).
 
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28033/2019 (sotto allegata)
dichiara inammissibile il ricorso avanzato da un marito, condannato per il reato di lesioni aggravate per aver colpito la moglie con delle scope.

Per gli Ermellini la scopa è uno strumento idoneo a offendere, per cui le lesioni sono da considerare aggravate perché provocate con l'impiego di un'arma.

Non solo, questo arnese rientra nella categoria di arma impropria, ai sensi dell'art. 4, comma secondo, legge n. 110 del 1975,
qualsiasi strumento
, che, nelle circostanze di tempo e di luogo in cui sia portato e/o usato, sia potenzialmente utilizzabile per l'offesa della persona,
ricorrendo nel contempo la circostanza aggravante del fatto commesso con armi e, pertanto, nella fattispecie concreta anche il manico di scopa è qualificabile in tal senso
 
Con la sentenza n. 36648/2019 (sotto allegata) la Cassazione sancisce che non commette reato chi,
sottoposto a misura di prevenzione, guida un ciclomotore senza patente.

La depenalizzazione applicata in materia vale anche in questo caso, perché i ciclomotori fino a 50 c.c. non sono considerati "motoveicoli",
il fatto poi che dal 2013 è previsto l'obbligo della patente anche per questi mezzi non ne giustifica l'estensione, che avverrebbe in malam partem,
contrariamente al divieto di analogia sancito dall'art 14 disp prel. c.c.
 
A me sembra di aver a che fare con dei deficienti. Possibile che non si riesca a capire
la gravità del problema ? Una - dico una femmina- ne porta avanti anche 10 per volta.
E così la crescita è esponenziale.

"Cinghiali che passeggiano tranquillamente in città nelle prime ore del mattino, selvatici che invadono persino i cimiteri, mangiando i fiori destinati ai nostri cari.

Leggendo la cronaca delle ultime 48 ore nelle province di Como e Lecco c'è da restare increduli, invece è tutto vero e documentato.

Siamo di fronte a un vero allarme sociale e di sicurezza, oltrechè economico per quanto riguarda le imprese, che continuano a essere invase da un capo all'altro delle due province".

Lo rimarca Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como-Lecco:
"l'organizzazione agricola denuncia da anni un problema che continua a crescere a dismisura, e continuerà a farlo:
i cinghiali sono animali molto prolifici e non hanno antagonisti naturali, va da sé che riproducendosi continuamente,
il numero dei capi aumenta di anno in anno in maniera esponenziale. Lo stesso dicasi per cervi e caprioli.
I danni provocati nelle due province lo scorso anno sono stati pari a 350 mila euro, nel 2019 sicuramente saranno molti di più.
Le imprese agricole sono esasperate e hanno ragione: i cittadini e gli automobilisti hanno paura: oggi, un poco piacevole "incontro ravvicinato"
con un cinghiale non è più un'ipotesi remota nemmeno entro i confini urbani della città di Como".

Coldiretti invita "imprese e cittadini a segnalare la presenza degli ungulati" e rimarca, attraverso il direttore Giovanni Luigi Cremonesi,
la "massima allerta su un tema rispetto al quale non intendiamo in nessun modo abbassare la guardia:
per questo appoggiamo la richiesta del Comprensorio Alpino Prealpi Comasche che ha chiesto una deroga al piano di abbattimento
, in particolare per il numero di capi maschi abbattibili ormai prossimo ad essere raggiunto.

Rimarchiamo anzi che, a fronte di una situazione di tale emergenza, porre limiti numerici rischia al contrario
di porre un notevole freno all'attività di prelievo, in quanto il prelievo stesso di eventuali capi fuori piano
(dettato anche dalla difficoltà di identificare il sesso dei capi nelle ore notturne, ove si concentrano le invasioni, ndr)
provocherebbe l'applicazione di pene amministrative".

Conclude il presidente Trezzi: "I numeri riportati dal Cac Prealpi Comasche testimoniano le dimensioni preoccupanti assunte dal problema:
da inizio giugno a fine agosto, nel territorio di competenza, è già stato effettuato, il prelievo di 253 capi
dei quali 116 su 154 maschi previsti per la classe 1 pari al 75,8% del piano previsto e 29 su 41 pari al 70,7% dei maschi previsti per la classe 2 sul totale previsto dal piano.

Ciononostante, le invasioni nei campi non si fermano e nemmeno regrediscono, e ciò vale per l'intero territorio interprovinciale comasco e lecchese:
anche per questo ribadiamo la necessita di azioni ancor più incisive e l'urgenza di un nuovo censimento che fotografi in modo realistico la situazione".

Occorre quindi dar corso e incrementare gli interventi straordinari di prelievo, così come è urgente una revisione dei piani faunistico-venatori
di concerto con le associazioni di categoria e gli organismi preposti. Ciò con particolare riferimento alle quote di esemplari,
partendo dalla effettiva consistenza delle popolazioni di selvatici e in relazione ad oggettivi criteri di sostenibilità dei territori:
ad esempio un recente monitoraggio di Coldiretti ha confermato la gravità della situazione nei campi a Piano Porlezza,
dove un singolo fondo è invaso da decine di capi tra cervi, caprioli e cinghiali, anche contemporaneamente
 
I dementi li troviamo a tutte le quote

Un’incisione, probabilmente fatta con un coltellino.
Una scritta a rovinare le assi in legno appena risistemate.

Il bivacco Ferrario, l’igloo sacro a quota 2184 in cima alla Grignetta, è tornato ad essere preso di mira dai vandali, a poche settimane dalla riapertura dopo la ristrutturazione.

I lavori, intrapresi a settembre 2018 dai volontari del Cai Lecco e Gruppo Ragni, si erano conclusi a inizio agosto
con il monito del presidente del Cai Lecco Alberto Pirovano:

“Non è un bivacco, ma una cappella, un igloo sacro come lo definì il suo progettista, l’architetto Mario Cereghini.
Ci raccomandiamo agli utilizzatori: Se dovessimo cominciare a rivedere scritte e adesivi lo chiuderemo
o lo smonteremo definitivamente portandolo al museo dei Piani Resinelli. Del resto, se chi frequenta la montagna
non è capace di aver cura di un proprio bene, atteso che non è un bene necessario, o lo si chiude o lo si smonta”.

Un gesto di disinteresse nella cura di un bene comune.
Ora toccherà al Cai Lecco valutare il da farsi per preservare la struttura realizzata nel 1968, dai maleducati d’alta quota.

bivacco_grignetta-696x499.jpg
 
Preparate la vaselina ed ungetevelo bene.......

Giuseppe Conte avrà un'altra notte di tempo per completare la squadra prima di salire stamattina con la lista dei ministri,
da concordare con il presidente, e sciogliere la riserva. Nel pomeriggio o domani il giuramento, giovedì o venerdì la fiducia: poi i giallo rossi potranno partire.

L'ultima mediazione, a questo punto, è quella con il Colle,
che già da un paio di settimane ha fatto capire che ci sarà una «particolare attenzione», un faro acceso su alcuni ministeri chiave.

Un prefetto al Viminale,
un economista in via Venti Settembre, questi dovrebbero essere i paletti di Sergio Mattarella.

Dopo la gestione sopra le righe di Matteo Salvini, il capo dello Stato non ritiene opportuno che l'Interno sia gestito da un leader di partito.
Per quell'incarico serve una figura istituzionale, non troppo di parte, di cui si possano fidare anche gli avversari politici.
Un posto dove si lavora molto e si appare poco: Luigi Di Maio insomma lì non andrebbe bene.

Infatti per il capo politico dei 5s, che comunque pretende un dicastero di peso, sembra pronta la Farnesina.

Beninteso, non è certo il profilo ideale dal punto di vista del Colle, che tra le feluche
avrebbe preferito una personalità più robusta e esperta a livello internazionale, però insomma, non si farà una battaglia per questo.

L'altra casella sulla quale il presidente vuol dire la sua, usando il potere duale che gli assegna la Costituzione, è l'Economia.

I conti del Belpaese sono a rischio, il governo dovrà preparare una manovra che eviti che scattino le clausole di salvaguardia e aumenti l'Iva,
occorrerà uno sforzo sul debito per convincere la Ue. Al posto di Tria serve quindi una figura di «provato europeismo»
e di una certa «autorevolezza» in materia di finanza pubblica.

Altre preoccupazioni per la Difesa: anche qui è richiesto un ministro esperto, non uno sbarbatello.
Tra i tanti nomi, Lorenzo Guerini potrebbe andare bene.
 

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