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Ciao a tutti...a voi un bell articolino...

Il debito americano alle stelle
Immobiliare, allarme morosità


di Vittorio Carlini

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18 novembre 2009
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"Dai nostri archivi"Il debito pubblico americano oltre la soglia dei 12mila miliardi di dollari
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Negli Usa il debito pubblico ha superato la soglia dei 12.000 miliradi. Nel mercato delle case l'"insolvency rate" di Fannie Mae è salito allo 0,62 per cento.

«Parole, parole, parole...», cantava Mina un po' di tempo fa. Un refrain che ben potrebbe adattasi alle tante (troppe) dichiarazioni in stile: «la crisi è finita» o «il peggio è alle spalle». Certo, tutti lo sperano. Ma, al di là delle parole (per l'appunto) ci sono ancora molti fatti che dovrebbero indurre a maggiore prudenza.

Tra questi l'andamento del mercato immobiliare americano, in particolare quello commerciale. In tal senso il Wall Stret Journal, che non può certo dirsi un foglio "catastrofista", riporta alcuni dati molto interessanti sui conti economici di Fannie Mae e Freddie Mac, i due enti parastatali che sono lo snodo del sistema secondario dei mutui immobiliari di milioni e milioni di Mr e Mrs Smith. Ebbene, il "delinquency rate" (il tasso di insolvenza) di Fannie Mac alla fine di settembre è salito allo 0,62%, contro lo 0,16% di un anno prima. Un balzo che è conseguenza, anche e soprattutto, del peggioramento del mercato commerciale immobiliare. Come evidenzia, peraltro, un altro dato riferito a Freddie Mac: nel momento di massimo splendore dell'housing commercial market (nel 2007), il gruppo aveva garantito nuovi mutui per 180 miliardi di dollari legati a nuove costrusioni; la metà di questi, adesso, sono in morosità.

La situazione non è certo positiva. Una eventuale difficoltà delle due società parastatali nel sostenere i crediti per l'acquisto delle case potrebbe portare ad uno stallo del mercato stesso. «Senza la continua attività di Fannie Mae e Freddie Mac - ha scritto di recente l'università di Harvard - le compravendite immobiliari potrebbero fermarsi».

Senza dimenticare, poi, che gli enti hanno ricevuto più di 110 miliardi di dollari dal governo di Washington per il loro salvataggio. E pensare ad unlteriori iniezioni di denaro è molto difficile. Proprio oggi, infatti, l'esecutivo ha pubblicato l'ultimo dato sul debito pubblico. Secondo quanto indicato dal dipartimento del Tesoro Usa, il debito ha superato la soglia dei 12mila miliardi di dollari. Al 16 novembre 2009 ammonta a 12.031,30 miliardi contro 11.999,51 miliardi il giorno prima. La prima soglia simbolica dei 10mila miliardi era stata superata nel settembre 2008. Dal primo novembre 2009 l'indebitamento è cresciuto di oltre 138 miliardi e si sta avvicinando rapidamente al tetto di 12.104 miliardi (circa l'80% del Pil Usa 2008) autorizzato dal Congresso.

Un altro dato che indica come, a volte, la realtà lontana dalle «parole, parole, parole, soltanto parole....»
 
...80% del PIL il Net debt....ed è cresciuto dell' 1% in un mese....noi siamo al 120% mi sembra....se per esempio si dovesse salvare qualcos altro (AIG, BOFA etc) come farebbero?
 
Buongiorno a tutti , siamo nella solita giornata di stallo che caratterizza le ultime sedute.

Assenza di volumi e variazioni marginali .

Una quiete surreale
 
Ciao Malibu,

a livello psicologico se le 4 banche d'affari vogliono fregare piu gente possibile dovrebbero scendere ora del 20%...ormai con tutte ste notizie negative la gente ci pensa bene prima di entrare, avrebbe piu senso per loro stornare adesso....
Il discorso che l'opinione pubblica ha bisogno di una borsa che sale per l ottimismo è un po na cazzzata....la gente è piu impressionata dagli amici/colleghi che perdono il lavoro che dalla borsa....che ne pensi??
 
Negli USA la Borsa conta piu che da noi per l'opinione pubblica ...

io penso comunque che sono in fase ancora rialzista ( questo è quello che si evince dai grafici senza pensare ad altro ) e che prima di parlare di ribassi bisogna che neghino diversi supporti con aumento di volumi
 

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