Titoli di Stato paesi-emergenti Obbligazioni Brasile e Petrobras

Direi che non c’è storia, già nel 2014 quando iniziai la mia avventura e dovetti scegliere tra pemex e pbr scelsi la seconda a occhi chiusi. Pemex produzione in calo da anni(14 all’epoca se non ricordo male) know how ridicolo rispetto ai brasiliani. E oggi pemex batte pbr solo su una cosa... è diventata lei la oil major col debito più grande....
Più che match torrido mi sembra una scelta ovvia anche se i rating fino a poco fa dicevano altro, ma si sa le agenzie di rating ci arrivano sempre dopo....
 
Direi che non c’è storia, già nel 2014 quando iniziai la mia avventura e dovetti scegliere tra pemex e pbr scelsi la seconda a occhi chiusi. Pemex produzione in calo da anni(14 all’epoca se non ricordo male) know how ridicolo rispetto ai brasiliani. E oggi pemex batte pbr solo su una cosa... è diventata lei la oil major col debito più grande....
Più che match torrido mi sembra una scelta ovvia anche se i rating fino a poco fa dicevano altro, ma si sa le agenzie di rating ci arrivano sempre dopo....
Pesa il rating del brasile rispetto al rating del mexico..evidentemente conta di più il rating del paese che non quello della società..
 
Jair Bolsonaro lo aveva annunciato in campagna elettorale: nasceranno scuole militari in ogni Stato del Brasile. Per forgiare i ragazzi, sin dalle elementari, con la disciplina e i valori tradizionali come patria, famiglia, onore, contegno. Nulla da eccepire, può anche essere utile. Ma dietro questa scelta c’è qualcosa di più. C’è la volontà di cancellare qualsiasi traccia dei governi passati. Governi di sinistra ovviamente, quelli del gay kit, dell’identità di genere, dei matrimoni misti, della solidarietà e del rispetto degli altri. Indipendentemente dal colore della pelle e delle origini. E poi, vista la strage di Suzano, alla scuola Raul Brasil, dove due killer hanno ucciso 12 persone, tra studenti e insegnanti, un’educazione militare serve da deterrente.
Ne esistono già cinque e il ministero dell’Educazione ha in mente di crearne altri 36. Quelli attivi hanno subito imposto regole precise: tutti in maglietta bianca su jeans, niente trucchi per le ragazze, capelli corti, aboliti orecchini e piercing. Scuole come caserme, aule come camerate. Si entra in classe schierati in plotoni. Il capo fila lancia gli ordini, attenti e riposo. Quando arriva il docente, si urla il suo nome, ci si alza in piedi e quando suona la campanella e si esce per cambiare aula e lezione ci si ferma sull’attenti davanti alla lavagna, si saluta e con passo marziale si esce.
Sui 15 Stati coinvolti nel progetto solo 5 hanno risposto di non essere interessati. Le iniziative solo affidate alle amministrazioni locali ma il ministero dell’Educazione finanzia un programma di sostegno per quelle che chiama scuole civico-militari. Con una divisione dei compiti ben precisa: i professori si occupano della formazione didattica e culturale, i militari della disciplina, dei corsi di difesa, dell’amministrazione. Una convivenza non facile. Anche perché il personale militare ha voce in capitolo, interviene, controlla, pretende, spesso impone.
Chi promuove il progetto sostiene che in questo modo studenti e insegnanti si sentono più sicuri, che non ci sarà bisogno di agenti davanti agli istituti per prevenire gli attacchi degli emulatori alla Colombine. Chi invece solleva critiche e perplessità ricorda che la tragedia di Suzano non può essere strumentalizzata per militarizzare le scuole. È un’eccezione che non serve come parametro. Piuttosto ci si domanda, oltre ai risultati pedagogici, cosa sarebbe accaduto se ci fosse stata un’incursione in uno degli istituti militarizzati. Tutti si sarebbero messi a sparare.
Lo Stato abdica e delega alla scuola la sicurezza quando dovrebbe garantirla con più vigilanza e controlli. Ma questo significherebbe potenziare le forze dell’ordine, sconfiggere le milizie, costringere le famiglie a mandare i propri figlia scuola, rimettere in sesto il sistema scolastico che ha poche scuole, la maggioranza a pezzi. Un lavoro lungo. La destra ha bisogno di mantenere viva la campagna e rafforzare il suo modello di sviluppo. Meglio creare collegi militari e preparare come soldati la futura classe dirigente. Sui nuovi libri di testo sono è già stato eliminato ogni riferimento ai valori considerati "comunisti".
Scuole militari per il Brasile del futuro
La Repubblica/Mastrogiacomo
 
BRASILIA--Brazil recorded a $1.1 billion current-account deficit in February, narrower than the $6.5 billion shortfall it had in January, the country's central bank said Monday.
The 12-month current-account deficit reached 13.9 billion in February, equal to 0.74% of gross domestic product, down from January's $14.8 billion deficit, or 0.78% of GDP, the bank said.
The central bank said the result stems in part from a strong trade surplus as exports in February fell less than imports versus a year earlier.
Net foreign direct investment reached $8.4 billion in February, up from $5.9 billion in January, the bank said. Over the 12 months through February, FDI rose to $89.5 billion, from $85.8 billion until the month before.
Brazilian economists surveyed weekly by the central bank forecast the yearly current-account deficit widening to $26 billion by the end of 2019, with a $50.5 billion annual trade surplus and $81 billion in FDI.
 
- A Brazilian appeals court judge on Monday released former President Michel Temer from jail following his high-profile arrest on graft charges last week, which marked a fresh landmark in the country's battle against political corruption.
- Brazilian Economy Minister Paulo Guedes on Monday said the government's landmark pension reform may be diluted, but urged lawmakers not to water down targeted savings in the next decade to less than 1 trillion reais ($259 billion).
Reuters
 
Brasile: Fgv, l'economia brasiliana registra il peggior decennio degli ultimi 120 anni (2)
Brasilia, 25 mar 17:50 - (Agenzia Nova) - L'andamento attuale è spiegato dal peggioramento delle condizioni macroeconomiche in Brasile. Dal 2014, l'economia brasiliana ha raccolto deficit successivi nei conti pubblici, il che ha portato a un aumento accelerato del debito del paese e, di conseguenza, alla sfiducia da parte dei mercati finanziari e degli investitori. Nel 2015 e nel 2016, ad esempio, l'attività economica è diminuita rispettivamente del 3,5 e del 3,3 per cento. Il Brasile non registrava due anni di recessione consecutivi dal 1930 al 1931, quando il mondo è stato colpito dagli effetti della crisi economica del 1929, successiva al crollo della borsa di New York. Nel 2017 e 2018 il Pil è aumentato solo dell'1,1 per cento. Nel 2018, in particolare lo sciopero dei camionisti e l'incertezza causata dalla campagna elettorale hanno influenzato in negativo l'attività economica. Il rallentamento dell'economia dell'Argentina, primo acquirente di export brasiliano, sta condizionando in negativo la ripresa. (Brb)
© Agenzia Nova - Riproduzione riservata
 
Brazil's federal prosecutor's office on Tuesday said it was opposed to far-right President Jair Bolsonaro's plan to allow the armed forces to officially commemorate the 55th anniversary of Brazil's military coup this weekend. Reuters
 
BRASILIA (Reuters) - Brazilian President Jair Bolsonaro and his economy minister tried to rescue their contentious pension reform bill on Wednesday, as deepening political chaos surrounding the government’s signature proposal slammed Brazilian markets.
Bolsonaro again warned that failure to overhaul the creaking social security system would bankrupt the country, while Economy Minister Paulo Guedes said he would quit if the president or Congress chose not to follow his policy recommendations.
Brazilian financial assets tumbled. The real fell to a nearly six-month low against the dollar, while the Bovespa stock market slumped 3.6 percent. Bond yields and market-based interest rates also climbed steeply.
 

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