Anche io sto passando dalla parte di chi ritiene che per warrant come questi (in particolare il 2010) il fattore tempo giochi contro invece che a favore.
Parlando ad alta voce, supponiamo per un momento che il w10 quotasse pari pari al suo teorico. Chi avrebbe interesse a mantenerlo in portafoglio?
A parere mio, nessuno. Anzi, chi volesse mantenere aperta la posizione meglio farebbe a vendere i w10 e comprare azioni, nel rapporto di 1 azione ogni 10 warrant.
Questo perché, a parità di capitale investito, avrebbe lo stesso, identico guadagno se l'azione salisse e la stessa, identica perdita se l'azione scendesse...
Fino alla fatidica soglia dei 3,88€, che per il w10 agisce come una sorta di "strike invertito". Al raggiungimento (e successivo sfondamento) di questa soglia infatti, il valore del warrant comincia a crollare, per azzerarsi in corrispondenza dei 3,50€.
Insomma, se il w10 quotasse pari al teorico il possessore del warrant si troverebbe a sopportare un rischio superiore rispetto all'azionista, senza alcuna contropartita.
Questo rischio diventa tanto più remoto quanto più l'azione si allontana dalla soglia fatidica e quanto più si avvicina la scadenza, ovviamente.
Per cui, finite le vendite di chi vuole incassare in questi giorni il "dividendo extra", il warrant dovrebbe cominciare a salire, ma sempre mantenendo un certo sconto rispetto al teorico, sconto che andrà sempre più riducendosi all'avvicinarsi di giugno, con sommo gaudio di tutti noi "warrantisti"
.
Insomma, oltre all'unica cv "invertita" che peggiora se l'azione sale troppo, abbiamo pure due warrant "invertiti" che crescono di valore al passare del tempo... quante sorprese, quelli del creval
