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* Qualche opportunita' sulla cv scadente a dicembre 2013 ?
* (pero' ha volumi risicatissimi ...)
Carige, operazione Unipol aumento riservato, nuovo assetto nel capitale - Genova - Repubblica.it
Carige, operazione Unipol
aumento riservato, nuovo assetto nel capitale
Il gruppo potrebbe salire fino al 27 per cento. I contatti di Berneschi e la resa dei conti in assemblea a settembre
di MASSIMO MINELLA
Lo leggo dopo
Giovanni Berneschi, presidente Carige
TAG
Banca Carige, Giovanni Berneschi, Unipol, genova
IL FUTURO della Carige si giocherà nelle prossime settimane, fra un agosto speso a coltivare riservatamente contatti e relazioni, e un settembre in cui sarà l'assemblea a misurare la forza del piano a cui sta lavorando il presidente Giovanni Berneschi. L'operazione, svelata ieri da Repubblica, mira a dar vita a un'aggregazione senza precedenti che nelle intenzioni della sua guida aprirebbe il capitale al gruppo Unipol, colosso finanziario che al business assicurativo unisce quello bancario. A Unipol, infatti, sarebbe riservato un aumento di capitale per consentirgli di salire fino al 27 per cento delle azioni del gruppo bancario, con un'iniezione di liquidità che andrebbe a coprire quasi la metà dell'aumento di capitale da 800 milioni di euro, obbligatorio per il rafforzamento patrimoniale dell'istituto, così come stabilito dagli ispettori di Bankitalia. L'alleanza Carige-Unipol, inoltre, correrebbe sul doppio filo bancario e assicurativo, tenuto conto che entrambi i gruppi operano in questi segmenti, con l'istituto guidato da Berneschi che proprio per rafforzare il suo patrimonio ha deciso di dismettere il controllo delle due società assicurative. L'aumento di capitale riservato andrebbe a diluire le quote degli attuali primi due azionisti, la Fondazione Carige, titolare del 47 per cento delle azioni, e i francesi di Bpce (10).
La Fondazione scenderebbe attorno al 35 per cento, restando così il primo azionista, anche se l'ingresso di Unipol rimescolerebbe non poco le carte all'interno del capitale, al punto
da poter prefigurare nuovi assetti sul controllo della banca. Oggi, infatti, la maggioranza assoluta di Carige, anche senza patti di sindacato, fa capo all'alleanza fra Fondazione, francesi e "pattisti", un gruppo di azionisti, che insieme controllano oltre il 4 per cento del capitale, al cui interno ci sono grandi gruppi (Gavio, Coop) e famiglie (fra cui quella dello stesso Berneschi). Un assetto destinato a cadere, tenuto conto che la Fondazione ha chiesto con urgenza una nuova governance della banca (quindi senza più il presidente Berneschi e il vicepresidente Alessandro Scajola). I "pattisti", invece, continueranno a puntare su Berneschi, come già emerso chiaramente ieri dalle parole del presidente di Coop Liguria Berardini (socio con l'1,5 del capitale) che non ha dimenticato di ricordare, nel suo comunicato, anche le scadenze di mandato della Fondazione. E in assemblea andranno a caccia degli altri azionisti, nonostante gli assetti attuali del capitale sembrano mettere la Fondazione al riparo da sorprese.
Insomma, un confronto a distanza quello fra Fondazione e banca che proseguirà nelle prossime settimane, fino ad arrivare alla prova finale dell'assemblea. Sarà qui, presumibilmente nel mese di settembre, che gli azionisti dovranno esprimersi sulle dimissioni dei consiglieri (5 della Fondazione, 3 dei soci francesi) e poi in seconda battuta esaminare la lista dei nuovi consiglieri. La partita è solo
iniziata.
* (pero' ha volumi risicatissimi ...)
Carige, operazione Unipol aumento riservato, nuovo assetto nel capitale - Genova - Repubblica.it
Carige, operazione Unipol
aumento riservato, nuovo assetto nel capitale
Il gruppo potrebbe salire fino al 27 per cento. I contatti di Berneschi e la resa dei conti in assemblea a settembre
di MASSIMO MINELLA
Lo leggo dopo
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Banca Carige, Giovanni Berneschi, Unipol, genova
IL FUTURO della Carige si giocherà nelle prossime settimane, fra un agosto speso a coltivare riservatamente contatti e relazioni, e un settembre in cui sarà l'assemblea a misurare la forza del piano a cui sta lavorando il presidente Giovanni Berneschi. L'operazione, svelata ieri da Repubblica, mira a dar vita a un'aggregazione senza precedenti che nelle intenzioni della sua guida aprirebbe il capitale al gruppo Unipol, colosso finanziario che al business assicurativo unisce quello bancario. A Unipol, infatti, sarebbe riservato un aumento di capitale per consentirgli di salire fino al 27 per cento delle azioni del gruppo bancario, con un'iniezione di liquidità che andrebbe a coprire quasi la metà dell'aumento di capitale da 800 milioni di euro, obbligatorio per il rafforzamento patrimoniale dell'istituto, così come stabilito dagli ispettori di Bankitalia. L'alleanza Carige-Unipol, inoltre, correrebbe sul doppio filo bancario e assicurativo, tenuto conto che entrambi i gruppi operano in questi segmenti, con l'istituto guidato da Berneschi che proprio per rafforzare il suo patrimonio ha deciso di dismettere il controllo delle due società assicurative. L'aumento di capitale riservato andrebbe a diluire le quote degli attuali primi due azionisti, la Fondazione Carige, titolare del 47 per cento delle azioni, e i francesi di Bpce (10).
La Fondazione scenderebbe attorno al 35 per cento, restando così il primo azionista, anche se l'ingresso di Unipol rimescolerebbe non poco le carte all'interno del capitale, al punto
da poter prefigurare nuovi assetti sul controllo della banca. Oggi, infatti, la maggioranza assoluta di Carige, anche senza patti di sindacato, fa capo all'alleanza fra Fondazione, francesi e "pattisti", un gruppo di azionisti, che insieme controllano oltre il 4 per cento del capitale, al cui interno ci sono grandi gruppi (Gavio, Coop) e famiglie (fra cui quella dello stesso Berneschi). Un assetto destinato a cadere, tenuto conto che la Fondazione ha chiesto con urgenza una nuova governance della banca (quindi senza più il presidente Berneschi e il vicepresidente Alessandro Scajola). I "pattisti", invece, continueranno a puntare su Berneschi, come già emerso chiaramente ieri dalle parole del presidente di Coop Liguria Berardini (socio con l'1,5 del capitale) che non ha dimenticato di ricordare, nel suo comunicato, anche le scadenze di mandato della Fondazione. E in assemblea andranno a caccia degli altri azionisti, nonostante gli assetti attuali del capitale sembrano mettere la Fondazione al riparo da sorprese.
Insomma, un confronto a distanza quello fra Fondazione e banca che proseguirà nelle prossime settimane, fino ad arrivare alla prova finale dell'assemblea. Sarà qui, presumibilmente nel mese di settembre, che gli azionisti dovranno esprimersi sulle dimissioni dei consiglieri (5 della Fondazione, 3 dei soci francesi) e poi in seconda battuta esaminare la lista dei nuovi consiglieri. La partita è solo
iniziata.
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