stefanog23

Forumer attivo
Convertibili tutte giù e non di poco, soprattutto BP14 non conosce sosta e fa il nuovo minimo a 97.01, ma anche UBI13 ha fatto il nuovo minimo a 100.50, nuovo minimo anche per CRG15.

Ma del resto con un indice italiano che cola a picco da 5 sedute, una certa preoccupazione mi pare normale, soprattutto perchè è proprio il settore bancario sotto pressione... poi c'è anche la BCE che ha alzato i tassi dello 0.25 e questa è una delle cose che mi lasciano più perplesso.
 

dagoweb

Forumer attivo
INTERVISTA 1- Pop Emilia ribadisce no ad aumento capitale -Viola
Reuters - 11/07/2011 16:01:50
(aggiunge background su piano 2009-2011 dal nono paragrafo)

di Ian Simpson e Gianluca Semeraro

MILANO, 11 luglio (Reuters) - Popolare Emilia Romagna (BPE.MI) ribadisce di non vedere alcuna necessità di procedere a un aumento di capitale e, malgrado l'ondata di ribassi che ha colpito il mercato italiano e in particolare i titoli bancari, va avanti con il piano di rafforzamento patrimoniale già annunciato.

Lo ha detto l'AD Fabrizio Viola in un'intervista a Reuters confermando per il 2011 i target del piano triennale annunciato nel 2009 pur non aspettandosi per i prossimi trimestri "rapidi miglioramenti" sul costo del credito, vista la congiuntura attuale.

L'AD considera "ingiustificate" dal punto di vista dei fondamentali sia del paese sia del sistema bancario le turbolenze che hanno colpito l'Italia in queste settimane. "A turno vengono colpite le nazioni dell'Europa più deboli e in questi giorni tocca a noi", ha spiegato.

"Abbiamo costruito un'operazione che sarà spalmata su tutto il secondo semestre e da questo punto di vista al momento attuale non vedo fattori tali da modificare l'operazione. Se la situazione rimane quella attuale e quindi non ci sono strutturali cambiamenti nelle valutazioni del sistema bancario e della nostra banca dico no" a un aumento di capitale, ha detto Viola.

A metà giugno Pop Emilia ha annunciato un piano di rafforzamento patrimoniale che prevede il lancio di un'Ops volontaria sulle minorities delle banche controllate, con l'esclusione di Banco di Sardegna (BSRP.MI), e il riscatto anticipato del bond convertibile soft mandatory. L'operazione porterà già da fine 2011 il common equity oltre il 7%. (news)

CONGIUNTURA INTRALCIA MIGLIORAMENTO COSTO CREDITO
La congiuntura attuale non consente di prevedere per i prossimi trimestri "rapidi miglioramenti" sul costo del credito che comunque conferma i progressi del primo trimestre rispetto ai picchi degli anni precedenti, ha detto Viola.

Nel secondo trimestre il margine di interesse "comincia gradualmente a beneficiare del rialzo dei tassi anche se i maggiori vantaggi li avremo nella seconda parte dell'anno", ha spiegato il banchiere, descrivendo "una crescita piuttosto lenta" a livello di volumi ma "ampiamente giustificata" dalla necessità di consolidare la crescita sostenuta della seconda parte del 2010.

Per l'intero 2011 "allo stato delle cose manteniamo gli obiettivi reddituali del piano industriale anche se la situazione dei mercati finanziari è talmente instabile che rende difficile qualsiasi proiezione", ha aggiunto.

Il piano 2009-2011 individuava tre scenari possibili e nel caso peggiore, che è quello su cui la banca fa riferimento, l'utile netto è atteso a 270 milioni, mentre il margine di intermediazione poco sopra i 2 miliardi.

Nello scenario intermedio il margine di intermediazione è visto a 2,2 miliardi e l'utile netto a 365 milioni.

Il ribasso dei prezzi dei titoli di stato italiani, per la parte detenuta per trading, impatterà sui margini ma "mi aspetto un effetto mitigato dalla duration piuttosto contenuta dei portafogli", ha sottolineato Viola definendo "del tutto trascurabile", invece, l'esposizione verso i paesi Pigs in relazione al portafoglio delle attività finanziarie complessivo.


NUOVO PIANO INDUSTRIALE A INIZIO 2012, NO MERGER POP MILANO
L'istituto in questi giorni sta cominciando a lavorare al nuovo piano industriale "con l'obiettivo di approvarlo a fine anno e annunciarlo all'inizio del prossimo", ha spiegato Viola.

Il piano ribadirà il modello di sistema di banche di territorio pur con qualche possibilità di semplificazione e razionalizzazione della struttura: ciò esclude comunque fusioni tra controllate procedendo quindi nella direzione opposta rispetto a un modello di banca unica come quello varato lo scorso anno da UniCredit (UCG.MI), ha aggiunto.

"La possibilità di espandersi nel Nord Italia è sempre un'opzione strategica", ha poi sottolineato Viola che però predilige la crescita organica all'acquisto di sportelli. "Altre opzioni strategiche dipendono dal fatto che siano disponibili o meno e a oggi non ci sono".

Viola è tornato a smentire le ipotesi, rilanciate alcune settimane fa, di una possibile fusione con Popolare Milano (PMI.MI), ipotesi che non esiste "neanche a livello di idea, non solo di progetto".

"Da quanto leggo non mi sembra che Pop Milano abbia in programma operazioni di fusione. Non ci sono quindi le minime condizioni per parlarne", ha aggiunto.


Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
Ultima modifica:

Andrea Chenier

Nuovo forumer
Senza dubbio il rialzo dei tassi della BCE non giova ed è un fatto realmente accaduto.

Siamo un piccolo acquario in cui basta tirare un sassolino che le onde si alzano ed i pesciolini scappano a nascondersi... a quel punto è facile raccogliere con un retino e farsi una frittura.

Sono stato contrario all'annuncio della sospensione delle vendite allo scoperto che per me ha avuto effetto contrario a quello sperato.

Ora che i giornali usciranno domani con i titoloni in prima pagina avremo con molta probabilità toccato il fondo... peccato a non aver liquidità disponibile ovviamente solo per le convertibili.

un saluto
 

fabbro

Forumer storico
io oggi qualcosa ho compricchiato però senza esagerare e per precisione 2 obbligaz MB; 3 RBS; 2 BARCLAYS; 1 UC; 1 ISP; 1 BEI; e per quanto riguarda le cv (poche anche queste ): SIAS CV ; UBICV; CVAL13; BPER15.
Le obbligazioni sono tutte a TV o inflation linked e tutte vicine o sotto al minimo storico precedente . Per fortuna ero e sono ancora liquidissimo .
 

ConteRosso

mod sanguinario
Dopo l'attacco speculativo contro l'Italia
che se andasse a segno porterebbe alla fine dell'euro
non mi meraviglio che le obbligazioni convertibili segnino dei nuovi minimi
ma la UBI CV a questi prezzi sembra proprio un buon affare
dite che può andare più giù di così?
 

locco68

violaforever
Dopo l'attacco speculativo contro l'Italia
che se andasse a segno porterebbe alla fine dell'euro
non mi meraviglio che le obbligazioni convertibili segnino dei nuovi minimi
ma la UBI CV a questi prezzi sembra proprio un buon affare
dite che può andare più giù di così?
se va a segno l'attacco speculativo all'Italia oltre all'Euro finisce anche Ubi.......
 

andersen1

Patrimonio dell'umanitâ
Dopo l'attacco speculativo contro l'Italia
che se andasse a segno porterebbe alla fine dell'euro
non mi meraviglio che le obbligazioni convertibili segnino dei nuovi minimi
ma la UBI CV a questi prezzi sembra proprio un buon affare
dite che può andare più giù di così?
Sotto i 100 è quasi incomprimibile.
 

stefanog23

Forumer attivo
Quando ci sono questi sell off è sempre molto pericoloso entrare. Sono settimane che sembra di vedere prezzi da saldo, ma ogni giorno si va un po' più giù.

Ubi13 ha toccato i 99, BP14 i 95, sotto 100 anche Carige15 e Bper15, mentre quella che dopotutto tiene meglio e la Cval13. Anche ben stabili che scade fra poco più di 3 mesi è sotto 99.
Certo se non saltasse niente sarebbero buone occasioni, ma vatti a fidare.
 

ecom

Nuovo forumer
Quando ci sono questi sell off è sempre molto pericoloso entrare. Sono settimane che sembra di vedere prezzi da saldo, ma ogni giorno si va un po' più giù.

Ubi13 ha toccato i 99, BP14 i 95, sotto 100 anche Carige15 e Bper15, mentre quella che dopotutto tiene meglio e la Cval13. Anche ben stabili che scade fra poco più di 3 mesi è sotto 99.
Certo se non saltasse niente sarebbero buone occasioni, ma vatti a fidare.
Mi sarei aspettato più sangue freddo da voi navigati frequentatori del fol. Anche perchè sappiamo tutto di queste convertibili e degli istituti che li hanno emessi: chi sono Ubi, Banco Popolare, Creval, Pop. Emilia e soprattutto cosa valgono: sono gli istituti bancari che hanno una fetta dei risparmi italiani. Possono andare in default? Certo, ma ci sono andati più vicini altri "colossi" europei che adesso non soffrono così con le loro emissioni rispetto alle citate banche nostrane.
Morale: la fine del mondo è una sola, il resto sono più o meno occasioni da cogliere, non facili, ma possibili.
 

stefanog23

Forumer attivo
Mi sarei aspettato più sangue freddo da voi navigati frequentatori del fol. Anche perchè sappiamo tutto di queste convertibili e degli istituti che li hanno emessi: chi sono Ubi, Banco Popolare, Creval, Pop. Emilia e soprattutto cosa valgono: sono gli istituti bancari che hanno una fetta dei risparmi italiani. Possono andare in default? Certo, ma ci sono andati più vicini altri "colossi" europei che adesso non soffrono così con le loro emissioni rispetto alle citate banche nostrane.
Morale: la fine del mondo è una sola, il resto sono più o meno occasioni da cogliere, non facili, ma possibili.

Sempre meglio essere prudenti, non si sa mai, anche perchè i bilanci delle società sono a volte molto fantasiosi.
 

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