Credo ci sia anche un fondamento politico alla scelta di andare allo scontro, nel senso che i suoi elettori sono ancora nelle tribolazioni (mercato del lavoro che non ingrana, default individuali consistenti su pagamento mutui, carte di credito ecc. ecc.) mentre la ripresa dei mercati finanziari ha riempito le tasche dell'elettorato tradizionalmente vicino al GOP...
E ora sono al punto per cui la paventata risalita dei prezzi delle materie prime (insieme con quella di quasi ogni altro asset finanziario, in verità) sta generando una sorta di euforia che rischia di tradursi in stagflazione, con la disoccupazione al 10% (che in USA, per come viene computata, vuol dire che i senza lavoro sono in realtà molti di più) ed il petrolio ad 85 $, oppure nell'esigenza di rialzare i tassi quando ancora sarebbe opportuno tenerli bassi per un po'...
In effetti, con le elezioni di mid-term che incombono e dopo essere riuscito a perdere le suppletive senatoriali in Massachusetts (che è un po' come per il PD perdere nel Mugello o per la Lega a Treviso, tanto per dare l'idea...
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), Obama avrà ritenuto qualcosa doveva provare a fare...
Poi c'è la riforma dei mercati finanziari su cui GS è la capofila di quelli che fanno reistenza ad una più incisiva regolamentazione di derivati ecc.