Obbligazioni societarie Obbligazioni Oil & Gas (2 lettori)

samantaao

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Alobar

So di non sapere...
Nuova intesa Enel-Eni-Gazprom su SeverEnergia

http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20090515&fonte=TLB&codnews=749

(Teleborsa) - Roma, 15 mag - Eni ed Enel hanno firmato in data odierna un accordo con Gazprom per la cessione a quest'ultima del 51% del capitale di SeverEnergia, società che possiede l'intero capitale di Arcticgaz, Urengoil e Neftegaztechnologia, a loro volta titolari di licenze per l'esplorazione e la produzione di idrocarburi con riserve di gas e petrolio stimate complessivamente in 5 miliardi di barili equivalenti di petrolio (BOE, Barrels of Oil Equivalent). A conclusione della transazione, la partecipazione attualmente posseduta da Enel in SeverEnergia si ridurrà dal 40% al 19,6% e quella di Eni dal 60% al 29,4%. Lo si legge in una nota.
L'amministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti ha commentato: "L'accordo raggiunto segna un importante passo avanti nella nostra strategia di crescita sul mercato russo lungo tutta la catena del valore, dai campi di gas, alla generazione, alla vendita di energia elettrica. In questa prospettiva, l'ingresso di Gazprom ci dà la garanzia di poter contribuire ad alimentare con continuità e a condizioni vantaggiose con la nostra quota di gas di SeverEnergia le nostre centrali in Russia".
In base all'accordo, SeverEnergia, che impiega oltre 500 persone negli uffici di Mosca e Novy Urengoy, diviene la prima società italo-russa a operare attivamente nei giacimenti della regione dello Yamal Nenets, in Siberia occidentale, dove attualmente si produce circa il 90% del gas russo. Le parti hanno concordato di avviare la produzione di gas entro giugno 2011 dal giacimento di Samburskoye e di raggiungere almeno 150.000 BOE al giorno entro 2 anni dall'avvio della produzione. Le parti si sono impegnate a collaborare per il rinnovo e gli aggiornamenti delle licenze e per definire i dettagli del piano di sviluppo dei giacimenti.
Il corrispettivo che sarà versato da Gazprom per l'acquisto del 51% di SeverEnergia ammonta a circa 1,5 miliardi di dollari statunitensi e sarà corrisposto in due tranche tra il 2009 e il 2010. La quota di spettanza di Enel ammonta a circa 600 milioni di dollari e quella di Eni a circa 900 milioni di dollari. Il closing dell'operazione è previsto per fine giugno 2009.
 

Alobar

So di non sapere...
Eni ed Enel, intesa con Gazprom per il gasdotto South Stream

Stesso argomento, ampliato al gasdotto

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/gazprom-eni/gazprom-eni/gazprom-eni.html?rss

SOCI (Russia) - Due firme a Soci, in Russia, tra Gazprom ed Eni. Una per l'aumento della capacità di trasporto del gasdotto in progetto South Stream, ideato insieme dalle due compagnie, e l'altra (con la partecipazione di Enel) per la cessione al gigante russo del gas del 51% di SeverEnergia e lo sviluppo degli importanti giacimenti in Siberia. L'intesa è stata siglata dal presidente di Gazprom, Alexey Miller, e dall'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, alla presenza dei premier russo e italiano, Vladimir Putin e Silvio Berlusconi. Ma per il quotidiano economico russo Kommersant l'Italia resta l'anello debole del progetto.

"Un passo avanti nella sicurezza energetica dell'Europa", ha commentato Berlusconi. "Oggi, un certo numero di società europee si sono riunite per fare dei passi supplementari", nella realizzazione "di un progetto comune importante, il gasdotto South Stream", ha dichiarato Putin all'inizio dell'incontro con il collega italiano a Soci, sulle rive del Mar Nero. Il premier russo ha anche chiesto "un passo supplementare" per la costruzione del gasdotto.

L'intesa su South Stream, spiega Eni, prevede l'ampliamento della capacità di trasporto della pipeline da 31 a 47 miliardi di metri cubi di gas l'anno. "Noi crediamo di sapere che Putin chiederà di ampliarlo" a 64 miliardi di metri cubi all'anno, ha affermato Scaroni. Una dichiarazione che è stata poi confermata dallo stesso primo ministro russo. "Leggete dietro questi numeri il significato politico - ha aggiunto l'ad di Eni - tutto il gas che passa di qua, non passa per l'Ucraina".


Eni e Gazprom, inoltre, hanno ribadito "il massimo impegno a proseguire nello sviluppo del progetto South Stream, data la sua rilevanza strategica nell'apportare, attraverso una nuova rotta, un contributo decisivo alla sicurezza degli approvvigionamenti di gas verso l'Europa".

Eni ed Enel hanno poi siglato un accordo per la cessione a Gazprom del 51% di SeverEnergia e lo sviluppo degli importanti giacimenti in Siberia. Il perfezionamento dell'intesa è previsto per fine giugno 2009 e ammonta a circa 1,5 miliardi di dollari che saranno corrisposti in due tranche nel corso del 2009/2010. La quota di spettanza di Eni ammonta a 900 milioni di dollari, quella di Enel a 600 milioni di dollari.

"L'accordo segna un importante passo avanti nella nostra strategia di crescita sul mercato russo lungo tutta la catena del valore, dai campi di gas, alla generazione, alla vendita di energia elettrica", ha detto l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. "In questa prospettiva, l'ingresso di Gazprom ci dà la garanzia di poter contribuire ad alimentare con continuità e a condizioni vantaggiose con la nostra quota di gas di SeverEnergia le nostre centrali in Russia", ha aggiunto Conti.

L'incontro avviene mentre il gigante del gas russo Gazprom si appresta a firmare una serie di accordi con i suoi partner nel progetto. Secondo il quotidiano economico russo Kommersant, però, l'Italia resta l'anello debole del progetto e la sua partecipazione oggi ha un valore puramente simbolico. Il giornale sottolinea che la presenza di Berlusconi ha soprattutto un significato politico e aiuta Putin a dare risonanza all'evento, nel giorno che si vuole entri nella storia per la nascita del gasdotto. Kommersant sottolinea ad esempio che manca ancora l'accordo intergovernativo, già siglato da tempo da Serbia, Grecia e Bulgaria. La giornata di oggi è anche quella della sigla delle intese conclusive tra il colosso russo Gazprom con le aziende energetiche di questi tre paesi (Desfa, Bulgarian Energy Holding e Serbiagaz).

Il gasdotto passerà sotto il Mar Nero, collegando la Russia alla Bulgaria, dove si dividerà in un ramo nord-ovest verso l'Austria e un ramo sud, in particolare verso la Grecia e l'Italia. Il progetto è in concorrenza con il Nabucco, un gasdotto europeo di 3.300 chilometri che aggira la Russia e avrebbe l'obiettivo di liberare la Ue dalla sua dipendenza nei confronti del gas di Mosca.

Al termine del loro incontro bilaterale, Putin e Berlusconi hanno proseguito il faccia a faccia nella dacia Riviera messa a disposizione dal governatore della regione di Krasnodar. All'uscita dall'albergo, il premier russo si è tolto la giacca e si è messo alla guida di una Mercedes nera facendo salire accanto a sé Berlusconi, un gesto al di fuori del protocollo. Dopo una breve sosta in dacia i due leader hanno in programma una cena al ristorante Mare Blu, un locale elegante tutto legno e drappeggi bianchi in riva al Mar Nero. Il premier italiano domani mattina volerà a Mosca per colloqui con il presidente russo Dmitri Medvedev.
(15 maggio 2009)
 

samantaao

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più stabili di così... nemmeno i tds
prezzi da ICMA (grazie a Mark):
CHESAPEAKE 2017
ENI 2010
ENI 2013
REPSOL 2013
REPSOL 2014
REPSOL 2017
REPSOL 2010
STATOIL 2011
TOTAL 2011
TOTAL 2017
TOTAL 10/2010
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Imark

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Il forte legame fra Pemex e Stato messicano fa sì che la riduzione dell'outlook sul rating sovrano da parte di S&P porti con sé quella sul produttore petrolifero. Per il resto punti di forza e punti di debolezza dell'emittente restano quelli noti...

Petróleos Mexicanos (PEMEX) Outlook Revised To Negative From Stable; 'BBB+' Foreign, 'A-' Local Ratings Affirmed

-- We revised the outlook on the long-term sovereign credit ratings on the United Mexican States to negative from stable.
-- Following this action, we revised the outlook on PEMEX and related entity Pemex Project Funding Master Trust to negative from stable, while affirming the ratings on both.
-- We also revised the outlook on Kot Insurance Co. A.G. and the $370.3 million senior secured bonds of Conproca S.A. de C.V. to negative from stable, as related entities.

MEXICO CITY (Standard & Poor's) May 11, 2009--Standard & Poor's Ratings Services said today that it revised its outlook on Petróleos Mexicanos (PEMEX) and related entity Pemex Project Funding Master Trust to negative from stable.

At the same time, we affirmed our 'BBB+' foreign currency and 'A-' local currency long-term corporate credit ratings on PEMEX. The outlook revision follows the outlook change on the United Mexican States (BBB+/Negative/A-2) to negative from stable. The 'mxAAA/mxA-1+' national scale rating and stable outlook on PEMEX is unchanged.

We have also revised the outlook on the $370.3 million senior secured bonds of Conproca S.A. de C.V. to negative from stable. This reflects the revision on its off-taker PEMEX and that payment obligations to Conproca are guaranteed by PEMEX and its subsidiaries, PEMEX Exploration and Production and PEMEX Gas and Basic Petrochemicals.

At the same time, we affirmed the 'A-' long-term financial strength rating on Kot Insurance Co. A.G. while revising the outlook to negative from stable. The rating action on Kot mirrors the action on PEMEX, of which we consider Kot to be a core captive subsidiary.

"The ratings on PEMEX reflect significant support from Mexico, the country's large oil and gas reserve base, PEMEX's monopoly status in the large Mexican oil and gas market, and its central role in Mexico's energy sector," said Standard & Poor's credit analyst Enrique Gomez Tagle.

Nevertheless, the local currency rating on PEMEX is two notches below that on Mexico. This reflects PEMEX's highly leveraged financial profile, unfavorable reserve replacement rate compared with that of other investment-grade oil companies, and declining production volume.

The ratings on PEMEX and Mexico are linked because the Mexican government owns the company; PEMEX has an important role in Mexico's economy; the government depends heavily on oil revenues; and the government exercises considerable oversight of PEMEX, particularly with respect to all fiscal aspects of its management.

The company's after-tax financial measures are very weak for the rating category because of large unfunded pension obligations and a substantial share of revenues taken by the government. This has resulted in PEMEX financing most of its capital expenditures with debt during the past several years.

PEMEX accounts for about 40% of Mexico's public-sector revenue through taxes and dividends, and petroleum and derivatives account for about 15% of the country's total exports (net of "maquila" imports). We believe that PEMEX's importance as a source of tax revenues and export receipts and as a funding vehicle is a strong economic incentive for Mexico to support the issuer during periods of financial distress.

The negative outlook on PEMEX's ratings reflects our outlook on Mexico.

We do not expect PEMEX's relationship with the government to change significantly in the next two to three years, or the government's heavy involvement in the sector or the company to reduce significantly.
 

Capirex85

Value investor
Tra gli emittenti di questo monitor Repsol mi sembra potenzialmente interessante se dovesse verificarsi uno storno generalizzato sui bond IG di fascia bassa dopo notevole corsa dei prezzi negli ultimi mesi. A un rendimento netto del 5%-6% potrebbe valer la pena di investire sul 2013. Da monitorare alcune criticità legate al controllo... per il resto le altre problematiche hanno natura temporanea.

UPDATE 1-Repsol FY profit caution; confident on reserves


* Company says can achieve 100 pct reserve replacement
* 2009 earnings to be at least in line with Q1
* Chairman downplays Iran ultimatum on Persian LNG
(Adds details)
MADRID, May 14 (Reuters) - Spanish oil major Repsol (REP.MC) is cautious on 2009 earnings but is confident of achieving a 100 pct hydrocarbon reserve replacement ratio, the group's chairman said on Thursday.
"If you ask me if we are going to achieve 100 percent reserve replacement ratio, I will say we will, because we have the resources to do it," Chairman Antonio Brufau told journalists at a conference ahead of Repsol's AGM.
Repsol's reserve replacement ratio, which measures the new hydrocarbon reserves registered as a percentage of reserves used, increased to 65 percent in 2008 from 35 percent in 2007.
The company has stakes in two of the world's largest oil and gas strikes in 2009 to date, in the Gulf of Mexico and Brazil's Santos Basin, and also has stakes in three of the five largest strikes reported in 2008.
Repsol's recent exploration success will take at least three years to register in the company's reserves while the company navigates through a difficult operating scenario, beginning with 2009.
"We have had a tough first quarter. Now we are seeing oil prices recover but refining margins are still weak and the chemical business is depressing. In the current scenario the least we can expect is for 2009 results to be in line with the first quarter," Brufau said.
Repsol's adjusted net profit fell to 421 million euros ($570.7 million) in the first quarter from 811 million a year ago.

PERSIAN ULTIMATUM
Repsol's chairman downplayed Iran's recent ultimatum to its joint venture with Shell to come to a final investment decision on their planned Persian LNG project [ID:nL10484165].
"I don't think this is really an ultimatum, Iran knows the current situation," Brufau said noting that Repsol is watching closely the beginnings of a thaw in relations between Iran and the United States.
"I would like to think that Persian LNG will be a reality sonner rather than later." ($1=.7377 Euro) (Reporting by Jonathan Gleave; editing by Simon Jessop)
 

IceCube

Nuovo forumer
Il forte legame fra Pemex e Stato messicano fa sì che la riduzione dell'outlook sul rating sovrano da parte di S&P porti con sé quella sul produttore petrolifero. Per il resto punti di forza e punti di debolezza dell'emittente restano quelli noti...
Ciao !

Intanto le PEMEX 6,375% 08/16 sono a 99 dagli 88 di 2 mesi fa'...:eek: :p
Che dici, Mark, realizzo ? (solo 10.000, purtroppo...)

Vedresti lo switch sulle Abn-Amro 5,50% decennali ?
 

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