PUNTO 4 - Seat chiede concordato preventivo, titolo chiude -27%
martedì 5 febbraio 2013 17:44
(Aggiunge fonte su tempi richiesta)
MILANO, 5 febbraio (Reuters) - Seat Pagine Gialle, che non è in grado di far fronte alle scadenze previste dall'attuale struttura dell'indebitamento nel 2013, ha deciso di chiedere l'ammissione alla procedura di concordato preventivo, dice una nota della società.
Una fonte vicina alla vicenda spiega che "la società farà domanda di concordato preventivo, un istituto giuridico che ricalca il Chapter 11 statunitense, e la domanda sarà probabilmente presentata tra oggi e domani".
L'obiettivo della procedura concorsuale, riformata lo scorso anno dal governo Monti, è quello di mantenere in vita l'azienda e la società ha la facoltà di presentare un suo piano di ristrutturazione del debito, che dovrà essere però "asseverato" da un consulente del Tribunale.
"La scadenza per la realizzazione del piano è di 60 giorni dal momento della presentazione della domanda, estendibibile fino a complessivi 180 giorni", aggiunge la fonte. "Lo stesso piano deve essere approvato dai creditori a maggioranza".
Secondo la fonte, "è possibile" che si torni a ragionare sulla conversione di debito in azioni.
In mancanza di un accordo, il passo successivo sarebbe la procedura fallimentare.
Secondo i dati a fine settembre 2012,
il debito Seat è suddiviso tra banche (686,1 milioni) e bondholders (788). La posizione finanziaria netta è negativa per 1,340 miliardi.
Dopo la ristrutturazione terminata lo scorso anno con la conversione del bond Lighthouse da 1,3 miliardi di euro in azioni, i principali soci del gruppo sono i fondi Sothic Capital Management, Anchorage Capital Group, Owl Creek Management e il finanziere bergamasco Giovanni Cagnoli.
Seat ha riferito che gli impegni finanziari del 2013 sono pari a 200 milioni di cui 70 milioni per quota capitale e 130 milioni per interessi, a fronte di una stima di generazione di cash flow a servizio del debito di 50 milioni circa e una liquidità disponibile di 100 milioni.
Gli obiettivi economici e finanziari fissati nelle linee guida strategiche 2011-13 e nelle proiezioni di stima al 2015 non sono più attuali e raggiungibili alla luce delle attuali performance e delle previsioni di mercato, secondo quanto comunicato dalla società.
Seat ha deciso di non procedere al pagamento della rata di interessi sul debito bancario, in scadenza domani.
CROLLA TITOLO
In scia alla notizia, e dopo alcune sospensioni per eccesso di ribasso, in chiusura il titolo cede circa il 27% a 0,0011 euro, con volumi elevati.
"Le difficoltà strutturali delle directories e il proseguimento della debolezza macro hanno accelerato la crisi della società, a pochi mesi dal completamento di una ristrutturazione finanziaria che aveva già dimezzato l'indebitamento" scrive Icbpi in una nota.
Da questo momento in avanti, ricorda il broker, la ridefinizione della nuova struttura societaria sarà in mano alle banche e agli obbligazionisti senior.
Alla luce delle notizie negative, Icpbi e Banca Akros hanno optato per la sospensione della copertura del titolo.
(Redazione Milano,
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