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Scrive Milano Finanza ...
La nuova Seat P.G. ha visto la luce venerdì 3 ottobre nell'aula del Tribunale di Torino quando è stato omologato il concordato in continuità proposto dalle due società Seat Pagine Gialle e Seat Pagine Gialle Italia. Anche se atteso, scrive Milano Finanza, l'atto ha segnato la fine di un lungo e complicatissimo processo di ristrutturazione iniziato nel lontano 2011 con un piano di risanamento ai sensi dell'articolo 67, costato circa 30 milioni di commissioni per advisor e legali. Quel primo round però si concluse in un nulla di fatto per la società che nel febbraio 2013, dopo il mancato pagamento della rata di un bond, avviò l'iter per la domanda in bianco di concordato. Partirono così 18 mesi di intenso lavoro per i vertici della società, affiancati in tutta la procedura concordataria dagli avvocati Carlo Pedersoli dello studio Pedersoli e Associati e Valerio Di Gravio dello studio Di Gravio di Roma.
Ma quale luce potrà mai vedere una società che è stata dilaniata da impavidi speculatori e da avvocati amici senza scrupoli? Seat continua a fare acqua anche senza debiti. Ci sono costi per il personale troppo alti e ci saranno anche oneri fiscali (prima o poi arriveranno) che faranno di Seat una bottega di provincia sempre indebitata. C'è ancora troppo personale da pagare, troppi fornitori attaccati all'osso come sanguisughe. Ma così va l'Italia, inutile lamentarsi E' giusto così
La nuova Seat P.G. ha visto la luce venerdì 3 ottobre nell'aula del Tribunale di Torino quando è stato omologato il concordato in continuità proposto dalle due società Seat Pagine Gialle e Seat Pagine Gialle Italia. Anche se atteso, scrive Milano Finanza, l'atto ha segnato la fine di un lungo e complicatissimo processo di ristrutturazione iniziato nel lontano 2011 con un piano di risanamento ai sensi dell'articolo 67, costato circa 30 milioni di commissioni per advisor e legali. Quel primo round però si concluse in un nulla di fatto per la società che nel febbraio 2013, dopo il mancato pagamento della rata di un bond, avviò l'iter per la domanda in bianco di concordato. Partirono così 18 mesi di intenso lavoro per i vertici della società, affiancati in tutta la procedura concordataria dagli avvocati Carlo Pedersoli dello studio Pedersoli e Associati e Valerio Di Gravio dello studio Di Gravio di Roma.
Ma quale luce potrà mai vedere una società che è stata dilaniata da impavidi speculatori e da avvocati amici senza scrupoli? Seat continua a fare acqua anche senza debiti. Ci sono costi per il personale troppo alti e ci saranno anche oneri fiscali (prima o poi arriveranno) che faranno di Seat una bottega di provincia sempre indebitata. C'è ancora troppo personale da pagare, troppi fornitori attaccati all'osso come sanguisughe. Ma così va l'Italia, inutile lamentarsi E' giusto così
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