La “fredda estate”.....
.....dell’economia ucraina: pronti altri dollari in prestito dal Fmi
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Simone Ricci on Jul 12th, 2009
In Ucraina l’”inverno” non ha intenzione di terminare: non ci stiamo riferendo all’inverno climatico, ma più metaforicamente, a quello finanziario. Infatti, il Fondo Monetario Internazionale ha già dato il suo assenso per accendere un prestito da 3,3 miliardi di dollari, volto a risollevare le finanze dell’ex repubblica sovietica, anche in vista di nuove previsioni negative relative alla crescita dell’economia. Come hanno precisato fonti interne al Fmi, la decisione definitiva sullo stanziamento del prestito verrà presa solamente nelle prossime tre o quattro settimane; prima di questo provvedimento, le autorità ucraine dovranno provvedere ad approvare in parlamento alcuni emendamenti relativi alla legislazione bancaria. Questa linea di credito rappresenta, tra l’altro, la terza parte dei 16,4 miliardi di dollari erogati a partire dallo scorso autunno: 7,3 miliardi di questa cifra sono già stati sborsati al fine di sostenere un’economia come quella ucraina che nel primo trimestre del 2009 ha subito una contrazione del 20,3% a causa del forte calo conseguito dalla domanda di esportazioni.
Finora, la crisi è stata gestita in maniera abbastanza convincente, ma è sempre necessario avere in questo senso un forte consenso politico per mantenere questa stretta disciplina fiscale. C’è anche da dire che il parlamento ucraino è stato anche fisicamente bloccato negli scorsi giorni da numerose dispute poste in essere dal Partito delle Regioni, una delle intese di opposizione, il quale ha richiesto a gran voce un incremento nei salari minimi; le questioni interne dunque non sono di ausilio in un momento così delicato. Il primo ministro Yulia Tymoshenko ha già fatto sapere che è in fase di sviluppo un programma anti-crisi completamente nuovo, che prevede anche una drastica riduzione delle spese governative. Più della metà di questa nuova tranche di prestito verrà utilizzata per ripagare il debito sovrano, con l’obiettivo primario di rimuovere tutti i rischi relativi al pagamento del debito estero dell’Ucraina.
Il Fondo Monetario Internazionale ha comunque rivisto le sue previsioni per quel che riguarda il Pil della nazione dell’est Europa, stimando la contrazione economica per quest’anno al 14% (in precedenza si era parlato dell’8%), alla luce delle crescenti difficoltà finanziarie del paese; anche l’obiettivo di medio termine del deficit è stato rivisto al rialzo, passando dal 4% al 6% del Pil. Ora si attendono le reazioni conseguenti ai prossimi aumenti trimestrali delle tariffe del gas naturale, che dovrebbero consentire un sostegno temporaneo alle finanze della compagnia petrolifera ucraina Naftogaz. La stessa premier Tymoshenko ha annunciato che le negoziazioni con Unione Europea e Russia proseguiranno, in modo da attrarre un adeguato supporto finanziario per l’acquisto di gas naturale, necessario per assicurare un trasporto sicuro e garantito del gas dalla Russia all’Europa. La cifra richiesta in questo senso dall’Ucraina non è comunque indifferente: 4 miliardi di dollari per un settore su cui si punta molto.