oggi è il 2025

ceccotti

enzo
è già passato un quarto di secolo.
Nel secolo scorso a quest'ora avevano già fatto una guerra mondiale e ponevano le basi per la seconda.

Nonostante i casini che abbiamo, le guerre diffuse e tutto il resto, tutto sommato ci comportiamo meglio dei nostri nonni e bisnonni.

Dai, tutto sommato non è malissimo.

Auguri alle donne e agli uomini di questo forum e pure alle/agli altre/i.
Nzomma, tutti tutti tutti, no.
Una buona parte.
 
Magari fossero solo 25 anni.
Ne sono passati 50 dalla nascita di Microsoft, di Gardaland, di Angelina Jolie e... di Goldrake.
 
Io non mi posso lamentare. Ho vissuto la guerra, terminata quando avevo poco più di 9 anni.
Son contento che da quasi 80 anni abbiamo evitato i disastri e le vittime che centinaia di conflitti in tutto il mondo hanno causato.
L'augurio ai miei figli, nipoti e tutti voi è che si continui così.
 
Ultima modifica:
è già passato un quarto di secolo.
Nel secolo scorso a quest'ora avevano già fatto una guerra mondiale e ponevano le basi per la seconda.

Nonostante i casini che abbiamo, le guerre diffuse e tutto il resto, tutto sommato ci comportiamo meglio dei nostri nonni e bisnonni.

Dai, tutto sommato non è malissimo.

Auguri alle donne e agli uomini di questo forum e pure alle/agli altre/i.
Nzomma, tutti tutti tutti, no.
Una buona parte.
Per essere precisi non è stata colpa dei nostri nonni e bisnonni ma di chi governava all'epoca, perchè nessuno (o quasi) dei nostri avi partiva per la guerra felice di farla.
Ci sono stati obbligati.
 
Per essere precisi non è stata colpa dei nostri nonni e bisnonni ma di chi governava all'epoca, perchè nessuno (o quasi) dei nostri avi partiva per la guerra felice di farla.
Ci sono stati obbligati.
è vero, ma io credo che in piccola, forse a volte meno piccola, parte, anche la popolazione possa incidere.
Certo un processo lungo, esasperatamente lento.
 
Io non mi posso lamentare. Ho vissuto la guerra, terminata quando avevo poco più di 9 anni.
Son contento che da quasi 80 anni abbiamo evitato i disastri e le vittime che centinaia di conflitti in tutto il mondo hanno causato.
L'augurio ai miei figli, nipoti e tutti voi è che si continui così.

Tu prima di passare a miglior vita o perdere il senno potresti scrivere qualche testimonianza di come era la vita quando eri piccolo e poi giovane. A me piacerebbe molto leggere il tuo punto di vista. E rimarrebbe ai posteri (server di investireoggi permettendo)
 
Per essere precisi non è stata colpa dei nostri nonni e bisnonni ma di chi governava all'epoca, perchè nessuno (o quasi) dei nostri avi partiva per la guerra felice di farla.
Ci sono stati obbligati.

la pensavo nello stesso modo, ma a giudicare dagli eventi geopolitici in corso, sia nel pubblico che nel privato sto cambiando idea.
Un capo buono o cattivo che sia è sempre eletto da una collettività, che gli permette di farlo
 
Tu prima di passare a miglior vita o perdere il senno potresti scrivere qualche testimonianza di come era la vita quando eri piccolo e poi giovane. A me piacerebbe molto leggere il tuo punto di vista. E rimarrebbe ai posteri (server di investireoggi permettendo)
Ai posteri? Eh.....la Peppa, si diceva quand'ero bambino e si leggeva Il Corriere dei Piccoli.
Caschi male, pur essendo sempre tra i primi della classe (nel 1953, borsa di studio della Provincia di Milano di ben 300.000 Lire, pari a un anno di stipendio di un operaio), i giudizi degli insegnanti di italiano erano invariabili: 6-, corretto ma scarso. I miei temi di una facciata e mezza, contro le sbrodolate dei miei compagni di classe, non davano alternativa ai professori.
Vista la richiesta esplicita, qualche flash te lo devo.
Le gioie del tempo di guerra:
riuscire ad avere un tubo di ferro per farci la canna dei bussolotti, sulla punta dei quali inserire uno spillo, andare "in batera" al cinema e lanciarli sullo schermo. Da soli c'era il rischio di incontrare la "batera" del quartiere vicino e tornare a casa ammaccati. Film solo bianco-nero, Ridolini e qualche Tom Mix, prezzo 1 Lira.
Due introvabili cuscinetti a sfere usati erano il massimo per farsi costruire un monopattino.
Altrettanto difficile da trovare, un manico di scopa per costruire la lippa
Le biglie o le figurine da lanciare contro un muro erano il gioco più comune.
Il freddo intenso, mani e piedi con i geloni dolorosissimi. Al mattino in bagno, per guardar fuori, dovevo grattare il ghiaccio sull'interno del vetro della finestra. A Milano la gente segava di notte le piante dei viali e bruciava nelle stufe la legna ancora verde.
Il pane nero, che sembrava contenesse segatura, e la sbobba che dovevo mangiare con la tessera annonaria nei tendoni delle mense allestite nei viali più larghi, quando la mamma non riusciva ad acquistare qualche uovo, riso o patate al mercato nero.
L'invidia di noi Figli della Lupa prima, e poi Balilla, per gli Avanguardisti delle scuole medie, che avevano il moschetto.
 

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