OGNI GIORNO CERCO IL FiLO DELLA RAGIONE, MA IL FILO NON ESISTE,

Qualcuno non vuole mollare....ed inizia il percorso di guerra :lol::lol::lol:

È il primo competitor ufficiale di Matteo Renzi alla guida del Pd.
«A Pontedera, che è casa mia, annuncerò ufficialmente che mi candiderò alla segreteria nazionale del Pd e quindi lavorerò per raccogliere le firme necessarie per farlo».
Parola di Enrico Rossi, governatore della Toscana, di provata fede bersaniana. Una candidatura di opposizione per virare a sinistra e superare la normalizzazione renziana. Rossi anticipa che scenderà in campo «con l’ambizione di superare la dinamica tra renziani e antirenziani. Per questo mi definisco convintamente rossiano».
 
Una figuraccia hard per il primo cittadino della cittadina tedesca Quickborn, Thomas Koppl, che durante la presentazione di un progetto si è visto sfuggire un particolare hot. Come riporta Metro.uk tra le finestre web aperte sul suo pc risultava infatti un sito porno con chiaro riferimento a una “German slut” di cui si intravedeva solo il titoli della schede. L’immagine è divenuta virale nonostante il Sindaco abbia tentato di eliminare velocemente lo screenshot dallo schermo.
Koppl ha cercato di difendersi dando la colpa al motore di ricerca di Google e ha provveduto a cancellare la cronologia recente. Koppl ha cancellato rapidamente lo screenshot dopo aver realizzato il suo errore, ma, naturalmente, nessuno aveva intenzione di perdere l’occasione per una foto che sarebbe diventata virale sul web in pochissimo tempo.
Secondo il quotidiano Bild, il sindaco ha poi spiegato che lui era in vacanza al momento in Alto Adige quando qualcuno aveva lasciato la scheda aperta sul pc…Una versione davvero fantasiosa a cui ovviamente nessuno ha creduto…
 
Italia paese delle opere incompiute. Sono arrivate a quota 868 nel 2014 dalle 692 del 2013. Lo calcola il Codacons spiegando che il costo per ogni famiglia italiana si attesta intorno ai 166 euro. Lo spreco complessivo – dice l’associazione dei consumatori – è di 4 miliardi. Per completarle ne basterebbero 1,4 miliardi.
Il record negativo – spiega il Codacons – spetta alla Sicilia, regione che vede sul proprio territorio ben 215 opere rimaste incompiute (il valore assoluto massimo anche se la crescita dipende dal fatto che nell’anno precedente la regione non aveva comunicato il numero di incompiute).
In Abruzzo le infrastrutture non portate a compimento sono passate dalle 33 del 2013 a 40 nel 2014; peggiore la situazione della Calabria: 64 incompiute del 2013, 93 nel 2014, mentre in Lombardia in un anno le opere non terminate sono passate da 19 a 35. Male anche la Puglia: 59 nel 2013, 81 nel 2014.
 

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