Non ne faccio una questione personale.
Appunto perchè penso che l'Italia sia ancora un paese democratico,
ognuno ha diritto di votare e perorare la causa in cui crede.
Ed esprimere i propri giudizi. Ci mancherebbe altro.
Il nostro problema semmai è quello che diamo "risonanza mediatica" anche agli ebeti
”Questo significa che gli utenti dovranno pagare bollette più salate per consumi riferiti al periodo in cui l’Iva era ancora al 21%. Il dpr 633 del 1972 – spiega a questo proposito il Codacons – stabilisce che, indipendentemente dal periodo di riferimento dei consumi, l’aliquota Iva da applicare è quella relativa al momento in cui viene emessa la fattura. Ciò comporta che sulle prossime bollette di luce, gas, e telefonia riferite a consumi antecedenti la nuova aliquota,si applicherà comunque il 22%”.
“Si tratta di un esborso aggiuntivo di decine di milioni di euro da parte delle famiglie, che si aggiungono agli effetti diretti sui prezzi al dettaglio, aumentati per effetto dell’Iva – sostiene il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – Ma problemi si registrano anche per chi ha acquistato mobili, elettrodomestici o automobili prima del primo ottobre, versando magari un anticipo, e si vedrà consegnata la merce in una data successiva. Costoro rischiano di pagare somme aggiuntive anche di centinaia di euro, in relazione alla maggiore Iva al 22%”.
2 punti.
il consumo medio di energia in una famiglia è inferiore ai 100 euro bimestrali.
La quota energia corrisponde a circa il 50% della bolletta.
Pertanto un punto di aumento iva corrisponde a .....50 centesimi di euro pagati sul bimestre di consumo precedente.
Poichè un'ora di energia (kwh) consumata costa 25 centesimi, basterà risparmiare 2 ore di energia per questo mese e siamo in pari.
se ho acquistato un elettrodomestico, un mobile di 1000 euro ed ho dato un acconto, a prescindere dal fatto che il prezzo è stabilito sul contratto che ho stipulato, l'un percento di ipotetico aumento corrisponde a 10 euro.
Machevellodicoaffà.